07 Jul, 2025 - 17:20

Lancia di Luce: approvati i fondi per la mostra al CAOS Terni

Lancia di Luce: approvati i fondi per la mostra al CAOS Terni

La Lancia di Luce, conosciuta come l’obelisco di Arnaldo Pomodoro, è da decenni il simbolo moderno della città di Terni. Proprio questa scultura monumentale sarà al centro della nuova mostra “Lancia di Luce. Nascita di un capolavoro”, di cui il Consiglio comunale ha approvato oggi all’unanimità il finanziamento. L’esposizione si svolgerà nella sala Carroponte del CAOS (Centro Arti Opificio Terni) dal 3 dicembre 2025 al 1 marzo 2026.

Il sindaco Stefano Bandecchi ha già ottenuto per l’evento 90.000 euro di contributi (60.000 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e 30.000 da Arvedi AST Terni). Poiché i versamenti avverranno a saldo (al termine della mostra), il Comune anticiperà l’intera somma con una variazione urgente di bilancio, deliberata in giunta e ratificata oggi dal Consiglio.

Lancia di Luce, il Consiglio comunale approva i fondi per la mostra al CAOS Terni

La delibera approvata oggi contiene i dettagli economici per allestire la mostra. In totale, l’iniziativa sarà sostenuta con 90.000 euro così ripartiti:

  • 60.000 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni,

  • 30.000 euro da Arvedi AST Terni.
    Vista la modalità di erogazione dei fondi a saldo (previa rendicontazione entro marzo 2026), il Comune anticiperà l’intera cifra stanziata. L’anticipazione di cassa è stata prevista da una variazione di bilancio urgente, resa necessaria dal fatto che i contributi arriveranno solo a conclusione dell’evento.

Mostra a Terni sulla Lancia di Luce: quando e dove si terrà

Secondo l’assessore alla Cultura Michela Bordoni, la mostra offrirà “un’occasione unica per riscoprire la storia di un’opera che ha segnato profondamente l’identità della città di Terni”, diventando “un viaggio tra arte, industria e comunità”.

I visitatori potranno seguire un percorso narrativo illustrato da pannelli in grande formato, che ripercorreranno le tappe principali della realizzazione della Lancia di Luce. Tra i momenti chiave evidenziati vi saranno l’intuizione del Presidente Sandro Pertini durante una visita alle acciaierie ternane e l’incontro tra Pomodoro e il tecnico Mario Finocchio, seguiti dalle successive fasi di progettazione, lavorazione e installazione dell’opera.

Fondazione Carit e Arvedi AST finanziano la cultura a Terni

Insieme all’amministrazione comunale, le due realtà economiche del territorio, Fondazione Carit e Arvedi AST Terni, hanno garantito i fondi necessari alla realizzazione della mostra, confermando il loro ruolo di sostegno alla cultura cittadina e alla valorizzazione del patrimonio artistico-industriale di Terni.

Cosa racconta la mostra Lancia di Luce e le attività collaterali per il pubblico

Parallelamente all’esposizione, saranno organizzate numerose iniziative collaterali rivolte a pubblici diversi. In particolare si prevedono: eventi e incontri per studiosi e appassionati d’arte, workshop e laboratori creativi per famiglie, percorsi guidati dedicati ai ragazzi, attività didattiche e visite tematiche per le scuole. Queste attività educative e partecipative arricchiranno l’esperienza della visita, coinvolgendo il pubblico nella storia e nei temi dell’opera.

Arnaldo Pomodoro, il maestro della Lancia di Luce e il legame con Terni

La mostra vuole rendere omaggio anche alla figura di Arnaldo Pomodoro, scomparso lo scorso 22 giugno 2025 alla vigilia del suo 99° compleanno. Pomodoro era infatti l’autore della “Lancia di Luce” (1995), un imponente obelisco in acciaio e rame donato a Terni. Quest’opera monumentale, alta circa 30 metri, domina l’ingresso della città ed è ormai considerata un simbolo cittadino. Con la morte del Maestro, la mostra assume anche valore di commemorazione: celebrare la sua visione artistica significa celebrare l’identità culturale di Terni. La mostra sarà dunque anche un tributo all’eredità di Pomodoro, testimonianza della capacità di Terni di trasformare il proprio passato industriale in simbolo creativo di rinascita e crescita culturale.

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Francesca Secci
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