Una legge a lungo attesa che arriva dopo mesi di confronti tra la la Giunta regionale dell’Umbria e il sistema regionale e nazionale di protezione civile, i Comuni, le Province e le associazioni di volontariato per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Ieri l’Assemblea legislativa dell’Umbria, con 14 voti favorevoli e 6 astenuti, ha approvato il nuovo disegno di legge regionale sulla protezione civile. Lo scopo è quello di garantire l’espletamento di un servizio pubblico permanente rivolto alla collettività, inserito nella realtà regionale umbra.
Nuova legge regionale sulla Protezione Civile: i prossimi step
L’ordine del giorno predisposto dal gruppo di Fratelli d’Italia (Pace, Agabiti, Proietti Trotti e Nicchi) impegna la Giunta regionale ad adottare deliberazioni entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Negli obiettivi ci sono la disciplina del funzionamento del Comitato consultivo regionale e l’individuazione delle modalità di coordinamento trasversale della struttura Prociv regionale con tutte le strutture regionali.
Entro 180 giorni l’Esecutivo regionale dovrà inoltre disciplinare una corposa materia in cui convergono alcuni aspetti salienti quali le procedure per l’impiego del volontariato; la definizione delle funzioni e dei compiti dei coordinamenti del volontariato organizzato; disciplinare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi al volontariato organizzato, le caratteristiche delle convenzioni e il dimensionamento, le caratteristiche e le procedure di attivazione della Colonna mobile regionale; disciplinare la composizione ed il funzionamento, nonché la modalità di nomina del Comitato regionale del volontariato Prociv.
Melasecche: “La nuova legge sulla Protezione Civile è atto di civiltà”
L’approvazione della nuova legge sulla Protezione Civile è stata accolta con grande soddisfazione dall’assessore regionale Enrico Melasecche che ha sottolineato come quella dell’Umbria sia una realtà all’avanguardia. “Normiamo finalmente in modo più razionale l’organizzazione ed il funzionamento del sistema, il Comitato Consultivo Regionale Permanente, il Comitato Operativo Regionale (COR), nonché gli ambiti organizzativi ottimali e la gestione delle emergenze di rilievo regionale” ha dichiarato.
Numerose le novità contenute nella nuova legge. Tra queste, vi sono “la promozione ed il sostegno all’azione del volontariato organizzato, con l’istituzione del Comitato regionale del volontario di protezione civile, che rappresenterà tutte le organizzazioni di volontariato umbre. Viene inoltre istituito il Fondo per le emergenze regionali, per contribuire al finanziamento delle spese di prima emergenza ed interventi urgenti a seguito di eventi calamitosi non coperti dalla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”.
Una legge, ha concluso Melasecche, che si adegua alle esigenze e alle complessità del sistema umbro di protezione civile. “Un atto di civiltà, di solidarietà che fa fare un passo avanti all’Umbria anche in questo settore“.
Mancini (Lega): “Legge attesa da anni”
Plauso anche da parte del presidente dell’organismo consiliare e capogruppo della Lega, Valerio Mancini. “Un traguardo atteso da anni” ha così commentato, su cui la Giunta Tesei si era messa al lavoro già dai primi mesi di insediamento “coinvolgendo tutti i soggetti portatori d’interesse al fine di raccoglierne le istanze necessarie a redigere un disegno di legge che all’Umbria è mancato per troppo tempo“.
“Sono orgoglioso – ha detto ancora Mancini – di aver contribuito a raggiungere questo traguardo decisivo a tutela di tutte le donne e gli uomini che prestano servizio nella Protezione Civile e che si sono sempre dimostrati di fondamentale supporto alla comunità nella gestione delle emergenze“.
Proietti Trotti (FdI): “Un riconoscimento importante”
Anche Elena Proietti Trotti (FdI) ha commentato positivamente l’approvazione della legge regionale. “Un riconoscimento importante per tutti gli uomini e le donne che quotidianamente si impegnano per la sicurezza della comunità in tante situazioni” ha sottolineato.
Una legge che mette sul piatto anche l’eventualità di realizzare in Umbria “una scuola di alta formazione di protezione civile, che troverebbe proprio nella nostra regione il luogo ideale per la messa a punto di un sistema divenuto sempre più importante per il vivere civile e per la sicurezza delle persone“.