Il corpo senza vita di un uomo è stato individuato quest’oggi nelle acque del lago Trasimeno, in prossimità di Borghetto di Tuoro, durante un sorvolo con l’elicottero dei Vigili del Fuoco. Il cadavere è stato recuperato dalle squadre dei pompieri con l’ausilio di imbarcazioni e del nucleo specializzato CRA (Contrasto Rischio Acquatico). Al momento non è stata ancora confermata l’identità della vittima, ma si sospetta possa trattarsi del 27enne straniero scomparso venerdì scorso nelle acque del lago in seguito a un incidente in gommone.
Nel pomeriggio di mercoledì 24 settembre, dopo cinque giorni di ricerche ininterrotte, i Vigili del Fuoco hanno avvistato un corpo affiorare nel lago Trasimeno, non lontano da Borghetto di Tuoro. L’avvistamento è stato possibile grazie a un elicottero del reparto volo VF in sorvolo sull’area, che ha notato dall’alto una sagoma in acqua. Immediatamente sono intervenute le squadre nautiche presenti sul lago, che hanno raggiunto il punto segnalato e recuperato la salma con un gommone e l’ausilio del nucleo CRA. Il corpo è stato portato a riva e consegnato alle autorità per i primi rilievi. L’identità non è stata ancora ufficializzata, ma gli indizi raccolti fanno pensare al giovane disperso nei giorni scorsi.
Il ragazzo disperso dal 19 settembre si chiamava Anton Lyubeev, 27 anni, originario dell’Estonia e in possesso di passaporto russo. Calciatore dilettante nel suo paese, era arrivato in Umbria per una breve vacanza con due amici: un connazionale e una ragazza saudita. I tre avevano noleggiato un gommone a Passignano sul Trasimeno per un’escursione pomeridiana. A circa tre chilometri dalla costa, Anton, che si trovava a prua del mezzo, avrebbe perso l’equilibrio cadendo in acqua. Secondo i racconti, avrebbe battuto la testa e sarebbe stato travolto parzialmente dal gommone prima che gli amici riuscissero a fermarlo. Nonostante l’allarme immediato, il 27enne è scomparso sotto la superficie senza più riemergere. Nei giorni seguenti la madre aveva diffuso diversi appelli sui social chiedendo di non fermare le ricerche, mantenendo la speranza di un epilogo diverso.
Dal momento della scomparsa, le operazioni sono andate avanti senza sosta. I sommozzatori del comando VF di Ancona si sono immersi nei punti indicati dalle prime segnalazioni, mentre un elicottero del reparto volo di Cecina ha effettuato numerosi sorvoli alla ricerca di tracce utili. In parallelo, le squadre di terra del comando provinciale di Perugia hanno controllato le sponde, mentre le unità navali di Terni hanno pattugliato il lago con moto d’acqua.
Le condizioni, però, hanno reso le operazioni molto complesse: visibilità ridotta, fondali irregolari e ampie zone di vegetazione hanno rallentato ogni tentativo. Per fronteggiare queste difficoltà, sono stati utilizzati ecoscandagli e droni subacquei, strumenti che hanno permesso di esplorare meglio le aree più critiche. L’avvistamento di oggi dall’alto ha cambiato il corso delle ricerche, ponendo fine a giorni di attesa e restituendo una risposta a chi seguiva con apprensione la vicenda.
Le autorità stanno ora ricostruendo la dinamica dell’incidente. I Carabinieri di Castiglione del Lago hanno posto sotto sequestro il gommone noleggiato e ascoltato le testimonianze dei due amici presenti a bordo. La procura di Perugia ha disposto l’autopsia sul corpo recuperato, passaggio fondamentale per stabilire con chiarezza le cause della morte.
La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e i familiari del giovane sono stati informati del ritrovamento. L’esame medico-legale, previsto nei prossimi giorni, dovrà confermare ufficialmente l’identità della vittima e chiarire gli aspetti rimasti in sospeso. Intanto la comunità locale, che aveva seguito con partecipazione ogni sviluppo, attende di conoscere gli esiti dell’inchiesta per capire fino in fondo cosa sia successo nelle ultime ore di vita del ragazzo.