06 May, 2025 - 18:00

L'"Alzatella" al Centro Aldo Moro: un giorno speciale per i ragazzi del CSRE, tra emozioni, sorrisi e tradizione 

L'"Alzatella" al Centro Aldo Moro: un giorno speciale per i ragazzi del CSRE, tra emozioni, sorrisi e tradizione 

Martedì 6 maggio Gubbio ha vissuto uno dei momenti più autentici e toccanti dell’attesa ceraiola: l’Alzatella dei Ceri presso il Centro Socio Riabilitativo - Centro Accoglienza "Aldo Moro". Un appuntamento che, come ogni anno, porta la Festa dei Ceri nel cuore delle persone più fragili, regalando alla città una lezione di umanità e bellezza difficile da raccontare.

Questa mattinata di festa ha visto protagonisti i ragazzi e le ragazze del CSRE, che hanno vestito i panni ceraioli con orgoglio e commozione. Nei ruoli chiave della rievocazione simbolica: Alessio Fiorucci come Primo Capitano, Sandro Pantalissi come Secondo Capitano, Elena Tittarelli Capodieci di Sant’Ubaldo, Francesco Vergari Capodieci di San Giorgio, Luca Coscia Capodieci di Sant’Antonio.

Mattia Pierotti, con tanto di fascia tricolore, ha indossato per qualche ora il ruolo di “Sindaco di Gubbio”, incarnando con semplicità e fierezza lo spirito della città.

Trombe, banda e ceraioli

Ogni istante è stato scandito dalla voce squillante del trombettiere della Festa, Marco Tasso, e dalla musica della Banda ceraiola che ha accompagnato la sfilata in modo coinvolgente.

Accanto ai ragazzi, i veri Capodieci della Festa dei Ceri 2025: Giuseppe Piccioloni (Sant’Ubaldo), Giuliano Baldelli (San Giorgio) e Mattia Martinelli (Sant’Antonio), insieme ai capocetta Valerio Nicchi, Andrea Bellucci e Matteo Bartolini. Presenti anche Fabio Latini e Oliviero Baldelli, rispettivamente Primo e Secondo Capitano, con l’alfiere Marcello Cacciamani.

Un corteo di gioia e dignità

La sfilata è partita dallo stabile dell’ex Caserma dei Vigili del Fuoco, da sempre vicini a questa manifestazione. La Polizia Locale e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Gubbio hanno garantito ordine e sicurezza, mentre il corteo raggiungeva il piazzale antistante il Centro Aldo Moro.

Qui, in un momento in cui la pioggia ha concesso una pausa benevola, si è svolta l’Alzatella. Un gesto simbolico, semplice e profondo, che ha fatto brillare gli occhi dei presenti e riempito di significato l’attesa della Festa vera e propria.

Le istituzioni e la comunità

A rappresentare l’Amministrazione comunale c’era l’assessore Lucia Rughi. Il sindaco Vittorio Fiorucci, impegnato in mattinata a Perugia per motivi istituzionali, ha raggiunto il Centro in tarda mattinata. Anche la sua presenza, discreta e partecipata, ha testimoniato l’attenzione della città verso questo evento speciale.

La giornalista Elisa Neri ha raccontato al microfono la storia dell’Alzatella, ricordando chi la volle fortemente: Tito Mazzacrelli, figura amatissima e indimenticata.

Bambini, studenti, ceretti

I bambini delle Scuole di Gubbio hanno portato in sfilata i Santi, mentre numerosi studenti del Liceo “Mazzatinti” erano presenti per condividere l’evento con i ragazzi del Centro.

I piccoli Ceri, detti “Ceretti”, sono stati donati al Centro Accoglienza dagli "Amici di Robi", l’associazione nata in memoria di Roberto Traversini "Casaletto". Sono opere realizzate da artigiani eugubini, segno concreto della solidarietà e della cura con cui la città custodisce i suoi figli più fragili.

Una “spallata” che vale una vita

Tutti i ragazzi del Centro hanno potuto dare una spallata ai piccoli Ceri, vivendo il rito più identitario della Festa. Con loro, le emozioni erano palpabili. Il “Sindaco” Mattia Pierotti ha concluso la mattinata dicendo: “È una Festa sempre bella ed emozionante”. E in quella frase c’era la verità più profonda dell’intera giornata.

L’Alzatella del Centro Aldo Moro è uno di quegli eventi che ricordano a Gubbio ciò che davvero conta. Che la Festa dei Ceri non è solo una corsa sfrenata, ma è comunione, inclusione, partecipazione.

In un tempo che tende a dividere, a etichettare, a escludere, l’Alzatella è un richiamo profetico: "La Festa è di tutti". E in particolare è dei più piccoli, dei più fragili, di quelli che non fanno notizia ma custodiscono nel cuore la luce vera della tradizione.

Verso il 15 maggio, con lo spirito giusto

Il 15 maggio si avvicina. E Gubbio può guardare a quella data con fiducia, sapendo che la sua anima più autentica si è già mostrata oggi.

Non tra le polemiche, non nei grandi proclami. Ma tra i sorrisi dei ragazzi del CSRE, tra le note della Banda ceraiola, nei passi orgogliosi dei Capodieci e dei Capitani che hanno condiviso con rispetto e amore questa giornata unica.

Perché è nelle cose più semplici che la Festa dei Ceri rivela tutta la sua forza. E questa mattina, al Centro Aldo Moro, quella forza è diventata carne, musica, emozione.

Un dono. Per tutti.

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Mario Farneti
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