Per la nuova puntata della rubrica letteraria di Tag24 Umbria abbiamo incontrato Matteo Paloni. Autore ternano, Paloni ha iniziato scrivendo racconti per poi riuscire a pubblicare il suo primo romanzo Terapia del Dolore con Edizioni Italiane. Un esordiente che viene da un lungo impegno come animatore culturale sul territorio dove ha dato vita a Catena, un punto di riferimento per tanti autori e autrici che qui trovano le condizioni giuste per far crescere il proprio lavoro.

L’intervista a Matteo Paloni

Che scrittore ti senti?

Mi sento un aspirante scrittore, sempre in divenire“.

Tu hai iniziato scrivendo racconti che poi hanno ricevuto anche importanti riconoscimenti nell’ambito di diversi premi letterari. Una forma breve e poi recentemente hai pubblicato il tuo primo libro, “Terapia del dolore” che è un romanzo di fantascienza. Come ti sei approcciato a una forma più lunga? Qual è stato il percorso?

Il racconto permette di realizzare una storia compiuta in una forma ridotta, arrivando a un prodotto finito che può essere velocemente valutato e sottoposto alla lettura. Per il romanzo, prima ho studiato e scritto il più possibile, anche partecipando ai concorsi che hanno aiutato con la progettualità. Il romanzo però richiede un’altra disciplina. Per questo libro è nata l’idea che ho voluto esprimere in una forma più lunga e tutto è partito dallo studio. La mia volontà è stata quella di scrivere un romanzo per imparare a farlo“.

Parliamo meglio di questo tuo esordio letterario, ripercorriamo la storia prima della storia.

La fantascienza nel caso di questo libro vuole essere una satira del presente. Anche se parliamo di un mondo immaginario io ho ovviamente in mente l’Italia. Qui convergono una serie di temi come l’invecchiamento della popolazione, il controllo sociale, l’immigrazione, la droga. Ho provato a restituirli in una storia che punta all’intrattenimento come piace a me, in tanti mi hanno detto di aver avuto l’impressione di leggere una graphic novel perché é un romanzo visivo, molto vicino al manga. Credo che il lettore abbia diritto a una certa dose di intrattenimento, soprattutto quando si parla di argomenti seri“.

La satira quindi per te è stata la chiave per trasmettere messaggi più densi.

La satira mi ha permesso di fare una lettura della società attuale, che era l’esigenza primaria da cui è partito Terapia del dolore. Il libro è nato in un momento di grande sconforto per me che ha coinciso con un periodo in cui in Italia accadevano fatti come il crollo del Ponte Morandi a Genova. La satira mi ha permesso di distorcere il presente rendendolo riconoscibile, i riferimenti sono chiari.

Come sei arrivato a pubblicare con il tuo editore, Edizioni Italiane?

Avevo fatto girare il romanzo e a un certo punto ho scoperto il contest di Edizione Italiane, casa editrice ternana. Così l’anno scorso ho proposto Terapia del dolore che è stato selezionato per la pubblicazione, inclusiva dell’editing che ho fatto con Alex Coman. È stato un processo interessante, la casa editrice mi è stata molto vicina durante tutto il lavoro“.

Tu sei un esordiente molto particolare perché sei anche un infaticabile animatore culturale. Nel 2019 hai dato vita a Catena il collettivo di scrittura che è diventato un pilastro per chiunque scriva, a livello locale e non solo. Da Catena sono venuti fuori tanti talenti.

Con Catena ho voluto fornire un punto di incontro per scrittori e aspiranti tali. Tra le varie cose che abbiamo portato avanti c’è “La Cattiva Novella“, una rivista che raccoglie racconti e poesie e che era stata ideata da Ermes Maiolica e Filippo Proietti in collaborazione con Frigidaire e la Repubblica di Frigolandia“.

E poi ci sono anche i poetry slam che sono sempre partecipatissimi, diventati ormai un’istituzione.

Sì, vengono tante persone anche da fuori, da Napoli, Roma, Perugia e sono stati inseriti anche nel circuito della Lega Italiana Poetry Slam. Chi vince ai nostri poetry slam ha l’opportunità di partecipare alle selezioni regionali e eventualmente alle finali nazionali“.

Progetti per il futuro?

La promozione di Terapia del dolore sta andando avanti e nel frattempo sto covando il prossimo lavoro, a cui voglio dedicare più tempo nella fase della progettazione iniziale. Sui lavori di ampio respiro è fondamentale perché altrimenti sia la scrittura che la lettura ne escono penalizzate“.

Nota biografica. Matteo Paloni, nato a Terni il 14 febbraio 1988, è laureato in Giurisprudenza. Fondatore di Catena, punto di ritrovo per appassionati di scrittura (@collettivocatena sui social), partecipante e premiato di alcuni contest letterari italiani. “Terapia del dolore” è il suo romanzo d’esordio, vincitore del Premio Letterario Edizioni Italiane per la categoria Fantascienza.