A cura di Lorenzo Farneti e Giorgia Sdei

E’ intervenuto ai microfoni di Cusano News 7 il candidato di Alternativa Popolare per le prossime elezioni europee, Luca Palamara. Tra i temi trattati il caso dossieraggio di Perugia, le elezioni europee e il tragico attentato avvenuto in Russia pochi giorni fa.

Luca Palamara sulle elezioni europee e la possibile conferma come Presidente dell’Unione Europea di Ursula von der Leyen

Le idee per un’Europa migliore da parte di Luca Palamara:

“Penso che Ursula von der Leyen venga rieletta, quello che sta emergendo è una sorta di diversità di vedute anche sul ruolo che l’Europa e l’Unione Europea ha svolto in questi anni. Alternativa Popolare crede a un’idea importante di Europa. L’Italia è uno dei paesi fondatori dell’attuale Unione Europea, credere nell’Europa è indispensabile soprattutto per raggiungere l’obiettivo finale di un’unione politica economica, che in qualche modo, ancora deve compiutamente realizzarsi. Abdicare a questa idea a mio avviso rende ancora più deboli i paesi degli Stati membri, e renderebbe ancora più debole l’Italia.

Queste elezioni devono avere anche un approccio critico su quell’eccesso di burocratizzazione, e di eccesso di regole che spesso dall’Unione Europea vengono elaborate, e che in qualche modo finiscono anche per ingessare l’autonomia dei singoli stati membri.

Ma da qui a rinunciare una forte idea d’Europa ce ne vuole, tutto questo rischierebbe di indebolire il ruolo non solo del nostro paese, ma anche quello dell’Europa nello scacchiere mondiale”.

Si prospetta un maxi processo sul caso dossieraggio di Perugia

Luca Palamara su eventuali mandanti sul caso dossieraggio di Perugia:

“Posso tranquillamente dire che dietro Striano, la cui responsabilità dovrà essere accertata nel processo, esistono dei mandanti. Perché in questo caso l’obiettivo è quello di capire chi gestisce dati e informazioni riservate, che dovrebbero servire a segnalare operazioni sospette, ma che in realtà vengono usati come corpi contendenti per eliminare dalla vita pubblica e politica del paese determinati soggetti.

Si prospetta un maxi processo perché se è vero che ci sono stati circa 8.000 accessi, e se è vero che tante persone offese si sono ritrovate ‘spiattellate’ la propria vita e le proprie operazioni economiche sui giornali, e sui mezzi di stampa, è chiaro che ognuno di questi è potenzialmente una persona offesa che vorrà partecipare a quel processo.

Quindi un processo che per svolgersi dovrà comportare la notifica di ognuna di queste persone offese per dargli la possibilità di partecipare”.

Continua Luca Palamara:

“Una sorta di maxi processo che renderà ancora più complicato e difficile, lo sviluppo del processo che soprattutto ripropone un grande tema: esiste una sorta di Stato parallelo che gestisce in via illecita questo mercanteggiamento delle notizie riservate? Purtroppo c’è un certo connubio tra una parte dell’informazione, e anche una parte del mondo delle istituzioni, che cerca delle scorciatoie per eliminare dalla vita politica del paese determinati soggetti”.

Luca Palamara sulla strage avvenuta in Russia pochi giorni fa

“E’ un evento che scuote le coscienze di ciascuno di noi, è un evento che scuote le coscienze dei cittadini. Parliamo delle prossime elezioni politiche europee, ma il problema è che i cittadini europei, in questo caso mondiali, vogliono vivere in un mondo tranquillo. Questa non è una frase di circostanza. Chi vive i nostri giorni, pensa e pensava che le guerre mondiali fossero un qualcosa di irrealizzabile.

Purtroppo oggi viviamo con due situazioni che in qualche modo quotidianamente ci tengono in apprensione. Le guerre tra Russia e Ucraina e tra Israele Palestina e ancor di più un fenomeno che nel 2019 pensavamo debellato, quello dell’ISIS. Mai come in questa circostanza penso ci sia bisogno non di parole ma di fatti, e ci sia però bisogno di una sorta di riapprovazione del proprio ruolo politico da parte dei cittadini. Oggi di fronte a un fatto così atroce ancora ci chiediamo se sia stato l’ISIS o se sia stato mandato dall’Ucraina e quale sarà la vendetta che poi dovrà porre Putin. Un’escalation di guerra di sangue che stride con un benessere che invece tutti in questo momento vogliamo, ma che purtroppo non riusciamo a realizzare.”

Bandecchi: “Sono basito dall’atteggiamento di Forza Italia”

Ai microfoni di TAG24 Stefano Bandecchi interviene sulle tensioni con gli altri gruppi di partito in vista delle europee. Il leader di Alternativa Popolare ha espresso un misto di soddisfazione e preoccupazione riguardo l’attuale scenario politico. “Personalmente sono soddisfatto” ha affermato riferendosi al successo del suo movimento in Toscana e Piemonte. Allo stesso tempo non ha nascosto il suo disappunto verso l’atteggiamento di Forza Italia che mostra, a suo dire, un “terrore palpabile” nei confronti di AP.

Siamo arrivati all’assurdità“, ha commentato. Rivelando che il Partito Popolare Europeo ha minacciato azioni contro il suo movimento, in particolare di mandare AP al Comitato dei Probiviri. “Come se avessimo fatto un colpo di stato in Italia, praticamente“, afferma Bandecchi e aggiunge che questo “è un gesto grave, molto grave, per la democrazia italiana“. Gesto che sarebbe scaturito perché “nel simbolo di Alternativa Popolare c’è il nome di Stefano Bandecchi“.

La sua critica non si ferma qui. Bandecchi ha denunciato quello che percepisce come un declino morale e operativo nella politica italiana, descrivendo alcuni politici come “incapaci” e “ladri di futuro.” Questa visione lo spinge a insistere sull’importanza di un impegno politico serio e costruttivo: “Oggi la politica in Italia va fatta e va fatta bene“.

Bandecchi su Luca Palamara e sulle europee

Riguardo a Luca Palamara e alle future candidature all’interno di Alternativa Popolare, Bandecchi ha chiarito che il partito non cerca “nomi noti” per mero prestigio. “A noi interessano persone intelligenti, capaci e che sappiano realmente cos’è la politica. Ovvero quel sentimento che fa sì che tu non ti senta un principino ma uno che vuole darsi agli altri“. Con queste parole sottolinea che anche Palamara non è stato scelto perché è un nome noto, ma perché è una persona intelligente, che sa fare bene il suo lavoro.

Ha infine anticipato che Palamara “presumibilmente sarà capolista al centro d’Italia“, mentre lui stesso si candiderebbe in tutte le circoscrizioni e come terzo per il centro Italia. Il suo impegno adesso è però quello di risolvere il problema delle europee perché, come afferma, “la politica nazionale ci sta facendo dei bruttissimi scherzi“. E su questi “scherzi” Bandecchi conclude con una riflessione: “Questa cosa mi fa un po’ sorridere perché vuol dire che o ci sopravvalutano o noi ci sottovalutiamo“.