Cambio di rotta in casa del Grifo. Lamberto Zauli è il nuovo allenatore del Perugia. La cocente sconfitta subita contro il Milan Futuro ha segnato un punto di non ritorno per il Perugia, portando la società a una decisione drastica: esonerare mister Alessandro Formisano. Una scelta dolorosa ma necessaria, considerando il bottino di soli 13 punti raccolti nelle prime 11 giornate, uno score decisamente al di sotto delle aspettative per una squadra del calibro dei biancorossi.
Ora il testimone passa a Lamberto Zauli, ex calciatore di Vicenza, Palermo e Sampdoria, conosciuto per la sua esperienza e la preparazione tattica acquisita sulle panchine di mezza Italia. Perugia punta su Zauli per risollevare le sorti della stagione e riconquistare una piazza calda, che non si accontenta di un campionato anonimo. Il nuovo tecnico avrà il compito non solo di rimettere in carreggiata la squadra, ma anche di restituirle quella verve e quella identità di gioco che sembra smarrita.
Chi è Lamberto Zauli, il nuovo allenatore del Perugia: una carriera tra successi e sacrifici
Lamberto Zauli nasce a Roma il 19 luglio 1971, ma è a Grosseto che muove i suoi primi passi nel mondo del calcio, seguendo le orme del padre, ex calciatore biancorosso. Inizia nelle giovanili dell’US Grosseto e viene presto notato dal Modena, che lo porta nel suo vivaio. Con il passare degli anni, Zauli emerge come un trequartista elegante e versatile, capace di costruire gioco e offrire sempre spunti imprevedibili. Approda al Ravenna, dove diventa il simbolo di una cavalcata straordinaria: prima trascina i giallorossi in Serie B, poi li guida alla loro miglior stagione nel campionato cadetto nel 1996-1997.
Il grande salto arriva nell’estate del 1997, quando viene acquistato dal Vicenza, reduce dalla storica vittoria della Coppa Italia sotto la guida di Francesco Guidolin. In Serie A, Zauli si fa notare non solo per la qualità, ma anche per la capacità di decidere le partite. Il suo apice con il Vicenza arriva nella Coppa delle Coppe, dove segna una rete nella storica vittoria contro il Chelsea nei quarti di finale. Nonostante l’eliminazione al ritorno, Zauli si consolida come uno dei migliori trequartisti italiani. Dopo l’esperienza con il Vicenza, continua la carriera al Bologna, sfiorando la qualificazione alla Champions League, per poi trasferirsi al Palermo, dove contribuisce alla promozione in Serie A e alla storica qualificazione in Coppa UEFA del 2004-2005.
Il talento di Zauli viene però frenato dagli infortuni, e nel 2005 passa alla Sampdoria, prima di fare ritorno al Bologna. Chiude la carriera tra Cremonese e Bellaria Igea Marina, dove compie il passaggio definitivo da giocatore a allenatore, congedandosi dal calcio giocato nel 2008 dopo una carriera di 146 presenze e 20 reti in Serie A e 158 presenze e 28 reti in Serie B.
La carriera da allenatore: dagli esordi alla Juventus U23
Zauli inizia la carriera di allenatore proprio al Bellaria Igea Marina, con cui disputa una stagione difficile in Lega Pro Seconda Divisione prima di essere esonerato. Successivamente, viene chiamato a guidare il Fano, con cui sperimenta il suo primo esonero nella stagione 2010-2011. Zauli non demorde e continua il percorso di crescita tecnica e professionale, ottenendo il titolo di allenatore UEFA Pro nel 2012. Con la Reggiana vive un’esperienza altalenante, venendo esonerato due volte, ma riuscendo comunque a ottenere una salvezza ai play-out contro il Cuneo.
Il suo talento tattico lo porta sulla panchina del Real Vicenza e successivamente al Pordenone, dove ottiene buoni risultati in Lega Pro. Nel 2015 approda al Santarcangelo, con cui raggiunge l’obiettivo salvezza. L’esperienza si ripete con il Teramo, anche se in questo caso la gestione risulta complicata. Viene esonerato due volte, ma Zauli accumula preziose esperienze che gli permettono di affinare la sua idea di gioco.
La svolta nella carriera da allenatore arriva nel 2017, quando viene chiamato a guidare la Primavera dell’Empoli. Con i toscani arriva fino alla finale dei play-off del Campionato Primavera 2, perdendo contro il Cagliari ma ottenendo il ripescaggio in Primavera 1. Nel 2019 il salto nella Juventus, dove inizialmente guida la Primavera, portando la squadra fino alle semifinali della Coppa Italia di categoria. Dopo un anno, viene promosso alla guida della Juventus U23, con cui ottiene il miglior risultato della storia del club, avanzando fino al secondo turno della fase nazionale dei play-off di Serie C.
Stile di gioco e moduli preferiti: l’arma in più di Zauli per il Perugia
Sul piano tattico, Zauli è un allenatore che punta su un calcio propositivo e offensivo. Nelle sue esperienze più recenti, sia con la Juventus U23 sia con il Crotone, ha utilizzato prevalentemente il 4-2-3-1. Questa soluzione tattica si sposa perfettamente con le caratteristiche dei giocatori attuali del Perugia, che hanno dimostrato una certa affinità con questo tipo di impostazione.
Il 4-2-3-1 non è però l’unica opzione. In base alle necessità, Zauli ha spesso optato anche per il 4-3-3, un sistema che mette in evidenza le doti degli esterni. Con il Crotone ha sperimentato una versione molto aggressiva di questo modulo, con terzini che spingono fino alla linea di attacco e centrocampisti abili nell’interdizione. Zauli sa come motivare la squadra e, soprattutto, come coinvolgere i giovani. Un aspetto che sarà fondamentale per un Perugia chiamato a rispondere alle pressioni di una piazza esigente. Con il Grifo dovrà risolvere alcuni dei problemi emersi finora, come la mancanza di identità e la difficoltà nel costruire gioco.