11 Jun, 2025 - 18:00

L'Umbria rafforza la lotta all'usura: bilancio positivo e nuovi progetti per il 2025

L'Umbria rafforza la lotta all'usura: bilancio positivo e nuovi progetti per il 2025

Si è tenuta a Palazzo Donini l’assemblea annuale della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura, appuntamento centrale per fare il punto su attività, risorse e strategie di intervento contro il sovraindebitamento e l’esclusione finanziaria. Il 2024 si è chiuso con un avanzo di gestione, segno di una gestione virtuosa, e il bilancio previsionale 2025 conferma una piena dedizione alla missione sociale dell'ente. Una scelta condivisa con i soci fondatori, tra cui la Regione Umbria, presente con la presidente Stefania Proietti.

Bilancio 2025 della Fondazione Umbria per la lotta all'usura

Il presidente della Fondazione, Fausto Cardella, ha evidenziato il consolidamento dell’ente, che opera oggi come realtà strutturata del Terzo Settore. Le attività del 2025 si focalizzeranno sull’ampliamento territoriale, sulla formazione e sul rafforzamento delle reti sociali e istituzionali. A testimoniarlo, l'ingresso nella Fondazione di nuovi Comuni, come Assisi, Narni e Campello sul Clitunno, e l'avvio di collaborazioni con realtà bancarie significative come Intesa Sanpaolo, Banca dei Sibillini e Banca Etica.

L’obiettivo è duplice: prevenire situazioni di usura e offrire un'alternativa concreta a chi si trova in difficoltà economica, attraverso strumenti legali, educativi e di sostegno diretto. "La lotta all'usura si fa con strumenti finanziari e con un'azione culturale profonda e costante", ha dichiarato Cardella. Significativa anche la presenza simbolica dei Frati Francescani del Sacro Convento di Assisi, che rafforza il legame con i valori di giustizia sociale e fratellanza.

Il Progetto Sostegno Donna: attenzione alle vulnerabilità femminili

Tra le novità più rilevanti, l'avvio del "Progetto Sostegno Donna", un'iniziativa sperimentale pensata per supportare donne in condizione di fragilità: disoccupate, vittime di violenza, madri sole o in situazione di forte disagio economico. Il progetto offrirà un mix di aiuti economici, percorsi di educazione finanziaria e orientamento ai servizi.

Questo intervento mira non solo a rispondere a un bisogno emergenziale, ma anche a promuovere autonomia e capacità di scelta, fornendo alle beneficiarie strumenti concreti per uscire da situazioni di dipendenza e marginalità. È un tassello importante nella costruzione di un welfare di prossimità, centrato sulla persona.

Educazione e cultura della legalità: le basi della prevenzione

Accanto agli interventi diretti, la Fondazione prosegue anche il suo lavoro culturale. La presidente Proietti ha ribadito il valore dell’educazione come leva per la prevenzione: "La lotta all'usura deve essere, prima di tutto, un percorso educativo, culturale e istituzionale". In questa direzione si inserisce la proposta regionale di mettere a disposizione la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica per la formazione su temi finanziari rivolta a studenti, operatori del sociale, funzionari pubblici e cittadini. "Sostenere la Fondazione Umbria contro l’Usura significa scegliere di stare accanto ai cittadini più fragili, con strumenti concreti e con una visione di giustizia sociale. In un contesto economico complesso, contrastare il sovraindebitamento è una priorità morale e istituzionale", dice ancora Proietti.

La collaborazione con enti locali, Ordine dei Commercialisti e Unione Nazionale Consumatori ha già portato a diversi progetti di educazione finanziaria nelle scuole umbre. Rinnovato anche il protocollo d'intesa con la Rai per promuovere una cultura della legalità diffusa tramite i media.

Un omaggio al passato, uno sguardo al futuro: la proposta di intitolazione a San Bernardino

In chiusura dell'assemblea, Cardella ha annunciato la volontà di proporre al consiglio direttivo l'intitolazione della Fondazione a San Bernardino da Siena, figura storica che per primo in Italia denunciò pubblicamente l'usura e fondò i Monti di Pietà. "Intitolare la Fondazione a San Bernardino non è solo un omaggio al passato, ma un impegno per il futuro: continuare a costruire un'economia più giusta, fondata sulla persona, sulla responsabilità collettiva e sulla tutela dei più vulnerabili", ha spiegato.

L’assemblea si è conclusa con l'approvazione unanime del bilancio e con un rinnovato patto d'intenti tra istituzioni, fondatori e nuovi partner per continuare un lavoro di grande valore sociale: restituire dignità, fiducia e strumenti concreti a chi rischia di essere escluso dal sistema economico.

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Giorgia Sdei
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