Sono appena iniziati i lavori a Via Fabiani a Gubbio. Il restiling della strada è appena cominciato, dopo che i residenti si erano lamentati dello stato nel quale versa la via, con il fondo stradale composito come un improbabile patchwork nel quale si incrociano toppe sull’asfalto, buche di varia natura, vecchio selciato smosso, opere di canalizzazione richiuse alla buona, che rendono il tragitto una sorta di percorso di guerra adatto forse all’addestramento dei Navy Seal. Solo che non siamo in America, e Via Fabiani non si trova a Fort Benning ma è una bella e antica via di una delle città medievali più affascinanti al mondo.
In tempo di elezioni, ecco che la giunta in ansia da prestazione, si iperattiva e comincia ad aprire cantieri dappertutto. Dopo una stasi durata 5+5 anni, il campanello d’allarme trilla avvisando che il tempo sta per scadere.
Rischiato un brutto incidente
Nel frenetico countdown si perde il lume della ragione. Si chiudono vie, si inventano improbabili deviazioni pur di creare movimento e simulare attività, come nel fantasioso articolo – mai esistito – del Regolamento della Marina Borbonica che si dice recitasse così: “tutti chilli che stanno a propra vann’a poppa e chilli che stann’a poppa vann’a propra, chilli che stann’a destra vann’a sinistra e chilli che stann’a sinistra vann’a destra…” e così via, senza soluzione di continuità. Naturalmente questo articolo, non è mai esistito ma c’è qualcuno oggi che lo applica lo stesso. Perché dopotutto è una bella trovata, nota anche con la locuzione di “attivismo acefalo”.
E qual è la proprietà principale dell’attivismo acefalo? Che nessuno sa che cosa sta facendo l’altro e talora l’uno rende nulla l’azione dell’altro.
Cos’è successo oggi di preciso durante i lavori a Via Fabiani a Gubbio? Niente di grave grazie a Dio. Solo evento inatteso che poteva causare brutti guai ma che invece l’occhio vigile di Sant’Ubaldo ha sventato.
Avevano spiegato, appena un giorno fa il Sindaco Stirati e l’assessore ai LL.PP. Piergentili, che “il fondo della sede stradale sarà ultimato (prima dei Ceri, Ndr) per cui sarà possibile percorrerlo a piedi per raggiungere la taverna dei Santantoniari, senza alcuna difficoltà e per l’occasione sarà sistemato in modo tale che non ci sarà pericolo per i pedoni.” Sicuri? Boh! Ha poi continuato Piergentili: “la pavimentazione sarà realizzata con la pietra lavorata, bugnata e scalpellinata a mano…” ma solo dopo la Festa dei Ceri. L’importo per il rifacimento del fondo stradale della via dovrebbe aggirarsi intorno ai 250mila euro. I lavori si sono resi necessari perché chi transita nella via a piedi rischia di cadere e di farsi male, com’è accaduto di recente a due anziane signore e chi la percorre in auto, rischia gravi danni alle sospensioni e agli ammortizzatori.
Via Nelli peggio di Via Fabiani
Dopo Via Fabiani, sarà la nuova amministrazione comunale a occuparsi della risistemazione di Via Nelli, attualmente percorribile solo con… l’elicottero.
Ma veniamo a quello che è successo nel pomeriggio di oggi in Via Fabiani. Sembra che un mezzo pesante, della ditta che sta eseguendo i lavori di restauro del fondo stradale, dei quali si è parlato poco sopra, si sia sfrenato all’improvviso nella parte alta della strada, finendo la propria corsa in discesa contro il muro e andando a chiudere l’ingresso di un’abitazione privata.
Rabbrividiamo al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se in strada fosse stato qualche pedone o magari qualche bambino. Un mezzo di quella mole lanciato lungo una discesa non conosce ostacoli sulla sua traiettoria e possiede una forza d’impatto tale da travolgere qualsiasi cosa. Immaginiamo anche se qualcuno fosse uscito di casa in quel preciso istante proprio dalla porta davanti alla quale il mezzo ha finito la sua corsa…
Ma appunto, come abbiamo già detto, l’occhio di Sant’Ubaldo arriva dove gli uomini comuni non sanno arrivare.
Tutto si è concluso per il meglio e con l’arrivo dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale.
Soprattutto per consentire agli abitanti colpiti dall’improvvisa e inopportuna ostruzione di poter rientrare e uscire di casa.