Largo Cairoli a Terni si rifa il look. E Tag24Umbria è in grado di anticipare in anteprima il progetto (ancora non approvato, ma già delineato dagli uffici tecnici di Palazzo Spada) del nuovo giardino urbano. Che prenderà il posto delle bancherelle e dei parcheggi che riempivano l’area compresa tra San Cristoforo e piazza Valnerina (piazza Buozzi). Il disegno della nuova area è transitato in giunta per una presa di visione, portato dall’assessore all’urbanistica Marco Iapadre e da quello ai lavori pubblici Giovanni Maggi.
Uno dei principali “vuoti urbani” del centro storico cittadino, dunque, avrà un destino inverso a quello della via Gluck di Celentano. Là dove c’erano baracche degli ambulanti, auto parcheggiate in superficie e una distesa di cemento e asfalto, torneranno alberi e prati. L’intervento, messo a terra durante la precedente amministrazione Latini di centrodestra, sta mano a mano cambiando volto. Un po’ per via dei ritardi accumulati a causa dell’intervento della Soprintendenza dopo il ritrovamento delle mura del convento convento carmelitano dei santi Giuseppe e Teresa. Un po’ perché l’ultimo ritrovamento riguarda una porzione delle mura urbiche di età romana (nella foto sotto).
Iapadre: “Pensiamo alla valorizzazione multimediale delle attività di ricerca storica”
Come si vede dalla planimetria che abbiamo pubblicato, l’area degli ultimi ritrovamenti archeologici al confine con largo Colonna, è ancora indeterminata nella sua progettazione. Tutto dipenderà dalla ricerca storica della Soprintendenza ai beni culturali dell’Umbria e alla soluzione che si troverà con i tecnici comunali per dare adeguata tutela e visibilità alle mura romane.
Il resto però è stato già previsto. Da un lato incorporando opere di valorizzazione-conservazione (in giallo), con interventi relativi alle preesistenze e alle strutture antiche rinvenute con lo scavo archeologico. Dall’altro con nuove opere di arredo urbano e sistemazione a verde (alberi sempre verdi, aree pavimentate con sampietrini, panchine, pergole frangisole, ecc.).
“È stata messa da parte l’idea dei lucernari per mostrare le mura della chiesa e del convento – spiega l’assessore Iapadre -. Avremmo dovuto realizzare dei micropali di sostegno che le avrebbero danneggiate. Così con la Soprintendenza si sta discutendo di una valorizzazione multimediale delle attività di ricerca storica fatte finora. Abbiamo girato video, scattato foto, sono state scritte relazioni. Tutto questo materiale potrebbe essere disponibile online o con strumenti di realtà aumentata. Frequentando il futuro giardino, i cittadini o i visitatori avrebbero la possibilità, tramite un accesso con QRCode o simile, di avere un racconto multimediale dell’evoluzione della piazza“.
Largo Cairoli, verso il consolidamento delle mura merlate
Insomma, l’idea è di andare avanti per stralci. Risolvendo con step successivi i problemi di cantiere innescati dall’intervento conservativo della Soprintendenza. Via libera, dunque, nell’ultima giunta comunale al primo stralcio, col varo del progetto esecutivo. Obiettivo affidare i lavori entro la primavera con procedura negoziata per l’ammontare complessivo di 350 mila euro. L’intervento rientra nel “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”. Poi si procederà col secondo stralcio che riguarderà il parco urbano. Infine, la sistemazione dell’area delle mura romane appena ritrovate.
Ma cosa prevedono i lavori approvati su proposta di Iapadre e Maggi?
Per ora si procederà al consolidamento strutturale, al restauro conservativo delle mura merlate e alla demolizione dei fabbricati post-bellici (l’ex caserma). In economia il Comune ha già realizzato la demolizione delle baracche dei commercianti ambulanti, che erano divenute obsolete, e i lavori di sbancamento. (Nella gallery sotto il progetto di consolidamento delle mura e lo stato attuale della piazza).
Largo Cairoli: riqualificazione da circa 2 milioni di euro
L’intero progetto, che ha ricevuto finanziamenti straordinari, cuberà alla fine circa 2 milioni di euro. Il nuovo aggiornamento, in conformità a quanto previsto dal Piano Regolatore Generale, prevede la sistemazione a parco dell’intera area con ampie zone di prato. E poi la messa a dimora di alberi e arbusti, la realizzazione di percorsi pedonali nel verde e altri elementi di progetto che ripropongono le principali direttrici della stratificazione urbana individuate dallo scavo archeologico.
I progetti sono firmati dal team coordinato dal dirigente, l’architetto Piero Giorgini, e dal RUP Carlo Fioretti, e composto dai funzionari Deangelis, Cianfoni, Pizzichini, Stentella e Bongarzone.
Sarà conservato l’andamento rettilineo del muro del fronte est del monastero seicentesco, parallelo alle mura merlate della ex- caserma. Verrà evidenziato il sedime quadrato del chiostro dell’ex-monastero nonché quello dell’antica Chiesa di Santa Teresa ricompresa all’interno dell’ex-monastero. Ora l’obiettivo è anche quello di tutelare l’allineamento nord-sud dell’antico muro, presumibilmente appartenente alla cinta muraria di epoca romana, di cui si è rinvenuta parte della fondazione.
Una volta conclusa l’attività di ricerca archeologica, sarà possibile ipotizzare la realizzazione dell’eventuale collocazione a vista dei reperti riguardanti esclusivamente il tratto di fondazione delle mura romane, secondo le modalità e per l’estensione che sarà indicata dalla Soprintendenza.