Matteo Falcinelli, studente di origine spoletina, avrebbe tentato il suicidio dopo che lo avevano arrestato, sbattuto a terra, legato e immobilizzato per 13 lunghissimi minuti da parte della polizia in Usa. A denunciare è la madre del ragazzo di 25 anni che ha sottolineato i danni fisici e psicologici subiti dal figlio, gravi al punto di portarlo a tentare di togliersi la vita. Mentre la famiglia chiede giustizia e il rispetto dei diritti umani, su iniziativa di Italia Viva parte un’interrogazione al ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il video diffuso da Quotidiano Nazionale dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami, in Florida, mostra una scena scioccante: sbattuto a terra, legato e immobilizzato quindi trascinato in cella mentre chiede aiuto disperatamente.

La famiglia ha dichiarato che presenterà una denuncia formale per le azioni degli agenti, in grado di provocare danni fisici e psicologici al 25enne.

La polizia di Miami ha avviato un’indagine interna in merito alla vicenda del giovane italiano fermato dagli agenti nella città statunitense lo scorso febbraio, di cui in queste ore sono stati diffusi i video dell’arresto.

Matteo, legato e immobilizzato dalla polizia di Miami

Così racconta a In Mezz’ora Vlasta Studenivova, madre di Matteo Falcinelli.

La famiglia sta valutando come procedere in riferimento a eventuali denunce sull’accaduto, che non ha ancora presentato. Lo ha riferito all’ANSA il legale che la assiste, l’avvocato Francesco Maresca. «Stiamo sollecitando la Procura di Roma – ha spiegato il legale – che può intervenire nei fatti che riguardano i cittadini italiani all’estero». La Procura potrebbe aprire un fascicolo, per richiedere ai colleghi statunitensi informazioni sull’accaduto e per sollecitare gli stessi a procedere in modo diretto nei confronti dei poliziotti.

Lo sottolinea l’avvocatessa Aurora D’Agostino, la vice presidente dell’associazione ‘Giuristi democratici’.

Violate le regole sui diritti umani dalla Polizia di Miami

Matteo Falcinelli, legato e immobilizzato e infine torturato dalla Polizia di Miami sta svolgendo al momento un trattamento alternativo al carcere, il parallelo della messa in prova in Italia.

Lo ha confermato il legale italiano che assiste la famiglia, aggiungendo che «al termine di questo periodo, dal punto di vista giudiziario per lui questa vicenda si chiude». Il venticinquenne era stato arrestato, e sottoposto a processo, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all’arresto e violazione di domicilio. Il giovane si trova da tre anni negli Usa per motivi di studio.

L’avvocato dello studente spoletino racconta: «Matteo è uscito un po’ sofferente da questa storia, ne è uscito decisamente maltrattato. Al momento si trova ancora a Miami con la mamma, e come legale ho avuto l’incarico in queste ore. Anche io ci sto lavorando e ragionando adesso: ho avuto l’incarico di tastare il terreno per capire se la Procura di Roma può fare qualcosa, rispetto a quanto accaduto e a quanto riportato nelle immagini dei video».

Queste le parole, affidate dal giovane alla madre Vlasta Studenivova.

La vicenda seguita dal Ministero degli Esteri e dal Console Generale a Miami

Dall’inizio della vicenda Il consolato generale d’Italia a Miami sta seguendo il caso di Matteo Falcinelli arrestato dalla polizia a Miami Beach nella notte fra il 24 e il 25 febbraio e rilasciato dopo 2 giorni. Il console generale a Miami, afferma una nota della Farnesina, ha sottolineato con le autorità locali l’inaccettabilità dei trattamenti che il giovane ha subito. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso dell’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, ricordando che il Governo italiano segue doverosamente ogni caso di detenzione di cittadini italiani all’estero.

Lo scrive in un tweet Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

«Quello che ha subìto mio figlio non dovrà succedere mai più, tantomeno a un ragazzo di 25 anni, studente all’estero. A Matteo, solare e pieno di vita, hanno tolto il sorriso e distrutto i sogni portandolo addirittura a tentare di togliersi la vita. È stato torturato». La madre Vlasta Studenicova, spiega che il giovane «Sta molto male. Gli hanno distrutto la vita. È seguito da psicologi e psichiatri».