"Alle due di notte il nostro telefono ha iniziato a squillare all’impazzata. Il sistema di sicurezza ci avvisava della presenza di due persone nel locale. È stato un risveglio tremendo." Così raccontano i titolari del Bar del Circolo Tennis Gubbio, teatro dell'ultimo furto nella notte tra sabato 31 maggio e domenica 1 giugno.
Appena un’ora prima dell’irruzione, i soci, un ragazzo e una ragazza, avevano chiuso l’attività dopo la cena inaugurale della stagione estiva, coincisa con la serata della finale di Champions League. Un clima di festa e condivisione che si è tramutato in angoscia, quando il sistema d’allarme interno ha segnalato l’intrusione nei locali.
I titolari hanno immediatamente avvertito i Carabinieri, mentre uno di loro, accompagnato dal padre, si è precipitato al Circolo per verificare quanto stava accadendo. L’intervento delle pattuglie dei Carabinieri di Gubbio e di Scheggia è stato tempestivo: i militari hanno intercettato i due ladri proprio mentre stavano fuggendo lungo via Leonardo da Vinci, con la refurtiva alla mano.
Secondo le prime informazioni, i due autori del furto sarebbero entrambi giovanissimi. Il bottino sottratto è composto da numerose bottiglie di prosecco, birra, lattine di bevande energetiche, tè, gomme da masticare, patatine e persino un completino da tennis. Tutto per un valore stimato di circa 500 euro.
"Trasportavano tutto all’interno di sacchi della spazzatura. Era evidente che il furto fosse stato organizzato in maniera improvvisata ma decisa."
Fortunatamente, nella cassa non c’erano soldi. I titolari, infatti, ogni sera ritirano l’incasso proprio per prevenire situazioni di questo tipo. Una precauzione che ha evitato ulteriori danni economici.
Non si tratta del primo episodio: già lo scorso 17 maggio il Bar del Circolo Tennis aveva subito un altro furto, anch’esso mirato ai generi alimentari. Un modus operandi simile, che lascia supporre la presenza di soggetti informati sulle abitudini dei gestori.
I ladri avrebbero scavalcato il cancello principale del Circolo Tennis. Una volta all’interno, hanno forzato una finestra per accedere al Bar. Proprio questa finestra, attualmente sotto sequestro, potrebbe fornire elementi utili per le indagini grazie alla rilevazione delle impronte digitali.
"Speriamo che questa volta chi ha compiuto il furto paghi davvero le conseguenze. Non possiamo vivere nel terrore ogni volta che chiudiamo", ha detto uno dei gestori.
Grazie alla prontezza delle forze dell’ordine, la refurtiva è stata completamente recuperata e riconsegnata ai legittimi proprietari. Resta tuttavia la preoccupazione per un’escalation di episodi simili, che rischiano di scoraggiare l’impegno quotidiano di chi investe tempo ed energie nel mantenere viva un’attività commerciale.
Il Circolo Tennis non è solo un impianto sportivo, ma un punto di aggregazione per tantissimi giovani e famiglie. Ogni furto, oltre al danno economico, lascia una ferita morale nella comunità che lo frequenta e lo sostiene.
I titolari, pur grati per l’intervento dei Carabinieri, sottolineano la necessità di rafforzare i controlli e la presenza sul territorio, specie durante la notte.
"Non chiediamo l’impossibile. Solo che chi lavora onestamente sia tutelato. E che questi episodi non si ripetano più."
La speranza è che l’episodio serva da monito e da stimolo per potenziare ulteriormente le misure di prevenzione, anche con il coinvolgimento attivo delle realtà associative e sportive del territorio. Perché ogni furto non è solo un reato: è una ferita inferta al tessuto civile della città.
"Continueremo a lavorare e a credere nel nostro progetto. Ma vogliamo farlo in sicurezza, con il supporto delle istituzioni e della comunità."