22 Jun, 2025 - 20:00

Le Vie dell’Acqua a Gualdo Tadino: un percorso naturalistico tra storia, benessere e scoperta

Le Vie dell’Acqua a Gualdo Tadino: un percorso naturalistico tra storia, benessere e scoperta

Sabato 21 giugno Gualdo Tadino ha inaugurato il percorso pedonale “Le Vie dell’Acqua”, circa 700 metri di cammino, che collega la Rocca Flea a San Guido, con una suggestiva deviazione verso il Cristo delle Vette. L’obiettivo? Riscoprire il territorio con passo lento, immergendosi in natura, storia e paesaggio, in un viaggio all’insegna del camminare consapevole.

Il tratto, parte del secondo stralcio di un progetto più ampio pensato dall’architetto Nello Teodori insieme alla giunta comunale, sarà ulteriormente esteso fino alle sorgenti di Capodacqua e del Rio Vaccara, andando a costituire un sistema lineare di circa 7 km.

Un percorso accessibile a tutte le ore

Attrezzato con balaustre in legno, comode panchine, fontanella e informative pannellistiche, “Le Vie dell’Acqua” garantiscono la fruibilità di giorno e in orario serale, grazie a un’illuminazione integrata installata lungo la Strada Provinciale 239, tra via Valsorda e via Umeoli.

“Un progetto pensato per i cittadini e per i turisti, per vivere in sicurezza e tranquillità uno degli angoli più belli del nostro territorio”, ha affermato il sindaco Massimiliano Presciutti, durante la cerimonia inaugurale. Con lui l’assessore ai Lavori Pubblici Jada Commodi, la vicesindaco Paola Gramaccia, l’assessore al turismo e cultura Gabriele Bazzucchi, l’architetto Teodori, alcuni giovani dell’Atletica Tarsina e molti cittadini .

Il percorso nasce grazie a un contributo regionale, derivante dai canoni delle concessioni per le acque minerali, destinati proprio alla valorizzazione ambientale e territoriale. “Questo è il secondo tratto di un percorso che troverà completamento con fondi delle Aree Interne… una volta concluso sarà lungo circa 7 km”, ha sottolineato il sindaco Presciutti, ringraziando l’impresa Ferretti, l’architetto Teodori, la giunta e il personale comunale .

Valorizzazione del patrimonio idrico e storico

Il progetto si integra in un’idea più ampia, sviluppata già dal 2018, che mira a valorizzare l’antico acquedotto medievale e cinquecentesco, fontane, lavatoi e sorgenti come Rocchetta, Santo Marzio e Capodacqua, senza dimenticare la Rocca Flea. Il cuore del progetto è proprio la Rocca: da lì si snodano itinerari turistici e naturalistici che raccontano la profonda relazione tra Gualdo e l’acqua, elemento formativo della sua storia e dell’identità locale .

Il secondo stralcio collega appunto Rocca Flea e San Guido, offrendo un cammino panoramico e sicuro, attrezzato con aree relax fruibili anche in serata. In ottobre è previsto l’inserimento di nuove specie arboree, per aumentare il valore estetico e ambientale del percorso.

Elementi funzionali come le balaustre in legno e la fontanella garantiscono comfort e sicurezza. I pannelli informativi, posti ai due accessi principali, accompagnano il viandante con mappe, indicazioni turistiche e paesaggistiche .

L’iniziativa si inserisce in una chiara strategia: migliorare la vivibilità urbana, offrire spazi in cui cittadini e visitatori possano camminare, riflettere, fare attività all’aperto, portando anche slancio al turismo lento e sostenibile.

“Valorizzare un luogo turistico della città, consentendo di raggiungerlo attraverso un camminamento sicuro e panoramico”, ha commentato l’assessore Jada Commodi, evidenziando come il finanziamento dal canone minerario rappresenti un volano per potenziare l’offerta turistica e rigenerare zone strategiche .

Tra presente e futuro: verso i 7 km e oltre

Il prossimo step sarà il prolungamento verso le sorgenti, costruendo un itinerario completo di circa 7 km, capace di connettere:

  • la Rocchetta e Santo Marzio,

  • la Rocca Flea,

  • la zona di San Guido,

  • le sorgenti di Capodacqua e Rio Vaccara,

  • l’antico acquedotto.

In alcuni tratti l’acquedotto verrà valorizzato e reso visibile al visitatore, rafforzando il legame tra infrastrutture idriche medievali e il paesaggio contemporaneo.

Ambiente, cultura e salute: un triplo impatto

Il progetto, oltre a innovarne il volto turistico, migliora la qualità della vita urbana, offrendo una zona verde ben curata, accessibile h 24, perfetta per passeggiate, jogging, momenti di svago. Le nuove alberature, pannelli informativi e l’illuminazione serale lo rendono inoltre un luogo sicuro e accogliente, utile anche alla promozione culturale sul territorio .

Finanziato in parte da fondi regionali dei canoni minerari, il progetto dimostra come risorse locali possano rigenerare il territorio, con interventi mirati e visione strategica. Una logica replicabile anche altrove, nel quadro di politiche per aree interne, turismo diffuso e rigenerazione urbana sostenibile .

Camminare per conoscere e amare

Le Vie dell’Acqua sono molto più di un semplice sentiero: sono un invito a scoprire le radici di Gualdo, a percorrere un flusso che collega acqua, storia e comunità. Ogni passo consente di riscoprire la valenza naturale, culturale e sociale di un elemento che ha plasmato la cittadina.

Con la Rocca come fulcro, il paesaggio come cornice, e i segni del passato come guida, il percorso rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, tra comunità e visita, tra benessere e conoscenza.

In questa estate, Gualdo Tadino invita a rallentare, a camminare tra alberi, fontane e panorami, riscoprendo la bellezza dell’acqua e del territorio. Un’esperienza lenta, profonda, rigenerante. Perché, in fondo, il viaggio più bello è quello che si compie a passo d’uomo, con occhi attenti e cuore aperto.

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Mario Farneti
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