20 Jun, 2025 - 21:00

Liste d’attesa in sanità in crescita, i numeri del primo Osservatorio regionale. Proietti: “Trasparenza e presa in carico i nuovi pilastri”

Liste d’attesa in sanità in crescita, i numeri del primo Osservatorio regionale. Proietti: “Trasparenza e presa in carico i nuovi pilastri”

Tempi lunghi per una visita, troppe incognite per una diagnosi, poca chiarezza nei dati. È su questo terreno che la Regione Umbria ha avviato i lavori del nuovo Osservatorio regionale, riunitosi per la prima volta a Palazzo Donini, con l’obiettivo di monitorare con rigore i flussi sanitari e aprire una nuova stagione di trasparenza. L’organismo, istituito con delibera di Giunta n. 532 del 4 giugno 2025, è parte integrante del disegno politico della giunta Proietti, che in campagna elettorale aveva promesso - forse con un'iperbole di ottimismo - di azzerare le liste entro tre mesi dall’insediamento.

A presiedere l’incontro la direttrice regionale Salute e Welfare, Daniela Donetti, mentre a definire il ruolo dell’Osservatorio è intervenuta direttamente la presidente: “L’istituzione dell’Osservatorio rappresenta un passo fondamentale nel percorso di riorganizzazione e rafforzamento del nostro sistema sanitario regionale - ha dichiarato Stefania Proietti -. Questo strumento ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia le criticità dell’accesso alle prestazioni, garantendo trasparenza e comunicazione verso i cittadini”.

I dati dal dicembre 2024: aumento delle richieste e prestazioni residue in crescita

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati alcuni dati significativi. Tra dicembre 2024 e aprile 2025 si sono registrate 36.328 prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al primo gennaio 2025, il numero di prestazioni da recuperare risalenti agli anni precedenti era pari a 71.237, con un incremento di 25.306 unità rispetto ai dati del gennaio 2024.

Nel 2024 sono stati assegnati oltre 7 milioni di euro alle aziende sanitarie per l’acquisto di 36mila prestazioni dal privato accreditato. Tuttavia, nel 2025, queste risorse statali non sono state ancora erogate, poiché la disponibilità è attualmente all’esame del Governo.

L’incremento della domanda, unito alla mancata disponibilità dei fondi, ha determinato un aumento delle prestazioni da programmare. Al 3 giugno 2025, queste ammontavano a 87.557, cifra che tiene conto anche della maggiore produttività registrata nelle strutture pubbliche, che hanno erogato oltre 26mila prestazioni aggiuntive rispetto all’anno precedente.

“Lo strumento dell’Osservatorio ci permette di leggere questi numeri in modo integrato, mettendo in rete tutte le componenti del sistema - ha concluso Proietti -. Solo attraverso un’azione condivisa potremo garantire un sistema sanitario regionale più accessibile e trasparente”.

L’Osservatorio regionale è stato inoltre inserito tra gli stakeholder del Piano Sanitario e Sociale Regionale (PSSR), attualmente in fase di elaborazione, e accompagnerà le future politiche sanitarie regionali con un contributo tecnico e partecipativo.

Struttura, compiti e prime attività dell’Osservatorio regionale

L’Osservatorio è composto da una pluralità di soggetti: i responsabili unici per l’accesso (Ruas e Rua) delle aziende sanitarie umbre, i direttori sanitari aziendali, il dirigente del servizio amministrativo del SSR, i segretari regionali delle organizzazioni sindacali rappresentative del personale sanitario e della medicina convenzionata, nonché le associazioni dei pensionati e le associazioni di tutela dei diritti dei cittadini. L’organismo opererà a titolo gratuito e potrà avvalersi di esperti esterni in base alle tematiche trattate.

Durante la riunione, la direttrice Donetti ha illustrato le prime azioni previste: la definizione di un regolamento operativo, la programmazione di incontri bimestrali con obiettivi chiari, lo svolgimento delle riunioni in presenza, l’istituzione di gruppi di lavoro tematici e il rafforzamento della comunicazione con cittadini, medici e operatori del servizio sanitario.

Al centro del confronto, la necessità di migliorare l’appropriatezza delle prestazioni richieste, intervenendo non solo sull’offerta, ma anche sulla domanda, attraverso l’organizzazione delle reti cliniche di patologia e la definizione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA).

“Il problema delle liste d’attesa va affrontato con strumenti organizzativi e con una maggiore appropriatezza prescrittiva” – ha affermato Donetti“L’obiettivo è una sanità che si prenda carico del paziente e ne segua il percorso, non limitandosi alla prestazione singola”.

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Federico Zacaglioni
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