15 Mar, 2025 - 21:00

Le esperienze di pre-morte: un convegno tra scienza e mistero. Il punto di vista del gualdese dottor Sepioni

Le esperienze di pre-morte: un convegno tra scienza e mistero. Il punto di vista del gualdese dottor Sepioni

Negli ultimi anni, il fenomeno delle esperienze di pre-morte (Near-death experiences, NDE) ha suscitato un interesse crescente sia nella comunità scientifica che nell'opinione pubblica. A parlarne è stato il dottor Francesco Sepioni, medico gualdese di emergenza-urgenza della Asl Umbria 1 e autore del libro Al Confine con l’Aldilà, che ha moderato nei giorni scorsi il convegno Le esperienze di pre-morte (NDE). Fenomenologia e cambiamenti. L'incontro si è svolto a Roma, presso il prestigioso Centro Studi Americani, ed è stato organizzato dall'associazione Simedet.

L’evento ha visto la partecipazione di esperti di varia estrazione accademica, tra cui medici, neuroscienziati, fisici e studiosi del fenomeno, con l'obiettivo di esaminare le esperienze di pre-morte sotto un profilo multidisciplinare. Tra gli intervenuti anche l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, testimoniando l’interesse istituzionale verso un tema che, pur essendo storicamente documentato in diverse culture, continua a essere avvolto nel mistero.

Il dottor Sepioni ha rivestito il ruolo di direttore scientifico del Convegno

Il dottor Sepioni, che due anni fa aveva già trattato l'argomento su Rai1, ha ricoperto il ruolo di direttore scientifico del convegno. L’approfondimento non si è limitato al solo punto di vista medico e neuroscientifico, ma ha integrato una lente antropologica e spirituale, offrendo una riflessione articolata e completa. Il dibattito ha anche riguardato le esperienze extracorporee (Out-of-Body experiences, OBE), in cui le persone riferiscono di essersi osservate dall'esterno del proprio corpo durante uno stato di incoscienza.

A margine del convegno, il dottor Sepioni ha sottolineato come il fenomeno delle esperienze di pre-morte meriti un'attenzione più sistematica da parte della scienza.
“Oggi cerchiamo di trovare risposte scientifiche alle esperienze di pre-morte grazie a un gruppo multidisciplinare con fisici, medici e tutti quelli che possono dare una credibilità a questi fenomeni. Negli ultimi 10 anni, 40mila persone hanno dichiarato di aver vissuto esperienze di pre-morte e la scienza deve fare la sua parte per dare concretezza a questi fenomeni, capirli e conoscerli. È un obiettivo arduo, ma ci riusciremo”.

Il convegno ha infatti rappresentato un importante punto di svolta nel dibattito su questo tema, promuovendo un approccio rigoroso che possa colmare il divario tra fede, percezione soggettiva e metodo scientifico.

Durante l'incontro, Sepioni ha citato alcuni dei casi più documentati dal punto di vista scientifico. Uno di questi risale al 2011 e ha come protagonista una persona intubata, priva di attività cardiaca e respiratoria, che incredibilmente ha dichiarato di aver vissuto un'esperienza extracorporea. Dopo essersi ripresa, la persona ha raccontato dettagliatamente le parole pronunciate dai medici che la stavano rianimando e ha persino indicato dove era stata messa la sua protesi dentaria, rimossa da un'infermiera durante le manovre di soccorso. Questo e altri episodi simili sollevano interrogativi affascinanti sulla coscienza e sulla sua relazione con il corpo fisico.

Le esperienze di pre-morte non sono un fenomeno recente. Fin dall'antichità, racconti di persone che hanno vissuto visioni dell'aldilà sono stati tramandati attraverso testi religiosi, filosofici e culturali. Nei secoli, mistici e santi hanno riportato esperienze simili a quelle che oggi definiamo NDE, alimentando il dibattito su cosa accada dopo la morte.

La moderna ricerca scientifica sulla NDE si è sviluppata a partire dagli anni '70

La moderna ricerca scientifica sulle NDE si è sviluppata in particolare a partire dagli anni '70, grazie al lavoro pionieristico del medico e filosofo Raymond Moody, che nel suo libro La Vita Oltre la Vita ha raccolto centinaia di testimonianze di persone che avevano vissuto esperienze di pre-morte.

Oggi, grazie ai progressi della tecnologia e della medicina d'urgenza, è possibile salvare pazienti che un tempo sarebbero morti in circostanze irreversibili. Questo ha reso ancora più frequenti i racconti di chi ha sperimentato fenomeni insoliti durante uno stato di morte clinica temporanea.

Uno degli aspetti più interessanti discussi durante il convegno è stato il ruolo della neuroscienza nell'interpretazione delle NDE. Alcuni studiosi ritengono che queste esperienze possano essere spiegate da fenomeni neurochimici che avvengono nel cervello in condizioni di ipossia, ovvero quando l’apporto di ossigeno si riduce drasticamente. Tuttavia, il livello di dettaglio riportato da alcuni testimoni, come il riconoscimento di scene avvenute durante la rianimazione, suggerisce che ci sia qualcosa di più complesso in gioco.

Secondo alcune teorie, la coscienza potrebbe non essere un prodotto esclusivo dell'attività cerebrale, ma potrebbe avere una natura ancora sconosciuta alla scienza. Questo spiegherebbe la capacità di alcune persone in stato di morte clinica di percepire eventi che avvengono attorno a loro, anche se il loro cervello non mostra attività misurabile.

Il convegno ha avuto un'ampia copertura mediatica, venendo ripreso da numerosi giornali e reti televisive nazionali. La grande partecipazione e il dibattito acceso dimostrano come l'argomento sia ancora di grande interesse per il pubblico, toccando temi universali come la vita, la morte e il mistero dell'esistenza umana.

Necessario continuare il dialogo tra scienza e spiritualità evitando estremismi

Molti partecipanti hanno espresso la necessità di continuare il dialogo tra scienza e spiritualità, evitando estremismi sia in un senso che nell'altro. Da un lato, è fondamentale mantenere un approccio scientifico rigoroso, basato su dati e osservazioni empiriche. Dall'altro, non si può ignorare l'importanza delle testimonianze personali, che hanno un forte impatto sulla percezione della realtà.

Le esperienze di pre-morte restano uno dei fenomeni più affascinanti e dibattuti della nostra epoca. Il convegno moderato dal dottor Francesco Sepioni ha contribuito a portare avanti un dibattito serio e documentato, con l'obiettivo di comprendere meglio questi eventi straordinari e di integrare le conoscenze attuali con nuove prospettive scientifiche.

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Mario Farneti
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