Quello del Lago Trasimeno è il più vasto bacino lacustre dell’Italia centrale. Un lago che è da sempre al centro di numerose attività sia turistiche che produttive, come la pesca e l’agricoltura, e che costituisce a pieno titolo un fondamentale “pilastro” per l’intera economia umbra. Trattandosi di un’area vasta pone inevitabilmente diverse criticità che si sono andate evidenziando nella gestione.
Su queste complessità Alternativa Popolare, nella persona del candidato alla Presidenza della Regione Umbria, Riccardo Corridore, ha avanzato una serie di proposte concrete atte a migliorarne la fruibilità per operatori, cittadini e turisti puntando a un approccio che sia il più possibile aperto e concreto.
Attraverso una legge regionale la gestione del lago è stata delegata all’Unione dei Comuni del Trasimeno, di cui fanno parte nove enti: Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno. “Tuttavia, questa delega si è rivelata inefficace” sottolineano in un comunicato da AP. L’inefficacia della gestione corrente è stata determinata non dalla scarsa volontà dei Comuni impegnati, bensì da una mancanza strutturale “di risorse, personale e mezzi adeguati” alla migliore valorizzazione possibile del bacino lacustre. Tre sono gli strumenti che AP ha individuato per la gestione del Lago Trasimeno: l’istituzione di uno specifico assessorato a livello regionale, la creazione di un Comitato Permanente Lacustre e l’introduzione della figura del “Pescatore Custode del Lago“.
Lago Trasimeno: nella proposta di AP c’è un assessorato specifico
Nell’ottica della valorizzazione del Lago Trasimeno propone in primis l’istituzione a livello regionale di uno specifico assessorato con risorse adeguate alle reali necessità dell’area, abrogando la legge regionale che ne ha delegato la gestione ai Comuni. “Questo assessorato si occuperà direttamente di vari aspetti cruciali” sottolineano da AP. Aspetti che costituiscono i molteplici fronti su cui è necessario intervenire prontamente.
Tra questi vi sono anzitutto la crisi idrica che da decenni pesa sul bacino che ormai ha una profondità massima di soli sei metri; la manutenzione delle infrastrutture; la regolamentazione della navigazione; la promozione e la regolamentazione della pesca; il rafforzamento del Centro Ittiogenico del Trasimeno; la gestione della fauna e delle specie animali infestanti e infine la gestione diretta delle aree circostanti destinate a parco. Nell’insieme degli interventi AP punta da un lato a migliorare l’attrattività turistica dell’area dall’altro a salvaguardarne il patrimonio naturalistico, garantendo la sostenibilità ambientale di tutte le iniziative che saranno messe in campo.
La sinergia con i Comuni del Trasimeno
Quello del Trasimeno è un ambiente articolato che necessita di visione d’insieme e di un approccio partecipativo rimarcano da AP. All’istituzione del nuovo assessorato regionale, nel progetto di Corridore si affiancherà contestualmente la costituzione di un Comitato Permanete Lacustre “formato dell’Unione dei Comuni e dalle varie rappresentanze territoriali” nell’ottica di creare un dialogo costruttivo e fattivo con quanti operano direttamente sul territorio.
“Questo Comitato avrà il compito di trovare le migliori soluzioni per la gestione del lago, assicurando che ogni scelta o azione sia condivisa con il territorio“. Soltanto da una gestione aperta alla condivisione, costruita passo dopo passo con tutti i soggetti coinvolti si potrà infatti avere risultati tangibili.
Il “Pescatore Custode del Lago”
Ma non è tutto perché AP punta sui pescatori del Trasimeno quali primi custodi di tutta l’area. “Una delle innovazioni del nostro progetto – scrivono – è l’applicazione delle regole della “Legge Salva Mare” al Lago Trasimeno. In questo contesto introdurremo la figura del Pescatore Custode del Lago“. Un ruolo definito “cruciale” che grazie al costante monitoraggio contribuirà alla salvaguardia e alla protezione delle numerose specie ittiche qui presenti mantenendo il delicato equilibrio ecologico lacustre.
“Il nostro programma per il Lago Trasimeno mira a una gestione più efficace e sostenibile, che valorizzi al meglio le risorse naturali, economiche e culturali del lago” con l’obiettivo di garantire sia la protezione che la valorizzazione “di questo prezioso patrimonio naturale umbro“.