Per la trentunesima puntata Linea Verde ha scelto il sud dell’Umbria. Oggi 21 aprile il popolare programma di Rai 1 dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda, ha condotto i telespettatori alla scoperta delle meraviglie storiche, paesaggistiche e enogastronomiche del nostro territorio. I due conduttori Livio Beshir e Peppone Calabrese, sono stati affiancati da Margherita Granbassi, campionessa di scherma e giornalista sportiva.

Il viaggio è partito con Livio, nei pressi delle imponenti rovine del Ponte di Augusto del 27 a.C., a ridosso del fiume Nera, tra Narni e Narni Scalo. Meta obbligata del Grand Tour, i resti dell’antico ponte non hanno mai smesso di affascinare generazioni di artisti che l’hanno ritratto. Peppone ha ripercorso la storia millenaria del Nera, insieme all’artista e storico dell’arte Alvaro Caponi che ha raccontato del cantiere navale, di cui ancora possono essere osservate numerose tracce.

Linea Verde nel sud dell’Umbria: tra borghi incantati e eccellenze enogastronomiche

Narni e la Valle del Nera, sono stati i protagonisti della puntata odierna, anche nella scia di alcune curiosità. Come quella del titolo delle Cronache di Narnia, celeberrima opera dello scrittore irlandese C.S. Lewis che si era lasciato ispirare proprio dalla città umbra. Qui, Livio si è avventurato nei misteriosi sotterranei di Narni Sotterranea, tra affreschi, incisioni e camere di tortura. Con la guida di Roberto Nini, hanno ripercorso la storia dell’eccezionale scoperta di cui è stato protagonista lo stesso Nini, insieme a altri giovani speleologi, nel 1979.

Sul fronte delle eccellenze enogastronomiche del territorio, Linea Verde ha parlato della mezza fava cottora dell’amerino, nella frazione di Collicello, un legume dimenticato e riscoperto soltanto negli ultimi anni grazie alla dedizione di alcuni piccoli produttori locali. Un alimento dalle sorprendenti qualità nutraceutiche, in grado sia di essere nutrimento che di curare il corpo. Insieme al legume, un capitolo a parte è stato dedicato al pane di Stroncone. Qui, in un antico forno, viene ancora oggi prodotto questo pane prelibatissimo, tipicamente “sciapo” come in tutto il sud dell’Umbria. Il borgo conta oggi meno di 200 persone eppure, in netta controtendenza, ci sono anche dei giovani che decidono di tornare. Tra le altre attività di Stroncone, il programma ha visitato anche una storica macelleria a conduzione famigliare.

Margherita Granbassi ha esplorato l’antico borgo di Stifone, direttamente sulle gelide acque del Nera. Le riprese in ascensione con il drone hanno reso merito all’eccezionale bellezza che caratterizza questo luogo. Stifone, noto per le sue acque sorgive in parte anche balneabili, è ricco di punti di interesse, come la vicina Abbazia fortificata di San Cassiano.

Tra uliveti, vigne, carni e birre pregiate, una tappa è stata dedicata anche a Otricoli, presso i resti dell’antica città romana di Ocriculum, lungo le sponde del Tevere, sulla Via Flaminia. Anche qui, come a Stifone, era presente un antico porto fluviale. Immancabili poi, le ciriole, un tipo di pasta lunga che si fa soltanto con acqua e farina e che non manca mai sulle tavole di tutti gli abitanti del comprensorio ternano.

La conclusione alla Rocca Albornoz

La puntata si è conclusa alla Rocca Albornoz di Narni, la massiccia costruzione fortificata che rende inconfondibile il profilo della città medievale. Alla Rocca è stata illustrata la pratica della conservazione del vino nelle anfore in cocciopesto. L’Umbria del sud, ha riconosciuto Peppone è “la conferma che l’armonia in un territorio viaggia di pari passo con la felicità degli agricoltori contadini, degli allevatori custodi e degli artigiani“. Un bel brindisi per terminare in bellezza l’affascinante viaggio, tra borghi, sapori e persone che ogni giorno costruiscono l’identità di questi angoli tra i più suggestivi della nostra regione.