Oltre 600 anziani non autosufficienti in Umbria sono in attesa di un posto in Residenza Protetta. I dati ufficiali parlano di 436 persone nella USL Umbria 2 e 181 nella USL Umbria 1, per un totale di almeno 617 in lista. La cifra, aggiornata al 17 luglio 2025, è salita a 648 secondo la Direzione regionale Salute e Welfare. La questione è approdata in Aula a Palazzo Cesaroni con un’interrogazione presentata da Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), sottoscritta anche da Giambartolomei (Fratelli d’Italia) e Tesei (Lega), alla quale ha risposto la presidente della Regione Stefania Proietti.
L’interrogazione ha messo a fuoco una criticità che molte famiglie vivono quotidianamente. Pernazza e Romizi hanno chiesto alla Giunta regionale di chiarire “quali azioni urgenti intenda mettere in campo, anche attraverso un piano straordinario di ampliamento dei posti accreditati, per rispondere concretamente alla crescente domanda di accoglienza in Residenza Protetta e per aggiornare il fabbisogno regionale complessivo di posti letto”.
Secondo i dati ufficiali trasmessi dalla Direzione regionale Salute e Welfare, al 31 maggio 2025 risultavano 617 anziani in lista d’attesa, numero salito a 648 a metà luglio. Pernazza ha sottolineato in Aula che questi dati sono probabilmente sottostimati: molte famiglie, consapevoli della cronica carenza, rinunciano a presentare domanda. “La mancanza di disponibilità nelle strutture accreditate costringe molti nuclei familiari a ricorrere a soluzioni onerose, come strutture private o fuori regione”, ha spiegato la consigliera.
Il problema, ha proseguito, non riguarda solo i casi più gravi. “L’accesso alle Residenze Protette oggi è concentrato quasi esclusivamente sugli anziani in condizioni di non autosufficienza gravissima, lasciando senza risposta le richieste di coloro che, pur affetti da patologie meno gravi, non possono vivere in autonomia”.
Un ulteriore nodo riguarda le domande di convenzionamento presentate da strutture già accreditate, ancora in attesa di risposta. “Accogliere tali richieste con un adeguato stanziamento di risorse permetterebbe di aumentare la disponibilità di posti e ridurre progressivamente le liste”, ha insistito Pernazza.
La presidente Stefania Proietti ha rivendicato gli sforzi della Regione. “La Direzione Salute e Welfare, nell’ambito della stesura del piano socio-sanitario regionale, sta completando la ricognizione per definire il fabbisogno per tutte le strutture di tutti gli ambiti di assistenza, comprese le residenze protette. È in corso una valutazione con le aziende territoriali anche in termini di sostenibilità economica”, ha detto in Aula.
Sul fronte delle risorse, Proietti ha ricordato che “con l’assestamento di bilancio sono stati stanziati 2 milioni di euro aggiuntivi sul Fondo regionale per la non autosufficienza e gli anziani”. Inoltre, nell’ambito della programmazione europea FSE 2021-2027, la Regione ha allocato “1,5 milioni di euro per interventi di supporto all’autonomia e all’inclusione sociale degli anziani e 2,4 milioni per il progetto strategico ‘Insieme’”.
La presidente ha anche annunciato che la Regione ha avviato un tavolo permanente per le politiche sull’invecchiamento attivo, con l’obiettivo di varare il primo piano strategico regionale in materia. Quanto alle domande di convenzionamento, Proietti ha chiarito che “le aziende sanitarie dovranno approvare avvisi pubblici e trasparenti rivolti a tutte le strutture accreditate, con l’obiettivo di rispondere in maniera più adeguata alla domanda delle famiglie e ridurre le liste d’attesa”.
Un passaggio importante riguarda anche la creazione di una piattaforma informatica regionale per gestire domanda, offerta e liste d’attesa in modo più efficiente, superando l’attuale frammentazione che provoca contemporaneamente anziani senza posto e strutture con posti vuoti.
Nella replica, Laura Pernazza ha sottolineato come “l’età media in Umbria sia più alta rispetto alla media nazionale, e questo rende ancora più urgente affrontare il problema in modo strutturale”. La consigliera ha riconosciuto positivamente l’impegno annunciato dalla presidente, ma ha ribadito che “il problema vero, reale e concreto è la carenza di posti”.
La questione delle liste d’attesa nelle Residenze Protette tocca centinaia di famiglie umbre, spesso costrette a fronteggiare costi insostenibili o a ricorrere a soluzioni fuori regione. La sostenibilità del sistema socio-sanitario regionale, chiamato a garantire il diritto all’assistenza anche agli anziani non autosufficienti non gravissimi, resta una delle sfide centrali della legislatura.
La verifica dell’efficacia delle misure annunciate da Proietti - dalle nuove risorse alla piattaforma digitale per le liste d’attesa - sarà il banco di prova nei prossimi mesi. Per ora, il dato resta impietoso: oltre 600 anziani in Umbria aspettano un posto in Residenza Protetta.