Paola Agabiti, Assessore alla programmazione europea, bilancio, risorse umane e patrimoniali, turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio, ha fatto visita alla prima sala “immersiva a 360°” esistente in Umbria presso il Museo della pesca di Magione. Si tratta di una tecnologia molto avanzata che offre al visitatore un’esperienza di fruizione del patrimonio museale assolutamente inedita.
“La realizzazione di questo progetto rappresenta un esempio importante di quanto la sinergia tra pubbliche amministrazioni possa fare per accrescere il valore di un territorio in termini di esperienza turistica, accessibilità e innovazione”.
Questo il commento dell’assessore regionale alla cultura, turismo e programmazione europea Paola Agabiti Urbani che, a margine dell’incontro su “Prospettive del turismo sostenibile al Trasimeno“, organizzato dal Consorzio turistico Urat ( consorzio nato dall’iniziativa di alcuni ristoratori nel lontano 1983, oggi raggruppa circa 130 attività turistiche degli otto Comuni del Trasimeno, ed è rappresentativo di tutte le tipologie ricettive dell’intero Comprensorio. In collaborazione con le Amministrazioni Comunali locali, predispone e realizza delle azioni promozionali che interessano tutto il territorio, finalizzate a divulgare il brand Umbria e Trasimeno) ha voluto visitare il Museo Della Pesca a San Feliciano di Magione.
Agabiti al Museo della Pesca, fiore all’occhiello della tecnologia
La prima visita è stata dedicata con particolare attenzione alla sala immersiva a 360° in Umbria, recentemente inaugurata accompagnata dal sindaco Giacomo Chiodini e dall’assessore alla cultura e all’urbanistica Vanni Ruggeri. Si tratta di una particolare tecnologia che offre al visitatore un’esperienza di fruizione del patrimonio museale assolutamente inedita, unica e spettacolare, fortemente coinvolgente e totalmente accessibile per i diversi target di pubblico.
Il progetto è stato realizzato grazie ad un apposito bando a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR-FESR 2014/2020 Azione 5.2.1) della Regione Umbria, finalizzato a interventi strutturali sui luoghi della cultura legati alla fruizione post-covid, che ha garantito risorse per 140mila euro, al quale si è aggiunto un cofinanziamento comunale per ulteriori 60mila euro.
È un intervento che si inserisce all’interno di una strategia complessiva di qualificazione territoriale capace di far leva in maniera sistemica sulla rigenerazione urbana dei borghi storici, sul potenziamento degli attrattori culturali in rete e sulla promozione e comunicazione del valore-territorio: un modello che proseguirà anche nelle linee di indirizzo della nuova stagione di programmazione europea, per sei anni, dal 2021 al 2027. Progetto attualmente in fase di definizione con il Trasimeno inserito per la prima volta nella Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).
Presenti alla visita il presidente Urat Michele Benemio, che ha sottolineato l’importanza di azioni capaci di consolidare il posizionamento del Museo come vettore di esperienze e antenna turistica dell’intero territorio lacustre. È intervenuto anche il consigliere regionale Eugenio Rondini, i consiglieri comunali Francesco Rubeca e Marco Menconi. L’occasione è stata preziosa anche per illustrare in anteprima all’assessore Agabiti le altre progettualità di partenza sulla struttura, in termini di valorizzazione scientifica e didattico-divulgativa, e che saranno presentate in un importante evento organizzato in occasione dei 50 anni del Museo della pesca.