I conti si fanno ogni mattina nelle stalle: capi decimati, produzioni ferme, e l’incertezza che cresce insieme al numero dei focolai. La Lingua Blu sta colpendo duro l’Umbria zootecnica e la Regione corre ai ripari. Questa mattina, su iniziativa dell’assessore regionale alle Politiche agricole Simona Meloni, è stato convocato un tavolo tecnico urgente con allevatori, sindaci, i Servizi veterinari delle Usl Umbria 1 e 2 e l’Istituto zooprofilattico Umbria-Marche.
Un confronto serrato, operativo, per affrontare una crisi che non è più solo sanitaria: “Servono fondi straordinari, perché qui non è in gioco solo il reddito, ma la tenuta sociale delle aree interne”, ha dichiarato Meloni.
Durante la riunione, è stato fatto il punto sull’estensione del contagio e sulle misure sanitarie urgenti da adottare. Ma soprattutto, è stata annunciata una mossa politica: l’Umbria chiederà in Commissione Politiche Agricole l’istituzione di un fondo nazionale di riserva per affrontare le emergenze veterinarie come quella della Bluetongue.
“Conosco bene la sofferenza che attraversa oggi il mondo zootecnico umbro - ha affermato l’assessore -. Non si tratta solo di una perdita economica, ma anche di un colpo affettivo per chi ogni giorno lavora in stalla con dedizione. E oggi più che mai, in un settore fragile come quello ovino, serve una risposta concreta”.
Meloni ha spiegato che il pacchetto di interventi deve andare oltre le misure regionali già previste: “Dobbiamo costruire strumenti nuovi. Penso alle spese di smaltimento, ma anche alle vaccinazioni e alla disinfestazione delle stalle. Il nostro compito è proteggere il lavoro degli allevatori, garantendo risposte rapide e adeguate”.
Dal punto di vista operativo, entro 48 ore verrà emanata una nota tecnica della Regione - già condivisa con i soggetti coinvolti - che affronterà le priorità più urgenti: smaltimento delle carcasse, utilizzo mirato dei vaccini in base ai sierotipi in circolazione, disinfestazione e sorveglianza epidemiologica.
L’Istituto zooprofilattico e i Servizi veterinari delle Usl collaboreranno alla redazione di un quadro aggiornato dei fabbisogni delle aziende zootecniche umbre, che sarà utilizzato per orientare le misure economiche straordinarie da integrare nei prossimi provvedimenti regionali.
La Regione, attraverso il Servizio Prevenzione e sanità veterinaria, ha inoltre ribadito la necessità di procedere a una vaccinazione tempestiva e volontaria dei capi ovini, e ha indicato alcune misure preventive: “Uso di ectoparassiticidi, confinamento notturno degli animali, eliminazione dei ristagni d’acqua negli allevamenti”, si legge nel documento tecnico diffuso durante il tavolo.
Per garantire la trasparenza delle informazioni e aggiornamenti in tempo reale, è stata attivata una pagina web dedicata, dove sarà possibile consultare il bollettino epidemiologico della Regione Umbria con i dati aggiornati sull’evoluzione del virus.
Nel frattempo, è già stato programmato un nuovo aggiornamento operativo tra dieci giorni, a valle delle prime azioni concrete messe in campo e del feedback raccolto direttamente dagli allevatori nei territori più colpiti.
Il virus della Bluetongue, ricordano i tecnici, “non è trasmissibile all’uomo né compromette la sicurezza alimentare”, ma può avere conseguenze gravi sulla salute degli animali e sull’equilibrio produttivo delle aziende, specialmente in zone rurali dove la zootecnia ha anche un ruolo sociale e territoriale.
“Difendere gli allevatori - ha concluso l’assessore Meloni - significa difendere un presidio umano, economico e ambientale che non possiamo permetterci di perdere”.