Era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale delle Molinette di Torino in seguito a un malore improvviso ma le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Nel pomeriggio di ieri si è spento all’età di 63 anni Luca Beatrice, critico, saggista e curatore tra i più noti e influenti nel mondo dell’arte contemporanea. Negli anni aveva stabilito un forte legame anche con l’Umbria, dove aveva in più occasioni collaborato con istituzioni, musei e gallerie del territorio.

Il cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Luca Beatrice

Il primo a dare la notizia della prematura dipartita di Luca Beatrice è stato suo fratello Giulio con un messaggio su Facebook che ha lasciato tutti attoniti. “Due fratelli non sono due amici. Sono rami dello stesso albero che possono divergere con gli anni… ma il loro legame sarà eterno. Ciao Luca fai buon viaggio” così ha scritto.

Poco dopo, è arrivato il dolore dell’amico di sempre, Angelo Mellone, direttore di Day Time Rai e di UmbriaLibri. “Amico mio, fratello mio, io non ho parole. Non ho proprio parole. Te ne sei andato così, all’improvviso, da ragazzaccio dispettoso, da biker che non vuole perdere tempo coi convenevoli. Chissà, dove sei adesso, se potrai ammirare quella perfezione nell’arte che hai inseguito e raccontato per tutta la vita. Che tu possa guardarci dall’alto di un deltaplano o di un aereopoema, cuore mio“.

Il ricordo di Marco Pierini, vicesindaco e assessore alla Cultura di Perugia

Anche l’Umbria piange Luca Beatrice. Marco Pierini, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Perugia, ha voluto ricordare lo straordinario spirito innovativo del critico torinese che nel capoluogo umbro ha dato vita a una vasta costellazione di iniziative.

Gli anni pionieristici e vivaci di Palazzo della Penna recano impresso il marchio e lo stile di Luca Beatrice, curatore di numerose mostre improntate alla scoperta di giovani talenti, alla multidisciplinarietà, all’intersezione dei linguaggi.

L’attività frenetica e l’immaginazione vulcanica di Luca hanno seminato a Perugia il germe della contemporaneità che le ultime generazioni, formatesi e cresciute nello spazio libero e aperto di Palazzo della Penna, hanno poi raccolto e contribuito a diffondere. Continuare a favorire questa fioritura d’arte, di musica, di energia, di effervescenza sarà il modo migliore per ricordarlo e per dirgli grazie“.

Anche i Muesi Nazionali di Perugia si sono uniti al cordoglio per la scomparsa di Luca Beatrice, “animatore di una straordinaria stagione culturale a Perugia. Mancheranno al mondo dell’arte le sue proposte e le sue parole, indimenticabili e insostituibili” scrivono sui social.

Luca Beatrice, una vita per la promozione dell’arte e della cultura

Luca Beatrice era legatissimo alla sua città Torino, dove lascia una moglie e quattro figli. Qui si era laureato in Storia del cinema alla Facoltà di Lettere per poi conseguire il diploma di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Siena. Tifoso sfegatato della Juve, se l’era tatuata sul braccio. Instancabile animatore culturale, sempre controcorrente, sorprendente e allergico alle soluzioni facili, a Torino Beatrice è stato a lungo, dal 2010 al 2018, anche presidente del Circolo dei Lettori.

La sua attività di critico e curatore d’arte ha dato frutti in Italia e in Europa con mostre che sono diventate pietre miliari. Dal 2003 al 2005 è stato curatore della Biennale di Praga. Nel 2009 è stato curatore del Padiglione Italia per la 53/a Biennale d’arte di Venezia. Era inoltre il presidente della Quadriennale 2025, la principale esposizione periodica dedicata all’arte italiana contemporanea, a cui stava lavorando e che è in calendario quest’anno da ottobre 2025 a gennaio 2026 con il titolo di “Fantastica”. Recentissima l’ultima apparizione in tv, lo scorso 13 gennaio, quando era intervenuto durante la trasmissione Quarta Repubblica su Rete4 commentando il successo della serie su Benito Mussolini.