Le elezioni regionali 2024 in Umbria, che hanno segnato il ritorno del centrosinistra con Stefania Proietti alla presidenza della Regione, aprono un capitolo di riflessione politica per i Liberi e Democratici (LED) a Gubbio. Il movimento civico, già protagonista di due mandati amministrativi con l’ex sindaco Filippo Stirati, ha puntato l’attenzione sulle sfide locali e sulle difficoltà dell’amministrazione comunale guidata da Vittorio Fiorucci, recentemente uscita, secondo Stirati, politicamente indebolita dai risultati regionali.

Il coordinatore dei Liberi e Democratici, Valerio Piergentili, ha tracciato un bilancio critico della situazione politica e istituzionale a Gubbio. “Le elezioni regionali sono state una rivincita per il centrosinistra umbro, ma evidenziano un dato preoccupante per il nostro territorio: Gubbio è rimasta senza rappresentanza sia in Consiglio regionale che provinciale. Quando governavamo noi, avevamo rappresentanti in Provincia, e il finanziamento per la riqualificazione di Parco Ranghiasci è un esempio concreto di cosa significhi avere voce nei luoghi decisionali.”

Piergentili ha sottolineato il crollo dell’affluenza elettorale, con 2.400 voti in meno rispetto alle comunali, un dato che chiama il centrosinistra a una profonda riflessione. “Serve chiarezza e un progetto condiviso. La frammentazione politica che ha caratterizzato le regionali è un segnale che non possiamo ignorare. Dobbiamo ripartire dalle persone e dai programmi, per costruire un’alternativa seria al centrodestra di Fiorucci.”

Simona Minelli, consigliere di minoranza rivolge dure critiche alla Giunta Fiorucci

La consigliera comunale Simona Minelli ha rivolto dure critiche alla giunta Fiorucci e al centrodestra, definendoli “minoritari” non solo alle regionali ma anche nel governo della città. “Abbiamo assistito a una gestione politica che ha lasciato Gubbio priva di rappresentanza in Provincia e Regione. Il nostro impegno politico non può essere fine a sé stesso: se ci fossimo uniti su un candidato unico e credibile, avremmo potuto eleggere un rappresentante in Regione.”

Minelli ha denunciato il fenomeno della “razzia elettorale” che penalizza sistematicamente Gubbio e l’alto Chiascio, sottolineando l’urgenza di superare le divisioni e rafforzare il campo progressista. “I Liberi e Democratici hanno scelto di non frammentare ulteriormente il centrosinistra rinunciando a presentare candidati alle regionali, ma ora è necessario lavorare per unire le forze e restituire a Gubbio un ruolo centrale nelle decisioni politiche.”

L’ex sindaco Filippo Stirati ha descritto con amarezza la situazione politica di Gubbio, definendola “un deserto istituzionale”.

“Non siamo rappresentati in Provincia né in Regione, una condizione che non si era mai verificata in passato. Questo è il risultato di gravi errori strategici da parte del centrodestra e anche del centrosinistra locale.”

Stirati: “La mancanza di visione unitaria alle regionali ha danneggiato nostra città”

Stirati ha evidenziato come, durante i suoi mandati, Gubbio avesse sempre avuto una rappresentanza istituzionale capace di ottenere risorse per il territorio. “La mancanza di una visione unitaria alle regionali ha danneggiato gravemente la nostra città. I cittadini hanno percepito che i candidati locali non avevano possibilità di vincere, e questo ha influito sul risultato elettorale.”

L’ex sindaco ha poi elencato le sfide che attendono Gubbio: turismo, infrastrutture, sanità, e soprattutto il futuro economico e occupazionale dei giovani. “Senza rappresentanza, sarà difficile affrontare queste questioni cruciali. È indispensabile che la politica eugubina si liberi dall’influenza dei poteri forti per recuperare credibilità e autorevolezza.”

Un tema centrale nelle critiche dei Liberi e Democratici è stato quello della sanità, che ha avuto un ruolo determinante nelle elezioni regionali. Piergentili e Minelli hanno concordato nel ritenere la gestione sanitaria della giunta Tesei un fallimento che ha contribuito alla vittoria del centrosinistra. Tuttavia, hanno anche sottolineato come Gubbio non abbia saputo cogliere questa occasione per eleggere un rappresentante in grado di portare avanti le istanze del territorio.

“La sanità pubblica è stata al centro del dibattito elettorale”, ha dichiarato Minelli. “La destra ha pagato la sua inefficienza, ma il nostro territorio non ha saputo trasformare questo tema in un’opportunità politica.”

Per Piergentili, Liberi e Democratici guarda al futuro con determinazione

Nonostante le difficoltà, i Liberi e Democratici guardano al futuro con determinazione. Piergentili ha annunciato un congresso per i primi mesi del 2025, con l’obiettivo di rilanciare il movimento civico e definire una strategia chiara per le prossime sfide elettorali. “L’esperienza civica di Gubbio non è da buttare”, ha ribadito. “Abbiamo il tempo e la volontà di ricostruire un progetto politico che metta al centro le persone e il territorio.”

Stirati ha concluso sottolineando l’importanza di mantenere l’indipendenza rispetto ai partiti nazionali, pur collaborando con il centrosinistra regionale. “La nostra forza è stata sempre quella di rappresentare un’alternativa credibile e radicata nel territorio. Dobbiamo continuare su questa strada, ma con una visione più ampia e inclusiva.”

Le critiche dei Liberi e Democratici alla giunta Fiorucci si sono concentrate anche sulla mancanza di risultati concreti nei primi cinque mesi di amministrazione. “Il centrodestra è minoritario a Gubbio”, ha osservato Minelli. “E la sconfitta alle regionali dimostra che non ha saputo guadagnarsi la fiducia dei cittadini.”

Piergentili ha aggiunto: “Il centrodestra ha spesso accusato la nostra amministrazione di essere isolata dal punto di vista istituzionale. Oggi sono loro a trovarsi in questa situazione, e le conseguenze per Gubbio potrebbero essere pesanti.”