«L’Associazione Stampa Umbra e l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria hanno incontrato stamattina a Palazzo Donini la presidente della Regione Donatella Tesei per proseguire il confronto sul rilancio della legge regionale sull’editoria. Erano presenti i presidenti di Odg, Mino Lorusso, e di Asu, Massimiliano Cinque, le vice presidenti Asu, Noemi Campanella e Luana Pioppi, Laura Marozzi del consiglio Asu e Francesco Petrelli del consiglio dell’Ordine, il capo di Gabinetto della presidente Ricci e il portavoce Pistolesi». È quello che si legge in un comunicato stampa pubblicato oggi dall’Asu sul suo sito web.
«Ordine e sindacato – continua la nota – hanno chiesto un impegno concreto, nell’ambito delle competenze istituzionali, alla presidente Tesei per aiutare un settore come quello dell’editoria e del giornalismo in forte crisi in Umbria”.
La legge sull’editoria regionale va rilanciata
“Dai dati dell’Osservatorio – hanno sottolineato Lorusso e Cinque – emerge un quadro molto preoccupante nel quale le imprese editoriali umbre scontano un evidente gap rispetto a quelle delle altre regioni del Centro Italia con scarsi margini di profitto e bilanci in rosso. Dal lato occupazionale continuano a perdersi posti di lavoro e a sussistere retribuzioni molto basse che spesso non permettono ai colleghi di vivere solo di questo mestiere”.
“Tutto ciò – hanno aggiunto i due presidenti – si ripercuote inevitabilmente sulla qualità dell’informazione e sui livelli di democrazia. Dare attuazione alla legge regionale finanziando quella già approvata anni fa ed aggiornandola significa dare la possibilità al settore di avere un’opportunità importante per innalzare la qualità complessiva del comparto a vantaggio dell’intera comunità umbra”.
Il comunicato prosegue aggiungendo che “la presidente Tesei ha dichiarato di condividere le istanze dei giornalisti e di essere disponibile a lavorare per cercare di trovare gli strumenti migliori che possano aiutare il settore editoriale a sostenersi e svilupparsi”.
“C’è necessità – ha affermato Tesei – di innalzare le retribuzioni, lo avvertiamo nel settore giornalistico come in molti altri settori in Umbria, questo anche al fine di migliorare sempre più la qualità del lavoro. Un impegno di squadra, unendo forze, saperi e competenze, può essere il valore aggiunto per legare il tema delle risorse a quello della qualità. Come Regione abbiamo piena consapevolezza che quello dell’editoria è un settore in crisi, settore a cui non abbiamo fatto mancare la nostra attenzione e il nostro sostegno. Ora insieme a Ordine e Asu possiamo trovare i canali adeguati per mettere in campo iniziative strutturali”.
Tesei: “Innalzare le retribuzioni”
La nota conclude sottolineando che «la riunione è stata caratterizzata da una forte operatività e condivisione di intenti. Al termine infatti le parti si sono lasciate con l’impegno a svolgere in tempi rapidi approfondimenti e schemi di lavoro propositivi e concreti al fine di avviare velocemente l’iter di definizione della legge regionale».
È proprio di oggi lo sciopero dei giornalisti Rai che protesta contro le scelte del vertice aziendale di accorpare testate senza discuterne col sindacato, non sostituisce coloro che vanno in pensione e in maternità, senza selezione pubblica per nuove assunzioni e senza stabilizzare i precari, taglia la retribuzione cancellando il premio di risultato.
Lo sciopero dei giornalisti Rai promosso dall’Usigrai
“In questi giorni – denuncia un comunicato dell’Usigrai – è diventato di dominio pubblico il tentativo della Rai di censurare un monologo sul 25 aprile, salvo poi, in evidente difficoltà, cercare di trasformarla in una questione economica. Preferiamo perdere uno o più giorni di paga che perdere la nostra libertà, convinti che la libertà e l’autonomia del servizio pubblico siano un valore di tutti. E la Rai è di tutti”.
Nel giorno dello sciopero generale, l’Usigrai, l’Unione Sindacale Giornalisti Rai, ha indetto una conferenza stampa dal titolo “Le ragioni dello sciopero, incontro con i giornalisti Rai”. Presenti presso l’Associazione della Stampa Estera in Italia Sigfrido Ranucci, conduttore Report, Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Daniele Macheda, segretario Usigrai e Serena Bortone, conduttrice del programma “Che sarà”. Quest’ultima è stata al centro di una tempesta mediatica per la decisione dei vertici Rai di non mandare in onda il monologo programmato per la Festa della Liberazione dello scrittore Antonio Scurati.