La vita e la carriera del Professor Luca Cicalese sono la dimostrazione di come passione, talento e determinazione possano portare un ragazzo romano di origini eugubine a diventare un punto di riferimento mondiale nella chirurgia dei trapianti
Nato a Roma il 9 settembre 1963, Luca Cicalese è figlio di Evelina Rossi, eugubina, e di Antonio Cicalese, salernitano. Condivide l’infanzia con la sorella Barbara, crescendo in un ambiente che stimola curiosità e senso del dovere. Frequenta le scuole elementari, medie e il ginnasio al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma, dove consegue la maturità classica distinguendosi per l’interesse verso le scienze.
«La passione per la medicina – racconta la famiglia – era evidente fin da bambino». Una passione che non lo ha mai abbandonato, neppure di fronte a sacrifici, duro lavoro e lontananza dall’Italia.
Giovanissimo, a soli sedici anni, decide di partire per gli Stati Uniti per conoscere da vicino la realtà ospedaliera americana. Passa un’intera estate a Pittsburgh, in Pennsylvania, ospitato da una famiglia locale e seguito dal Dr. Copeland al Mercy Hospital, che riconosce immediatamente il talento di quel ragazzo riccio e pieno di entusiasmo.
Quell’esperienza segnerà per sempre il suo futuro: «Forse non sapeva ancora che quel viaggio avrebbe deciso tutti i passi successivi della sua vita», scrive chi lo conosce bene.
Tornato in Italia, si iscrive a Medicina e Chirurgia all’Università di Roma “La Sapienza” dove si laurea nel 1990 a pieni voti, 110 e lode. Prosegue con la specializzazione in Chirurgia Generale, completata nel 1995.
Il legame con gli Stati Uniti rimane forte: ogni occasione è buona per tornare a Pittsburgh, perfezionare l’inglese e approfondire le conoscenze mediche.
Dopo la specializzazione, Cicalese si trasferisce stabilmente negli USA, dove inizia una carriera straordinaria nel campo dei trapianti di organo e multiorgano. Diventa professore di chirurgia e direttore di centri di eccellenza per i trapianti in prestigiose università americane, tra cui il Texas Medical Center di Houston, uno dei più grandi complessi ospedalieri del mondo.
La sua attività non si limita alla chirurgia: coordina programmi di ricerca biomedica, sviluppa tecniche innovative per il trapianto di fegato e intestino, e promuove collaborazioni internazionali per formare nuove generazioni di chirurghi.
Il Professor Cicalese è noto per aver eseguito interventi pionieristici e per aver introdotto protocolli di sicurezza che hanno migliorato la sopravvivenza dei pazienti. Ha partecipato a progetti di ricerca sull’immunologia dei trapianti, contribuendo a ridurre il rischio di rigetto e a ottimizzare le terapie immunosoppressive.
«Avere esseri umani sul posto è insostituibile: nessun robot può sostituire l’intuito e la flessibilità di un chirurgo», ama ricordare quando parla del valore dell’esperienza diretta in sala operatoria.
Nel corso della carriera ha ricevuto numerosi premi internazionali per i suoi contributi alla medicina dei trapianti, diventando un punto di riferimento per colleghi e ricercatori. Ha organizzato conferenze, pubblicato articoli scientifici e formato decine di chirurghi oggi attivi in tutto il mondo.
Nonostante la carriera internazionale, il legame con Gubbio non si è mai spezzato. Il professor Cicalese è infatti cugino di Antonio Manzo, attuale segretario politico di Forza Italia – Gubbio: le madri, Evelina Rossi e Vanda Rossi, erano sorelle. Ogni volta che torna in Italia, Gubbio è tappa fissa, occasione per ritrovare le radici e gli affetti più cari.
«Per me Gubbio è la memoria», ha dichiarato in più occasioni, ricordando le estati passate in città e la passione per le tradizioni locali.
La storia di Luca Cicalese è un messaggio potente per le nuove generazioni: dimostra che con determinazione, studio e apertura al mondo si può raggiungere l’eccellenza senza dimenticare le proprie origini.
«Il software è italiano, l’hardware è americano», dice sorridendo per descrivere la sua scelta di vita. Una battuta che riassume un percorso di successo che parte dalle aule del Convitto di Roma e arriva ai più avanzati laboratori di trapiantologia del pianeta.
L’Associazione Astrofili Eugubini, che ha ospitato l’incontro in cui il professor Cicalese è stato ospitato in streamig, ha sottolineato come storie come la sua siano di ispirazione per tutti: un invito a guardare in alto, a non smettere di sognare e a coniugare radici locali e visione globale.
Un talento nato tra Roma e Gubbio, cresciuto negli Stati Uniti, che oggi rappresenta un orgoglio per la comunità eugubina e un modello per chi crede nella scienza e nell’impegno civile.