C’erano anche il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, l’ambasciatrice italiana negli USA, Mariangela Zappia, e il presidente di Italian Trade Agency, Matteo Zoppas all’inaugurazione dello stand dei prodotti umbri al Summer Fancy Food di New York.
Per la prima volta l’Umbria partecipa in forma organizzata e strutturata alla grande fiera internazionale americana dedicata all’agroalimentare che proseguirà ancora fino a domani, martedì 25 nelle strutture del Javits Center. Tre giorni di degustazioni, cooking show, convegni. E soprattutto di relazioni e incontri tra migliaia di imprese produttrici di specialità alimentari e molti dei principali distributori e professionisti del settore su scala mondiale.

Su iniziativa dell’assessorato regionale allo sviluppo economico, guidato da Michele Fioroni, dieci imprese umbre hanno potuto fare prendere parte a questa vetrina internazionale. Per quasi tutte è stato un esordio all’interno del padiglione Italia, mettendo in mostra i loro prodotti. Dall’olio al prosciutto, dal tartufo ai formaggi, dalle salse alla pastasciutta, fino a legumi, cereali, zuppe e dolci.

Il saluto del ministro Lollobrigida e dell’ambasciatrice Zappia alle imprese presenti negli USA coi loro prodotti

Dieci le imprese umbre selezionate, che hanno potuto prendere contatti, interessere rapporti e stringere affari commercial. Dieci realtà che nei mesi scorsi hanno aderito allo specifico bando ideato dalla Regione Umbria e gestito da Sviluppumbria. Usufruendo delle risorse e dell’assistenza tecniche messe a disposizione per favorire la presenza delle aziende umbre nei mercati internazionali. Nell’ambito di una più ampia strategia di sostegno all’internazionalizzazione e promozione all’estero.

Le dieci imprese umbre al Fancy Food Show di NYC

  • Umbria terra di tartufi di Arrone
  • Antico pastificio umbro di Foligno
  • Azienda agricola Piconi di Cascia
  • Fattorie umbre di Calvi dell’Umbria
  • Geofoods Italian Truffles di Città di Castello
  • Mangiar bene di Bastia Umbra
  • Marfuga di Campello sul Clitunno
  • Oleificio Ranieri di Città di Castello
  • Gruppo alimentare Valtoberino di Citerna
  • I Guinigi di Bastia Umbra

L’Umbria – ha dichiarato il ministro Lollobrigida è una regione che negli ultimi anni ha sviluppato una grande capacità di promuoversi e di promuovere le grandi eccellenze che ha. E Fancy Food è una vetrina straordinaria. Da 0 a 100 è importante per un imprenditore 150 perché riuscire a entrare in questi mercati significa crescere e far crescere la ricchezza interna. Quindi anche la ricchezza dell’Umbria crescerà grazie alla presenza in questo luogo che è la vetrina per gli Stati Uniti”.

Meraviglioso che l’Umbria sia qui – ha commentato l’ambasciatrice Zappia –. Non importa che si sia piccoli o grandi, perché l’Umbria si porta dietro una tradizione incredibile e questo è il posto dove portarla, dove farla conoscere e possibilmente espanderla”.

Grande successo per il sistema Umbria: una presenza strutturata per aggredire il mercato americano

Grande successo di pubblico anche per gli showcooking tenuti dallo chef umbro Andrea Paolo Tiberi. Che ha realizzato, insieme alla sua brigata, tre diversi menù, attirando buyer, food influencer e blogger. Ma anche giornali e testate televisive e ricevendo dal ministro Lollobrigida il titolo di ambasciatore della cucina italiana candidata a patrimonio culturale immateriale Unesco.

Protagonista allo stand Umbria anche la chef influencer Aurora Cavallo, nota come Cooker girl, una giovane italiana che ha conquistato i palati newyorkesi. La chef ha presentato l’Umbria in un menù scelto da lei, sempre utilizzando i prodotti delle imprese presenti.

Abbiamo attivato collaborazioni con agenzie locali per far venire acquirenti nel nostro stand – ha spiegato l’assessore regionale Michele Fioroni –. E l’attività di promozione non si esaurirà in questi tre giorni di fiera, ma continuerà in Umbria dove faremo attività di attrazione per i buyer internazionali che stanno apprezzando le proposte delle nostre aziende e il sistema Umbria nella sua generalità. Noi oggi stiamo raccontando l’Umbria. Le nostre eccellenze sono state apprezzate e siamo molto soddisfatti. La strategia che portiamo avanti riguarda l’industria agroalimentare e il mercato americano. Un mercato che ci vede già protagonisti, ma in cui abbiamo notato che le nostre aziende sottoperformano rispetto al loro potenziale. Vuol dire che c’è un margine di fatturato importante che può essere recuperato“.