All’interno del sito siderurgico di viale Brin a Terni, di proprietà del gruppo guidato dal cavaliere Giovanni Arvedi, fervono i lavori per l’installazione di un nuovo laminatoio acquisito in Bahrein e che porteranno nuovi posti di lavoro. Questo impianto, destinato a Pix 1, ex Terninoss, rappresenta l’ottavo laminatoio dedicato alla lavorazione dei nastri in acciaio inossidabile presso l’Arvedi Ast. Con i lavori in fase avanzata, l’azienda si prepara ad aumentare significativamente i volumi produttivi, accompagnati da un inevitabile incremento del personale.

Il potenziamento della produzione richiederà un significativo aumento della forza lavoro. Si stima che saranno necessari almeno 300-400 nuovi assunti per gestire il nuovo laminatoio, il reparto magnetico e l’incremento di produzione all’area a caldo (Acc e Lac).

Laminatoio, un investimento strategico per il futuro che porterà nuovi posti di lavoro

Attualmente, il sito industriale di AST produce poco più di un milione di tonnellate di acciaio fuso e circa 600 mila tonnellate di laminato a freddo, oltre ai fucinati. Tuttavia, le strutture e il personale presenti hanno il potenziale per produrre fino a 1,5 milioni di tonnellate di acciaio liquido. Colmare questo divario di produzione è diventata una priorità per la Direzione.

L’investimento in questo nuovo laminatoio si aggiunge agli impegni economici già annunciati a febbraio 2022, subito dopo l’acquisizione dello stabilimento dalla ThyssenKrupp. L’Arvedi Ast sta implementando una strategia volta a potenziare la capacità produttiva, con l’obiettivo di affermarsi ulteriormente nel mercato dell’acciaio inossidabile. Il nuovo impianto, capace di laminare 160 mila tonnellate annue di nastri in acciaio inossidabile laminati a freddo, rappresenta una tappa fondamentale in questo percorso di crescita.

Nel febbraio scorso, l’Arvedi Acciai Speciali Terni ha ricevuto il via libera dal Comune di Terni per la costruzione di un nuovo capannone ad uso magazzino coil, destinato a supportare il laminatoio Zml 11. Questo progetto, che ha attraversato una fase di approvazione piuttosto lunga, ha finalmente ottenuto il parere favorevole del Mase, dell’Usl Umbria 2 e dell’ufficio attività produttive di palazzo Spada. I lavori per il capannone dovranno iniziare entro un anno e il completamento è previsto entro quattro anni, fornendo così un’infrastruttura essenziale per ottimizzare la logistica del nuovo laminatoio.

L’aumento della capacità produttiva avrà un impatto significativo anche sul piano occupazionale. Con l’installazione del nuovo laminatoio, si prevede un incremento del personale necessario per gestire i nuovi volumi produttivi. Questo avrà ricadute positive non solo per l’azienda, ma anche per l’economia locale, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro e stimolando l’indotto.

Oltre al nuovo laminatoio, è previsto un reparto per il magnetico che sarà situato all’interno dello stabilimento, in un’area compresa tra l’officina meccanica e l’ex scuola di formazione. Le bramme necessarie saranno spedite da Cremona e laminate a Terni, incrementando ulteriormente la capacità produttiva dell’azienda.

Record mondiale nel 2023

Acciai Speciali Terni (AST), ha raggiunto un nuovo record nel 2023. La Divisione Fucine del polo siderurgico di Viale Brin ha prodotto il manufatto più grande mai realizzato dall’azienda dal 1884: un cilindro del peso di 270 tonnellate. Questo imponente cilindro, destinato a un laminatoio per la produzione di lamiere, è stato ricavato da un maxi lingotto di 510 tonnellate, colato a fine gennaio 2022.

Il cilindro prodotto da AST non è solo il più grande mai realizzato dall’azienda, ma anche il più grande utilizzato a livello mondiale. Ad oggi, solo alcune aziende asiatiche, oltre ad Arvedi AST, sono in grado di produrre cilindri di tali dimensioni. 

La Divisione Fucine, con una superficie di 120mila mq, è un punto di riferimento per la produzione di fucinati destinati a vari settori, tra cui la generazione di energia, l’industria meccanica, chimica, petrolchimica, offshore e aerospaziale.