Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, questa mattina ha partecipato all’inaugurazione della 55esima edizione di Agriumbria. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e il vicepresidente Roberto Morroni.
In questa edizione Agriumbria accoglierà le istituzioni nazionali e quelle regionali, le associazioni di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura), il sistema allevatoriale italiano, le imprese, enti di commercio e i costruttori e rivenditori di macchine agricole (Federacma e Federunacoma).
Lollobrigida all’inaugurazione della 55esima edizione di Agriumbria
Il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha toccato vari temi durante l’inaugurazione della 55esima edizione di Agriumbria a Umbriafiere, queste le sue parole:
“Qui c’è lavoro, ci sono i padri e figli, insieme. Quando parliamo di agricoltura dobbiamo parlare di presente e non solo di futuro. Noi dobbiamo tutelare e garantire reddito a chi lavora oggi e tenere chiari e bene a fuoco gli obiettivi per il futuro. La visione distorta, che passa in alcuni ambienti (anche europei), che l’agricoltore e l’allevatore sarebbero nemici dell’ambiente è, come qui sapete benissimo, del tutto errata e senza fondamento.
Lo sviluppo dell’agricoltura è fondamentale per la sicurezza alimentare dell’Italia e dell’Europa e per il presidio dei nostri territori. Le riforme devono tenere conto che le politiche degli stati devono garantire reddito a chi fa impresa e lavora in questo settore. L’agricoltore è il primo ambientalista del pianeta. Come Governo, in 18 mesi, abbiamo aumentato in maniera sostanziale le risorse per i settori agricolo, della pesca e dell’allevamento.
Noi dobbiamo difendere la sovranità alimentare perché questo vuol dire produrre e distribuire cibo sano e di qualità. Dobbiamo sì puntare alla progressiva riduzione degli agrofarmaci, ma non eliminarli per legge dalla sera alla mattina, mettendo in crisi le produzioni senza una reale alternativa per poi essere costretti a comprare quello stesso cibo da Paesi che non hanno nessuna tutela ambientale e nessuna norma di sicurezza, con effetti negativi per la salute, e che anzi usano senza regolamentazione, appunto, gli stessi agrofarmaci che noi vorremmo eliminare.
La competizione bisogna farla sì sulla qualità e la salubrità, ma dobbiamo tenere insieme le cose. La politica questo deve fare. L’ambiente e la biodiversità di cui siamo portatori come Paese non si cancellano per l’interesse di pochi. Noi siamo contrari all’omologazione e a un modello che vorrebbe accentrare in poche multinazionali uno dei settori più importanti per le nostre vite. Siamo favorevoli, invece, a un modello che favorisca la distribuzione di ricchezza e conoscenze.”
La cerimonia di inaugurazione della 55esima edizione di Agriumbria
Durante la cerimonia di apertura è stato assegnato il Premio Antonio Ricci. Alla sua quinta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Il premio è diviso in due sezioni. La prima, quella giornalistica va dato al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana. La seconda è dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura.
Il premio 2024 è stato assegnato a Giorgio Pannelli, con oltre 35 anni di esperienza lavorativa nel settore della ricerca olivicola ed olearia per ogni segmento della filiera, sia agronomica che tecnologica, è nel mondo uno dei riferimenti per l’olivicoltura di qualità. Il Premio laurea in agraria è andato a Giorgia Carone, laureata alla Facoltà di Agraria di Perugia con una tesi dal titolo “Valutazione dell’efficienza alimentare di bovine da latte razza Reggiana in diverse condizioni climatiche”. Ha presieduto alla commissione del premio Il prof. Francesco Tei (Università di Perugia).