Lorenzo Biagiarelli è un nome che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi tempi. E non solo perché si tratta del compagno di Selvaggia Lucarelli, ma principalmente per il suo lavoro di sensibilizzazione sul consumo di carne. Prima al fianco di Antonella Clerici nel programma quotidiano di cucina “È sempre mezzogiorno”, poi molto attivo sui social, il cuoco e foodblogger è ora impegnato nel tour di presentazione del suo libro “Ho mangiato troppa carne”. Tra i tanti appuntamenti in giro per l’Italia, Lorenzo Biagiarelli farà tappa a Spoleto il 5 luglio con un talk di presentazione nell’ambito del Festival dei Due Mondi.

Lorenzo Biagiarelli al Festival di Spoleto presenta il suo libro

L’appuntamento con Lorenzo Biagiarelli è venerdì 5 luglio alle ore 21.00 presso il Cinema Sala Pegasus di Spoleto. Ad annunciarlo è lo stesso Biagiarelli sulla sua pagina Instagram. La sala del cinema più cool della città ospiterà infatti una serata speciale che rientra nell’ambito del rinomato Festival dei Due Mondi. Oltre alla presentazione del libro del cuoco e foodblogger ci sarà anche la proiezione del documentario “Until the End of the World” di Francesco de Augustinis. Un’opera intensa e toccante che offre uno sguardo approfondito sull’allevamento intensivo dei pesci.

A seguire, il regista e Lorenzo Biagiarelli discuteranno delle tematiche trattate nel documentario e nel nuovo libro di Biagiarelli, “Ho mangiato troppa carne”. I biglietti per la serata sono acquistabili su liveticket.it oppure prenotabili ai numeri 335-5989803 e 333-8636725. L’evento al Cinema Sala Pegasus è un’opportunità imperdibile per approfondire importanti questioni alimentari e ambientali in un contesto di grande interesse culturale.

Il consumo di carne e la questione degli allevamenti intensivi – siano essi di carne o di pesci – sono temi cruciali sui quali è bene porre la giusta attenzione. La loro discussione rientra nell’ambito di più ampie problematiche che riguardano il cambiamento climatico, la salute dei cittadini e di conseguenza il loro (nostro) peso sulla sanità pubblica e molti altri argomenti di importanza fondamentale ai giorni nostri. L’incontro con Lorenzo Biagiarelli a Spoleto è pertanto un momento di riflessione sulle abitudini alimentari degli italiani. Un modo per capire se e come sia possibile invertire un trend che sembra ormai consolidato.

Lo chef e il consumo eccessivo di carne: un viaggio personale

Lorenzo Biagiarelli nel suo nuovo libro “Ho mangiato troppa carne. Perché mangiamo animali e cosa succederà se non smettiamo di farlo” (Cairo Editore) non vuole indottrinare nessuno. Il suo intento non è affermare con veemenza “smettete subito di mangiare carne” e dare giudizi negativi a chi sceglie di non farlo. Al contrario offre spunti di riflessione su un argomento tanto complesso quanto attuale come il consumo di carne e lo fa partendo da un’esperienza personale.

Con uno stile narrativo coinvolgente e personale, l’autore conduce i lettori attraverso il suo percorso di consapevolezza alimentare, che lo ha portato a mettere in discussione il proprio consumo di carne. Biagiarelli inizia il suo racconto come un appassionato consumatore di carne, descrivendo i suoi gusti particolari e le preferenze culinarie. Tuttavia, alcune esperienze, in primis un viaggio in Estremo Oriente, lo portano a riconsiderare le sue abitudini alimentari. In particolare, un soggiorno in Corea del Sud lo spinge a riflettere profondamente sul consumo di carne, sollevando alcune domande che condivide con i suoi lettori.

La domanda centrale del libro emerge chiara: è possibile amare e odiare la carne allo stesso tempo?

Lorenzo Biagiarelli conclude il suo viaggio con una riflessione profonda. Smettere di mangiare carne non è solo una questione di empatia o di ansia ecologica, ma una strategia di sopravvivenza. Il libro offre ai lettori strumenti per comprendere lo stretto legame tra allevamento intensivo e inquinamento, e quindi il rapporto con il cambiamento climatico. Strumenti, non giudizi. Ma anche dati, evidenze scientifiche e numeri. È chi legge, poi, a trarre le sue conclusioni.