La Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia dà ufficialmente il via a una stagione estiva ricca di arte, musica e cultura a partire dall’esposizione del capolavoro “Le tre età” di Gustav Klimt che costituisce un prestito eccezionale dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

La mostra è visitabile da venerdì 28 giugno a domenica 15 settembre e inaugura il ciclo espositivo dal titolo ‘Un capolavoro a Perugia’. “Per questo nuovo ciclo – è quanto dichiara il direttore della Gnu Costantino D’Orazio – guarderemo a grandi artisti, intesi anche come popolari e molto conosciuti, e di tutte le epoche”.

“I capolavori sono sempre difficili da ottenere – commenta – e nel caso di Klimt ci siamo rivolti ad un grande museo italiano che ci ha concesso un’opera che è l’icona della galleria, un’opera che ha maturato un rapporto straordinario con l’Italia da molto tempo”.

L’allestimento della mostra si ispirerebbe a quello che lo stesso pittore Gustav Klimt volle nel 1908 quando scelse di mostrare al mondo due opere divenute poi iconiche: “Il bacio” e, appunto, la “Le tre età”.  

Gustav Klimt alla Galleria Nazionale dell’Umbria

A presentare oggi, giovedì 27 giugno, in anteprima il percorso della mostra ‘Le tre età’ di Gustav Klimt è il direttore Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino D’Orazio.

Il direttore guida il pubblico nell’anteprima dell’esposizione narrando la genesi di un opera che “non è solo un tassello fondamentale nella carriera del pittore viennese ma, presentata alla Biennale di Venezia nel 1910, ha un rapporto speciale con l’Italia“.

D’Orazio spiega, infatti, che questo legame storico viene celebrato a fondo nella mostra perugina “in tre momenti distinti che permettono al pubblico di immergersi completamente nell’universo artistico di Klimt”.

Sulla significatività della presenza dell’opera di Klimt a Perugia, si sofferma Giovanna Coltelli, responsabile dell’ufficio mostre della Galleria d’arte moderna e contemporanea romana. “Portare il quadro qua – afferma – è un evento straordinario perché ‘Le tre età’ esce raramente sia perché è molto delicata sia perché è tra le più identitarie della galleria. Ma portare opere così all’esterno è però importante anche per noi, perché tutto diventa un ulteriore momento di studio e approfondimento”.

Il percorso espositivo in 3 tappe

Il primo momento della mostra a Perugia dedicata a Gustav Klimt, scendendo nei dettagli, prevede una sala virtuale dedicata ai temi rappresentati dall’artista con un focus particolare sulla genesi dell’opera esposta ‘Le tre età’.

Il secondo momento esplora, invece, le esposizioni italiane in cui Gustav Klimt è indiscusso protagonista, con un’attenzione speciale alla figura di Galileo Chini, meglio conosciuto come il Klimt italiano.

L’ultima sala dell’esposizione, infine, è interamente dedicata al capolavoro che dà il nome alla mostra, ‘Le tre età’, con tanto di sottofondo musicale, Verklärte Nacht, composta dal viennese Arnold Schoenberg, che accompagna il visitatori in un viaggio nella Vienna dei primi del ‘900.

‘Le tre età’ di Klimt alla GNU

“Il tema delle tre età non è esclusivo di Klimt ci tiene a ricordare il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Costantino d’Orazio.

D’Orazio fa notare, a questo proposito, che il tema è alquanto “frequente nella storia dell’arte in artisti come Giorgione o Tiziano che hanno rappresentato bambini, giovani e anziani per illustrare l’inevitabile passare del tempo”.

La differenza, per il direttore della Gnu, sta nel fatto che Gustav Klimt affronta il tema celebrando la complessità del corpo femminile che cambia con gli anni e riflette atteggiamenti diversi verso la vita”.

Sotto questo punto di vista “le sue tre età – commenta D’Orazio – diventano una metafora della civiltà all’inizio del Novecento che si allontana dalla visione classica del mondo per immergersi nelle nuove inquietudini del XX secolo, influenzata dagli studi psicoanalitici e dalle tensioni politiche”.