In Umbria l’analisi degli adempimenti Lea, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, dimostra che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento della Regione è dell’85,9% (media Italia 75,7%) ovvero solo il 14,1% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini. Perciò sui Lea l’Umbria risulta adempiente.

Le Regioni e la tutela della salute: Lea l’Umbria risulta adempiente.

Emerge dal report di Fondazione Gimbe “L’autonomia differenziata in sanità”, che esamina le criticità del ddl Calderoli approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, e analizza il potenziale impatto sul Servizio Sanitario Nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute.
Nel 2020 il punteggio totale degli adempimenti della Regione ai Lea è di 229,8 (punteggio massimo 300). Perciò nei Lea l’Umbria risulta adempiente.
Secondo l’analisi Gimbe, l’Umbria si posiziona nona tra le regioni e province autonome ed è risultata “adempiente” secondo il Nuovo sistema di garanzia perché ha registrato un punteggio più che sufficiente nell’area della prevenzione (89,64 su 60), nell’area distrettuale (68,55 su 60) e nell’area ospedaliera (71,61 su 60).
Nel 2021 il punteggio totale degli adempimenti della Regione ai Lea è di 247,9 (punteggio massimo 300).

Secondo l’analisi Gimbe, l’Umbria si posiziona ottava tra le regioni e province autonome ed anche in questo caso è risultata adempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia. Nel 2022 l’aspettativa di vita alla nascita è pari a 83,3 anni (media Italia 82,6 anni).

Saldo positivo della regione nella mobilità sanitaria

Dall’analisi della mobilità sanitaria nel periodo 2010-2021 emerge che la regione ha accumulato complessivamente un saldo positivo pari a 7.350.246 euro.
Il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Pnrr è strettamente legato alle performance della Regione, in particolare: per raggiungere il target 2026 di assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in Assistenza domiciliare integrata, la Regione deve aumentare i pazienti assistiti del 132%; sono presenti 6,08 infermieri ogni mille abitanti. La regione è sopra la media nazionale pari a 5,06.

Che cosa sono nel dettaglio i Lea

I LEA sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).

Appare chiaro, quindi, che tali livelli di assistenza sanitaria si caratterizzano per tre principi:

  • il loro essere riconosciuti in modo egualitario a tutti i cittadini;
  • il loro essere garantiti in modo identico su tutto il territorio nazionale (le Regioni, per la parte di loro competenza in materia sanitaria, devono adeguarvisi);
  • il loro essere gratuiti (o sottoposti al solo pagamento di un ticket).
  • L’esistenza dei LEA nell’ordinamento italiano è direttamente collegata con l’affermazione in Costituzione del diritto alla salute (art. 32), che la Carta definisce come diritto fondamentale sia del singolo che della collettività.

Ruolo centrale nella garanzia del diritto alla salute

Nonostante il loro ruolo centrale nella garanzia del diritto alla salute dei cittadini, i LEA sono stati definiti per la prima volta solo nel 2001, con il DPCM del 29 novembre 2001 e poi aggiornati con il DPCM del 12 gennaio 2017. Inoltre, a decorrere dalla legge di bilancio del 2022, è previsto uno stanziamento annuo di 200 milioni di euro per l’aggiornamento dei LEA, che è affidato a un’apposita commissione a cui possono pervenire richieste da parte di cittadini, medici e istituzioni di ambito sanitario.

Una delle più importanti novità introdotte dal DPCM del 2017 in materia di livelli essenziali di assistenza è stata l’inserimento nei LEA delle cure palliative e della terapia del dolore destinata a malati terminali con prognosi infausta. In questo modo, sono entrate a far parte dei LEA importanti prestazioni sanitarie utili ad alleviare le sofferenze di chi sta vivendo la fase finale della propria malattia, come:

  • percorsi assistenziali integrati;
  • cure palliative domiciliari;
  • centri specialistici di cure palliative e hospice;
  • ricovero ordinario per acuti;
  • assistenza specialistica ambulatoriale.