Con la Legge di Bilancio 2025, l’esecutivo si concentra sui territori dell’Umbria e delle Marche in particolare, ancora in difficoltà a causa dei devastanti terremoti del 2016-2017, prolungando lo stato d’emergenza e mantenendo la gestione straordinaria fino alla fine del 2025. Il Commissario Straordinario Guido Castelli parla di una “ripresa visibile in vari ambiti” grazie agli interventi voluti dal governo Meloni. Sul tavolo, un’iniezione economica mirata a dare respiro a cittadini e imprese nelle aree distrutte, puntando sulla ripresa abitativa e sul rilancio del tessuto sociale.

Legge di Bilancio 2025, sostegno alle famiglie: proroga e fondi per gli alloggi

A Castelluccio, le strade, un tempo familiari, stentano a farsi riconoscere. Qui, il terremoto del 2016 ha lasciato cicatrici profonde, trasformando il borgo in una memoria visibile. Ma oggi, tra macerie rimosse e gru al lavoro, qualcosa sta cambiando. Dai container che ospitano botteghe e trattorie, i visitatori osservano l’avvio dei lavori di ricostruzione, una presenza concreta anche in altri centri umbri e marchigiani. Il paese dei fiori di campo, assieme alla vicina Norcia, guarda ora alla sfida del Giubileo, che potrebbe portare migliaia di pellegrini nei luoghi di San Benedetto. Nel frattempo, il Centro Italia si affida ai provvedimenti della Legge di Bilancio e alla proroga dello stato di emergenza per tutto il 2025.

Il bilancio prevede un sostegno massiccio per chi ha perso la casa: con 2,3 miliardi di euro assegnati alla ricostruzione privata, la richiesta di supporto abitativo temporaneo si è ridotta del 21%. Ma la situazione abitativa resta critica per molti. Per questo, il governo ha destinato 92 milioni di euro a copertura del contributo all’affitto, prolungando gli aiuti fino al 2025, e ha confermato le agevolazioni sulle utenze domestiche.

Mutui e finanziamenti bloccati fino al 2025

La proroga dei pagamenti su mutui e finanziamenti legati a immobili danneggiati estende il respiro finanziario per chi ha visto la propria casa dichiarata inagibile. Sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per garantire che la sospensione dei pagamenti duri fino a fine 2025. Chi ha bisogno di più tempo, inoltre, potrà scegliere di sospendere l’intera rata o solo la quota capitale fino a dicembre 2024, senza incorrere in costi extra.

Una boccata d’ossigeno fiscale per residenti e imprese

Il governo riconferma il supporto fiscale per chi vive o lavora nelle zone colpite. Prorogata l’esenzione dall’imposta di bollo e dal registro, insieme all’esclusione degli immobili non agibili dal calcolo dell’ISEE. Le agevolazioni continuano anche per il reddito imponibile: gli edifici resi inabitabili fino al 2018 non peseranno sul conteggio fiscale. In più, i commercianti locali non pagheranno né la tassa sulla pubblicità né il canone per le insegne, con sospensione anche per l’occupazione di spazi pubblici.

Legge di Bilancio, nuovi fondi per la gestione comunale e la raccolta rifiuti

Per i Comuni, la manovra incrementa il fondo di ristoro di 5 milioni di euro, assicurando anche 10 milioni per la gestione dei rifiuti nelle aree devastate dal sisma. Un aiuto concreto per amministrazioni locali in difficoltà, chiamate a gestire una mole di lavoro straordinaria per far fronte alla crisi.

Proroga per il personale negli uffici di ricostruzione e potenziamento digitale

Anche il personale a tempo determinato negli uffici speciali vedrà il proprio contratto prolungato fino al 2025, con l’obiettivo di accelerare la ripresa. La Legge di Bilancio assegna 1 milione di euro al potenziamento dei sistemi informatici per la gestione commissariale e 4,3 milioni di euro per i Progetti di Valorizzazione della Comunità (PNC), abbracciando interventi legati ai sismi del 2009 e del 2016.

Guido Castelli dichiara che oltre il 95% degli interventi per la ricostruzione pubblica sono già stati sbloccati, segnando una svolta tangibile nella ripresa di scuole, ospedali e infrastrutture delle aree martoriate.