Una cena bizzarra, un omicidio assurdo, un processo farsesco e un carcere abitato da suore. Basta questo per capire che "Le apparenze ingannano" non è solo uno spettacolo teatrale, ma un viaggio spietato e surreale tra le contraddizioni della società. La scuola di recitazione Rigatteria d’Arti e Mestieri torna in scena a Terni con una nuova produzione originale, firmata dalla regista Mariavittoria Cozzella, che promette di conquistare il pubblico con un mix esplosivo di commedia grottesca, satira sociale e colpi di scena.
Lo spettacolo, che andrà in scena il 28 giugno alle 20.30 all'Anfiteatro Fausto, si sviluppa in due atti ricchi di ironia e riflessioni taglienti. La regista Mariavittoria Cozzella ci ha anticipato qualcosa in esclusiva: nel primo atto siamo catapultati nel ristorante "Sdrummapolli", dove la lite tra Felicetta, Gancio e un cameriere sopra le righe sfocia in un omicidio grottesco. Da qui prende il via un processo al limite dell'assurdo, popolato da giudici caricaturali e imputati apparentemente innocenti. Tutto è spettacolo, confusione, ambiguità: la verità si dissolve nella farsa e il potere diventa parodia di se stesso.
Il secondo atto ci trasporta invece in un carcere femminile diretto da suore, dove si alternano confessioni stravaganti, scene di gruppo, sedute psicologiche e monologhi grotteschi. Tra le figure più emblematiche, il personaggio di Bob Rosetta: un serial killer enigmatico e filosofico, in grado di destabilizzare e affascinare con la sola forza della parola.
In scena in "Le apparenze ingannano" ci saranno ben 27 allievi della scuola Rigatteria d'Arti e Mestieri di Terni (tra cui anche lo schermidore Alessio Foconi), molti dei quali impegnati in doppi ruoli. Mariavittoria Cozzella ha scelto di costruire uno spettacolo corale, di "cucire addosso a ognuno il proprio personaggio ma senza creare protagonisti e non protagonisti", sfidando i limiti tecnici e creativi di una compagnia giovane ma motivata.
"Anche solo avere quattro uomini che si mettono in discussione, salendo sul palco in tacchi e trucco per interpretare Drag Queen, non è da tutti", racconta Cozzella ai microfoni di Tag24 Umbria. E aggiunge: "Volevo alzare il tiro rispetto all'anno scorso, ma l'ho fatto perché sono sicura che i ragazzi sono perfettamente in grado di realizzare tutto questo e di venirmi dietro".
Coreografie firmate da Romana Sciarretta, scenografie di Giuseppe Arcangeli, trucco e parrucco curati rispettivamente da Laura Ricci e Rita De Monte: un team affiatato e creativo accompagna la messa in scena di uno spettacolo che, pur facendo ridere, non rinuncia a pungenti critiche sociali. Il carcere, il sistema giudiziario, la morale borghese, l'identità di genere e il potere della parola sono tutti temi che si intrecciano con intelligenza e ironia.
"Lo spettacolo è una commedia, è divertente e fa ridere", spiega ancora la regista, "però ci sono anche diversi elementi tra il grottesco, il thriller e il noir. Ci sono anche delle critiche sociali poi neanche troppo sottese, però l’intento è quello di divertire e a noi fa molto ridere quindi speriamo che sarà così anche per chi verrà a vederci".
Dopo il successo dello scorso anno con "Ternease" – un Grease rivisitato in chiave dialettale tra balli e canti– Cozzella torna con un'opera più ambiziosa, scritta su misura per il suo gruppo di attori. Non più una parodia leggera ma una commedia dai toni noir, dove il riso si mescola alla riflessione. "Le apparenze ingannano" prende per mano lo spettatore e lo accompagna dentro un mondo capovolto, dove la normalità è solo una maschera e la follia è spesso la forma più lucida di verità.
L'appuntamento è per il 28 giugno all'Anfiteatro Fausto di Terni. I biglietti sono disponibili online o alla biglietteria in Corso Vecchio 227.