Ogni nuova nascita sarà accolta dall’intera comunità cittadina. A segnalare a tutta la cittadinanza i nuovi lieti eventi, sarà la “Luce della Vita“, un lampione in stile liberty che resterà simbolicamente acceso per mezz’ora. Inaugurata questa mattina, la “Luce della Vita” si trova ai giardini del Pincetto, a fianco alla Biblioteca degli Arconi.
Il lampione è collegato direttamente con l’ospedale e saranno la clinica di ostetricia e ginecologia o gli stessi genitori ad attivarne l’illuminazione da remoto. L’iniziativa è promossa dell’assessorato ai servizi educativi del Comune di Perugia, in collaborazione con i reparti di maternità dell’ospedale perugino “Santa Maria della Misericordia“.
Presenti alla cerimonia, il sindaco Andrea Romizi, il vice sindaco Gianluca Tuteri, il vescovo di Perugia e Città della Pieve, Ivan Maffeis, la direttrice amministrativa dell’azienda ospedaliera Rosa Magnoni e diversi membri del personale dei reparti di ostetricia e ginecologia.
La “Luce della Vita” simbolo di gioia collettiva
“Questa bellissima opera – ha detto il vice sindaco Tuteri – rappresenta un simbolo attraverso il quale dobbiamo continuare, da un lato, a riflettere sulle problematiche connesse al tema della nascita cercando soluzioni ad esse, ma, allo stesso tempo, è un modo per far sì che l’evento di una nuova vita non rimanga un fatto meramente privato, ma diventi una gioia collettiva.” L’accensione della “Luce della Vita” diventerà il gesto attraverso cui i nuovi nati verranno affidati idealmente alle cure di tutta la comunità cittadina, perché “come recita un detto africano, per crescere un bambino non bastano mamma e papà, ci vuole un intero villaggio” ha proseguito Tuteri.
La denatalità in Umbria
Il vice sindaco ha sollevato nel suo intervento le problematiche connesse alla nascita. Se il cuore verde d’Italia brilla per longevità, soprattutto per quanto riguarda la popolazione femminile, la denatalità sta assumendo invece dimensioni allarmanti. Nel 2022 per la prima volta in Umbria si è scesi sotto le 5 mila nascite. Due anni fa sono nati soltanto 4.926 bambini, il dato peggiore dal 2002.
Un saldo negativo che, pur inserendosi nella generale decrescita della popolazione italiana, attesta la nostra regione fra le ultime nella classifica nazionale. L’Umbria è infatti in quart’ultima posizione fra le regioni italiane per numero medio di figli per donna, classificandosi davanti soltanto a Molise, Basilicata e Sardegna. Il numero medio di figli per donna nella nostra regione è infatti di 1,1, inferiore rispetto alla media nazionale che è di 1,2.
“Un mondo senza bambini non lo si può nemmeno immaginare” ha proseguito in proposito il vice sindaco “ma è uno scenario verso il quale, purtroppo, stiamo andando. Questo trend va, quindi, corretto fin da subito con politiche ed azioni mirate. Il gesto di oggi, che si unisce a molteplici iniziative di sostegno alla genitorialità che abbiamo messo in campo in questi anni, vuol rappresentare un contributo in questo percorso; un contributo che non può e non deve essere divisivo, perché ciò significherebbe sfociare nell’individualismo più spiccato.”
Gabriella, la prima bimba per cui ha brillato la “Luce della Vita”
Oggi la “Luce della vita” si è accesa ufficialmente per la prima volta per la piccola Gabriella. “Dove c’è una nuova vita” ha commentato il vescovo Maffeis “c’è la speranza che non coinvolge solo la famiglia ma tutta la comunità. La Luce della vita, deve essere un simbolo che ci spinge a custodire la vita, ad aiutare le famiglie mettendo in campo politiche ed azioni che favoriscano il dono delle nascite.”