Grandi passi avanti nella ricostruzione post-sisma del 2016 in Umbria. Nel pomeriggio di sabato 7 settembre sono stati consegnati i lavori per la concattedrale di Norcia. Una cerimonia molto sentita a cui hanno preso parte le autorità civili e religiose oltre a diversi cittadini, per il cantiere che riguarda una delle chiese più amate della città: Santa Maria Argentea.
Il vescovo dell’archidiocesi di Spoleto – Norcia, monsignor Renato Boccardo ha consegnato simbolicamente le chiavi dell’edificio religioso alla ditta perugina aggiudicatrice dell’appalto, la marscianese Società edile appalti. Per l’occasione erano presenti anche il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera, il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, l’assessore regionale Enrico Melasecche e l’abate benedettino padre Benedetto Nivakoff.
I lavori richiederanno quasi due anni per essere portati a termine (600 i giorni previsti nel contratto di appalto) per un importo pari a circa 7 milioni e 400mila euro.
Ricostruzione di Santa Maria Argentea a Norcia: la comunità in festa
La notizia della consegna del cantiere di Santa Maria Argentea era stata a lungo attesa dall’intera comunità nursina. Sabato per alcuni cittadini è stata anche l’occasione per rientrare entro le antiche mura della chiesa dopo otto anni dal sisma. Perché, come sottolineato sia da monsignor Boccardo che dal primo cittadino, la ricostruzione di questo edificio è anche la ricostruzione di un tessuto sociale che si è andato inevitabilmente lacerando in seguito al terremoto. “Oltre alla ricostruzione delle pietre – ha sottolineato con l’Ansa umbra mosignor Boccardo – occorre pensare anche alla ricostruzione della comunità“.
Anche il sindaco Boccanera ha rimarcato come Santa Maria Argentea sia “la chiesa dei nursini, qui da sempre si svolgono le funzioni religiose che scandiscono la vita dei credenti che vivono a Norcia“. Un rapporto particolarmente proficuo quello tra l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Umbra e la diocesi di Spoleto che il commissario Castelli ha voluto ricordare. “Con la diocesi di Spoleto – ha detto – abbiamo un rapporto particolarmente coeso e nella Cabina di coordinamento di martedì abbiamo concordato con la Cei una serie di modifiche e integrazioni alla disciplina delle chiese che va a rendere ancora più flessibile la procedura di ricostruzione degli edifici religiosi“.
Anche la Cattedrale di San Feliciano di Foligno è al centro della ricostruzione
Ma le buone notizie non vengono soltanto da Norcia. Tra gli edifici religiosi protagonisti della ricostruzione in Umbria c’è anche la cattedrale di San Feliciano a Foligno, dedicata al Santo Patrono cittadino e ubicata nel cuore di Foligno. Per San Feliciano è stato da pochissimo deliberato l’aumento delle risorse per che consentiranno la riparazione dei danni, il miglioramento sismico e il restauro dell’edificio.
Lo stanziamento iniziale qui ammontava a un milione di euro, incrementati di ulteriori 120mila. Viva soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. “Con il commissario Castelli – ha dichiarato – siamo riusciti a far aumentare le risorse destinate ad una delle chiese principali della città. Un intervento che permetterà di rendere sia più sicura sia più bella la chiesa di San Feliciano, continuando quell’azione costante che stiamo mettendo in essere di preservazione e tutela delle ricchezze della nostra splendida terra“.
Castelli, anche in questa occasione ha evidenziato come la stretta sinergia con la diocesi di Foligno e con il vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, sia stata fondamentale. Un lavoro, quello a San Feliciano, che “prevede il rafforzamento locale della struttura e il restauro delle superfici interne, in particolare delle decorazioni in stucco e degli intonaci”.
In previsione ci sono anche gli interventi sugli affreschi e sulla facciata e “saranno inoltre eseguiti lavori per il miglioramento delle condizioni statiche e sismiche delle arcate e della volta della navata principale” ha concluso il commissario Guido Castelli.