Un angolo di natura, spiritualità e memoria collettiva torna a splendere grazie a un intervento di riqualificazione atteso e sentito: l’Eremo di Santo Marzio, luogo caro ai cittadini di Gualdo Tadino e frequentato da escursionisti, famiglie e turisti, è stato oggetto di importanti lavori di valorizzazione che ne hanno restituito il pieno decoro e la completa fruibilità.
L’azione è stata voluta e realizzata dall’Amministrazione comunale, con il supporto operativo della squadra dei lavoratori comunali e la collaborazione attiva dell’Avis di Gualdo Tadino, in un perfetto esempio di sinergia tra istituzioni e volontariato locale.
Fino a poche settimane fa, la strada che conduce all’Eremo versava in condizioni critiche: il fondo sconnesso, le buche e il deterioramento generale rendevano difficile e pericoloso l’accesso al sito, penalizzando sia gli escursionisti a piedi che i visitatori in auto.
“Ora finalmente possiamo dire di aver ridato dignità a un luogo che merita di essere raggiunto in sicurezza”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Jada Commodi.
L’intervento di riasfaltatura del tratto stradale, realizzato con risorse minime e lavoro in economia, ha avuto un effetto immediato: oggi raggiungere Santo Marzio è più semplice, sicuro e piacevole, incentivando nuove visite e restituendo centralità a un luogo simbolico della vita gualdese.
Oltre alla viabilità, il progetto ha posto grande attenzione all’area picnic, da sempre luogo di ritrovo e condivisione per famiglie, escursionisti e comitive.
Le doghe in legno dei tavoli, ormai usurate dal tempo e dalle intemperie, sono state interamente sistemate, restituendo agli spazi un aspetto ordinato, accogliente e funzionale. Ora la zona ristoro è nuovamente utilizzabile, offrendo ai visitatori un ambiente sereno dove fermarsi per un pranzo all’aperto, una pausa rilassante o un momento conviviale immersi nel verde.
“Restituire bellezza e funzionalità ai nostri luoghi pubblici è uno dei modi più semplici e più efficaci per rinsaldare il legame tra la comunità e il proprio territorio”, ha aggiunto l’assessore Commodi.
Un ulteriore elemento qualificante del progetto è stato il ripristino ambientale dell’intera zona circostante l’Eremo. L’intervento ha visto la rimozione di sterpaglie, arbusti infestanti e rifiuti abbandonati, che negli ultimi tempi avevano compromesso la bellezza naturale del luogo.
L’operazione è stata condotta in stretta collaborazione con la sezione locale dell’Avis, che ha messo a disposizione volontari e mezzi per affiancare gli operai comunali.
“Grazie alla sinergia tra amministrazione e cittadini attivi come l’Avis, abbiamo potuto restituire decoro e sicurezza all’intera area”, ha spiegato Jada Commodi, “e siamo felici di annunciare che questa collaborazione proseguirà nel tempo per garantire una manutenzione costante”.
L’Eremo di Santo Marzio non è solo un luogo immerso nella natura: è anche una meta dal forte valore simbolico e spirituale, radicata nella storia religiosa e culturale del territorio.
Frequentato per secoli da fedeli, escursionisti e pellegrini, rappresenta uno degli angoli più suggestivi di Gualdo Tadino, punto di arrivo per camminate e itinerari panoramici che si snodano lungo i crinali del comprensorio montano.
“È con grande piacere che riconsegniamo a gualdesi, turisti ed escursionisti un’area riqualificata e migliorata dove poter trascorrere momenti di pace e relax”, ha dichiarato l’assessore Commodi, “Ringrazio la squadra dei nostri operai, preziosi collaboratori, e l’associazione Avis che con costante impegno si occupa della manutenzione ordinaria dell’area dell’Eremo di Santo Marzio, consentendo ai fruitori di vivere un luogo davvero speciale”.
Tra gli aspetti più apprezzati di questa riqualificazione c’è l’efficienza nella gestione delle risorse: i lavori sono stati eseguiti senza affidamenti esterni, utilizzando solamente il personale del Comune e acquistando soltanto i materiali strettamente necessari.
Un modello di intervento economico e sostenibile, che dimostra come piccoli gesti di cura possano avere un grande impatto, specie quando si valorizza il patrimonio collettivo e si coinvolgono le energie della cittadinanza attiva.
“Con risorse limitate ma idee chiare e volontà condivisa, si possono ottenere risultati straordinari”, è il commento di molti cittadini che hanno potuto già visitare l’Eremo nelle ultime settimane.
La riqualificazione dell’Eremo non è solo un’operazione di recupero fisico, ma anche l’inizio di un nuovo percorso di valorizzazione culturale e turistica. Il Comune di Gualdo Tadino, grazie anche all’entusiasmo suscitato dall’intervento, sta studiando nuove iniziative per promuovere il sito: escursioni guidate, eventi musicali, momenti di riflessione e spiritualità, nel rispetto dell’identità profonda del luogo.
Fondamentale, in questa prospettiva, sarà la continuità nella manutenzione, resa possibile proprio dalla collaborazione ormai consolidata con l’Avis e con altri attori del volontariato locale.
La rinascita dell’Eremo di Santo Marzio è un segnale importante per Gualdo Tadino. In un tempo in cui spesso le risorse pubbliche sono scarse e le priorità molteplici, la scelta di prendersi cura dei luoghi dell’anima, quelli che parlano di storia, di natura e di condivisione, assume un significato profondo.
“Santo Marzio è uno di quei posti in cui ti senti a casa, anche se non ci sei mai stato prima”, racconta una cittadina. “Ogni volta che salgo quassù, sento che Gualdo è viva, che sa custodire le sue radici.”
E proprio da questi gesti di cura e di responsabilità può nascere una nuova cultura del territorio, capace di unire bellezza, partecipazione e senso di appartenenza.