Maurizio Landini, il segretario generale della CGIL, ha scelto Perugia e l’Umbria per aprire la marcia di avvicinamento allo sciopero generale. Il sindacato del quadrato rosso, infatti, sta protestando contro la manovra Finanziaria del governo Meloni. E ha puntato su un territorio impegnato nella prossima tornata delle elezioni Regionali, anche come segno di sfida.

Quella in arrivo è una manovra ingiusta e pericolosa – ha attaccato il segretario della Cgil nazionale -. Perché rischia di creare dei danni proprio alle persone e anche ai territori. Visto che tra l’altro dentro questa manovra ci sono dei tagli molto pesanti che hanno riflessi sulla vita delle persone. Quando tagli la sanità, tagli i soldi da dare ai Comuni e alle Regioni vuol dire che tagli dei servizi, vuol dire che la vita normale delle persone peggiora“.

Landini ha spiegato i motivi del suo arrivo in Umbria, anche in vista delle prossime elezioni regionali. “In un mese di preparazione dello sciopero – ha ricordato – abbiamo bisogno di andare a parlare in tutto il Paese. Di andare a parlare in tutti i luoghi. E non a caso abbiamo lanciato insieme alla Uil una campagna straordinaria di assemblee e gireremo in tutta Italia“.

Perugia e l’Umbria, dunque, sono la prima tappa di una lunga campagna di assemblee e iniziative. Cominciata con “L’Umbria che lavora sfida il futuro”, promossa dalla Cgil regionale. 

Landini ha scelto Perugia e il CRAL della Perugina per lanciare lo sciopero generale del 29 novembre

Otto ore di stop, per l’intera giornata, con manifestazioni territoriali. Per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. Questo il programma dello sciopero generale del 29 novembre. Per presentare il quale Maurizio Landini ha scelto il CRAL della Perugina. Affollato di militanti e iscritti del sindacato.

Chiediamo cambiamenti profondi e radicali per questa manovra, non semplici emendamenti – ha detto Landini intervistato dalla giornalista Daniela Preziosi del Domani –. È necessario un cambiamento di indirizzo sostanziale. A partire da una vera riforma fiscale, che attualmente il governo non sta realizzando. Anzi, sta facendo esattamente il contrario. Attraverso condoni e agevolazioni elettorali. Stiamo parlando di misure che mettono a rischio il futuro del nostro Paese, a cominciare dal suo settore industriale e manifatturiero”.

Da questo punto di vista, per Landini, “è quindi importante la reazione e non a caso abbiamo proclamato insieme alla Uil lo sciopero generale“.

Uno sciopero che parla anche all’Umbria, secondo la segretaria generale regionale Maria Rita Paggio

Uno sciopero che parla molto anche all’Umbria, come rimarcato dalla segretaria generale della Cgil dell’Umbria, Maria Rita Paggio. E dai segretari delle due Camere del Lavoro di Perugia e Terni, Simone Pampanelli e Claudio Cipolla. “La nostra regione ha davanti sfide decisive – ha detto Paggiocome spopolamento, lavoro povero, deindustrializzazione e smantellamento della sanità pubblica. C’è bisogno di un netto cambio di passo e di politiche che riducano le disuguaglianze sociali e territoriali. Per questo abbiamo presentato, anche in vista delle prossime elezioni regionali, un documento con le nostre priorità. E lo sciopero generale sarà l’occasione per rilanciare queste proposte e chiedere conto alla politica che negli ultimi anni è stata sorda alle richieste del mondo del lavoro”. 

Intendiamo fare – ha ribadito Landininon una manifestazione a Roma ma tante manifestazioni in tutti i territori perché è il momento che le persone reagiscano e riprendano la parola. Questa manovra infatti forse cura gli interessi di chi ha tanti soldi, ma fa pagare un prezzo troppo pesante a chi normalmente per vivere ha bisogno di lavorare e oggi si trova con un lavoro precario, si trova con una sanità che non funziona e si trova con una scuola e dei servizi che mancano, ma che soprattutto si trova con uno stipendio che non gli permette di arrivare alla fine del mese“.