Una lettera aperta da parte dell’Ordine degli Psicologi dell’Umbria per chiedere ai candidati alla presidenza della Regione una maggiore attenzione al benessere psicologico dei cittadini. La firma è quella del presidente, David Lazzari, che a nome del Consiglio ha presentato una serie di punti su cui candidate e candidati dovranno impegnarsi a dare delle risposte concrete. Perché la salute è un diritto fondamentale di ogni persona e nessuno venga lasciato indietro.
La lettera degli psicologi: “In Umbria elevato consumo di psicofarmaci, serve una rete pubblica”
Nell’introduzione si parla di “alcune necessità urgenti” che vengono rappresentate dai 1500 iscritti all’Ordine e, soprattutto, “dai cittadini che essi servono“. L’Umbria, come sottolineato nella lettera, presenta una situazione complessa relativamente al benessere mentale e i dati parlano chiaro. Nella nostra regione le richieste di prescrizione di psicofarmaci sono elevate e a conferma della necessità di misure adeguate, è arrivato il boom delle istanze per il bonus psicologo. Fattori che devono indurre chi governa ad azioni mirate.
Di fronte al disagio psicologico che colpisce persone di ogni età, la questione centrale dell’intervento è la necessità della creazione di “una rete pubblica capace di individuare tempestivamente i disagi e di fornire una prevenzione di primo livello, ascolto e promozione delle risorse personali e collettive, insieme a un secondo livello di servizi specialistici che offra un trattamento adeguato, inclusa la psicoterapia, per le situazioni più problematiche“.
Bene lo psicologo di base in Umbria ma non bisogna abbassare la guardia
La Regione da pochissimo, il 22 ottobre, ha approvato all’unanimità l’introduzione della figura dello psicologo di base. I fondi stanziati ammontano a 103mila euro all’anno, certamente non molti ma pur sempre un primo importante passo che pone la figura del terapeuta al pari di medici e pediatri di famiglia.
L’Ordine degli Psicologi dell’Umbria ha accolto con soddisfazione il provvedimento regionale ma invita anche a non adagiarsi perché c’è ancora molto da fare. “Occorre – si legge ancora – un potenziamento organizzativo degli psicologi nei servizi specialistici territoriali e nelle strutture ospedaliere“.
“La componente componente psicologica – prosegue la missiva – è determinante per la qualità della vita e la salute -, rimarcando come – gli aspetti psicologici abbiano un impatto non solo sulla salute mentale ma anche su quella fisica“.
Quattro punti fondamentali su cui intervenire
Sono quattro le aree su cui l’Ordine degli Psicologi dell’Umbria avanza richieste ai candidati alla presidenza dell’Umbria.
- l’ottimizzazione e il potenziamento delle attività psicologiche nel Sistema Sanitario Regionale tramite l’implementazione della “funzione aziendale della Psicologia” ai sensi della legge 176/20 nelle aziende del SSR dove è ancora assente, insieme alla copertura dei posti vacanti e alla stabilizzazione dei professionisti attualmente precari;
- la piena e rapida attuazione della legge sullo psicologo di base, con l’adeguamento delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio coerente con i suoi obiettivi;
- l’attuazione della legge che consente alle regioni di attivare servizi psicologici nelle scuole, in collaborazione con l’USR (legge 70/2024), al fine di consolidare le esperienze significative già maturate nelle scuole umbre;
- la valorizzazione del ruolo dei servizi sociali in un’ottica multiprofessionale, favorendo anche l’utilizzo dei fondi nazionali per l’assunzione di psicologi.
L’invito ai candidati alla presidenza della Regione: “I bisogni psicologici non possono gravare sulle tasche degli umbri”
L’integrazione delle competenze psicologiche nell’ambito del sistema di salute pubblica è pertanto la direzione vincente per la salute dei cittadini. Un aspetto sul quale, anche se le cose si stanno muovendo, è necessario continuare a intervenire perché il benessere psicologico non sia più un lusso ma al contrario, un diritto fondamentale garantito da chi governa.
“Riteniamo – conclude la lettera – che sia di fondamentale importanza che i cittadini conoscano gli impegni assunti su questi punti e, più in generale, il potenziamento della risposta pubblica ai bisogni psicologici, che non possono continuare a gravare, come accade attualmente, sulle spalle e sulle tasche dei singoli cittadini“.