Mark Samson ha scritto una lettera di scuse ai genitori di Ilaria, l'ex fidanzata che ha confessato di aver ucciso per poi disfarsi del corpo gettandolo in una scarpata, chiuso dentro a un valigione. Ieri sera il TG 1 ha mostrato quella lettera.
"Sono Mark Samson e scrivo dalla mia cella - a Regina Coeli ndr - dove resterò per svariati anni. Ogni giorno penso all'atroce delitto che ho commesso e non so che cosa dire ma soprattutto non so cosa mi sia accaduto. E' banale chiedere le scuse per il dolore che ho arrecato, ma voglio chiedere scusa a Ilaria e non l'ho rispettata quando lei mi ha voluto lasciare".
"Sono impazzito di dolore e ho perso il controllo - ha scritto ancora il reo confesso -. Sono consapevole del fatto che nulla di quello che oggi posso dire o fare potrà in minima parte lenire il dolore della famiglia. Non sto cercando di diminuire le mie responsabilità o di sfuggire alle conseguenze del mio gesto. Sono pronto a pagare le mie colpe senza nessuna scusante. M.S."
La prima replica della famiglia Sula è arrivata per tramite del loro legale, l'avvocato Giuseppe Sforza. "Il testo di questa lettera sembra rappresentare una manifestazione di se stesso senza nessuna reale attenzione all'enormità del gesto. Libertà per ognuno di scrivere, libertà per i genitori di Ilaria, per tutta la sua famiglia, per suo fratello e per tutti, di non accettare queste scuse".
Quando i genitori di Ilaria, sabato 29 marzo, si sono recati a Roma per denunciare la scomparsa della figlia al commissariato di San Lorenzo, c'era anche Mark Samson ad accoglierli. Lui aveva ucciso Ilaria per poi occultarne il cadavere. Ma questo non gli ha impedito di abbracciare Flamur, il padre di Ilaria, dicendosi dispiciauto. Il corpo senza vita della ragazza è stato ritrovato all'alba di mercoledì 2 aprile, in mezzo a un bosco, nel Comune di Poli.
"A Mark, a quell'assassino, gliel'ho chiesto, 'ma tu centri niente con questa storia che Ilaria è scomparsa?' Lui mi ha risposto 'io l'amo Ilaria...Non le farei mai del male'. E invece glielo aveva fatto" ha detto oggi Flamur Sula, nello studio di Sforza, accompagnato dalla moglie Gezime e dal figlio Leon.
Al termine del funerale di Ilaria, lunedì 7 aprile, la famiglia Sula ha ringraziato l'interminabile fila di parenti e amici che hanno preso parte alle esequie. Mentre Flamur Sula chiedeva giustizia per l'atroce morte della figlia, la madre di Mark Samson confessava di averlo aiutato a ripulire il sangue dalla scena del delitto.
Gezime, la madre di Ilaria, ha parlato di quella donna, Nors Manlapaz. "Quella non è una madre, una madre come lei non deve esistere" ha detto ad occhi bassi. "Una madre non può aiutare un figlio a nascondere un cadavere, a nascondere nostra figlia. Non so che cuore ha. Non lo so...".
Non c'è stato solo quell'abbraccio al papà di Ilaria, ma una valanga di altre bugie da parte di Mark Samson che ancora tace su alcuni aspetti cruciali del delitto. Una messinscena quell'abbraccio, una delle tante, che compongono l'agghiacciante castello di menzogne del 23enne che nei giorni successivi all'omicidio ha continuato ad utilizzare lo smartphone di Ilaria, spacciandosi per lei.
Flamur Sula però aveva capito subito che chi gli scriveva non era la figlia. "Che volevi pensare? Che non era lei, non era Ilaria" hanno ribadito oggi i coniugi Sula. "Perché se era lei - ha detto il padre - qualsiasi cosa avesse fatto, nel male e nel bene, ce lo avrebbe detto. Ci avrebbe proprio chiamato non mandato un messaggio o una storia su Instagram. Lui conosceva tutti i codici".
Samson dopo il delitto aveva ripreso la sua vita di sempre, si mostrava affranto per la rottura con Ilaria e cercava di farsi consolare tra notti brave, pranzi con amiche ed amici e nuove conquiste.
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Niccolò Cusano
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