Con la sua energia e il sorriso inconfondibile, Lorenzo Branchetti è stato tra i protagonisti più apprezzati della seconda edizione di UmbriaCON. Celebre per il ruolo di Milo Cotogno nella Melevisione, tra le altre cose, l’attore e presentatore ha saputo creare un legame speciale con il pubblico. Regalando momenti di autentica emozione in un festival che ha registrato numeri da record. Con oltre 28.000 presenze, l’evento si è affermato come uno dei principali appuntamenti nazionali dedicati alla cultura pop.
Lorenzo Branchetti ha portato un pizzico di Melevisione anche in Umbria e in un’intervista esclusiva ci descrive la sua partecipazione come un’esperienza unica e indimenticabile. Capace di mettere insieme generazioni diverse e offrire a tutti momenti di autentico divertimento e connessione.
Lorenzo Branchetti dalla Melevisione all’amore per l’Umbria
L’indimenticabile Milo Cotogno della Melevisione è tornato in Umbria per prendere parte all’edizione 2025 di UmbriaCON. “Esperienza fantastica”, così definisce Branchetti la sua partecipazione al festival dedicato alla cultura pop che si è svolto a Bastia Umbra. “Sono due anni che vengo a UmbriaCON, sono anche fortunato a esserci tornato. E ho visto anche la differenza nel corso degli anni. L’anno scorso è stata una scommessa che è andata così bene che quest’anno è esploso. C’è stata una partecipazione immensa!”, racconta entusiasta ai microfoni di Tag24 Umbria.
La crescita dell’evento, che quest’anno ha raggiunto numeri record, riflette un bisogno latente nel centro Italia di festival dedicati al mondo dei fumetti, dei doppiatori e dei creator. Per Branchetti, l’Umbria “è una regione così bella che merita anche questo tipo di festival. Dove arrivano tantissimi artisti, in questo caso fumettisti, doppiatori, creator e anche quei personaggi che hanno fatto parte dell’infanzia di tanti ragazzi. Io faccio parte di quest’ultima schiera ed è bello vedere tanta partecipazione, tanto divertimento”. L’attore sottolinea soprattutto come l’evento sia riuscito a coinvolgere artisti e pubblico in un grande abbraccio collettivo. “Vedere tutta quella gente felice è stato veramente bello. È stata una grande festa per tutti”, ha aggiunto.
L’attore spiega come la sua carriera, iniziata con Melevisione, gli abbia permesso di abbracciare più fasce d’età. “Per quanto mi riguarda io racchiudo più generazioni: quelli che sono cresciuti con la Melevisione e i bambini di oggi. È stato bello vedere questi fiumi di persone miste. Quando c’erano Elio e le storie tese o Cristina d’Avena c’erano anche persone più grandi, quindi veramente è bello vedere l’incrocio di generazioni unite proprio dal senso della festa”. D’altronde, come sottolinea anche lui, è un “festival, lo dice la parola stessa!”. E aggiunge: “Era bello proprio l’incontro con più fasce d’età. Una situazione veramente molto piacevole”.
UmbriaCON, un festival per tutte le generazioni
Uno degli aspetti più affascinanti di UmbriaCON è stato, secondo Branchetti, l’incrocio di generazioni che si è verificato durante la manifestazione. “Io sono poi un personaggio che ancora oggi lavora con i più piccoli e c’erano anche loro, i bambini” – dice – “Ma ho visto i ragazzi cresciuti con Melevisione insieme ai bambini, quindi 20-25 anni o 30enni che erano insieme nello stesso momento”.
Un’emozione che si è confermata anche durante gli incontri al meet&greet, dove ha potuto conoscere proprio tutti, “dai più piccolini a quelli più grandi, cresciuti con noi. Ma anche ancora più grandi che magari conoscevano la Melevisione ma non erano fan, però hanno conosciuto un artista”. Branchetti focalizza anche l’attenzione su come il festival sia stato in grado di offrire momenti di festa e divertimento per tutti, senza distinzioni. “Sfido chiunque a dire che non si sia divertito in quella giornata! Perché c’è un insieme di artisti in un giorno solo, quindi ci sono tante possibilità di fare cose diverse”.
Secondo Branchetti l’Umbria è il palcoscenico ideale per queste manifestazioni
Ma soprattutto dalle parole di Lorenzo Branchetti emerge tutto il suo amore per l’Umbria. Regione che conosce bene grazie anche al suo programma estivo su Rai 1, dove racconta i borghi più belli d’Italia. “L’Umbria offre tanto. Devo dire che in Umbria ci sono stato per girare in tanti piccoli posti, tanti piccoli borghi che sono delle meraviglie. Dove è bello passeggiare alla scoperta di luoghi incantati con paesaggi stupendi e cibo buono”, ha spiegato.
Questa profonda connessione con il territorio ha reso ancora più speciale la sua partecipazione di quest’anno a UmbriaCON. “L’Umbria è veramente un luogo super!”, ci dice entusiasta. “È una regione dove non manca niente. È piccolina, è al centro tra tante città importanti e devo dire che è così bella che merita anche questo tipo di festival”.