La Ternana perde 3 a 0 contro il Bari e retrocede in Serie C. La partita di ieri sera è stata la rappresentazione perfetta della stagione disastrosa dei rossoverdi. La squadra ha dimostrato tutte le proprie lacune. Non c’è tempo per leccarsi le ferite, il presidente Guida dovrà iniziare sin da oggi a programmare la stagione futura. La retrocessione in Serie C della Ternana non fa male solo a Terni e ai suoi tifosi, ma a tutto il movimento calcio umbro. Nell’arco di due anni l’Umbria scompare dalla Serie B, perdendo sia Ternana che Perugia.

L’incubo Serie C per la Ternana diventa realtà, adesso bisogna ripartire

In uno stadio Liberati tutto esaurito (più di 12mila biglietti venduti) la Ternana è crollata emotivamente e fisicamente, contro un Bari che in fin dei conti ha fatto ben poco per rimanere in Serie B. La stagione dei rossoverdi è iniziata malissimo con appena 6 punti collezionati in dodici partite. Il cambio allenatore ha portato nuova linfa, ma questo non è bastato, un grosso limite mostrato dai giocatori in questa annata è stata la mancanza di personalità e di attaccamento alla maglia. Andiamo con ordine, la rosa è stata decisamente costruita male, i giocatori più “anziani”, coloro che dovrebbero trascinare i più giovani, non hanno dimostrato nulla. Sono stati molti i giovani ad essere gettati nella mischia, da loro ovviamente non ci si può aspettare un rendimento uguale a chi la Serie B, o addirittura la Serie A, la fa da anni.

L’apporto di Pereiro nelle partite decisive è pressoché nullo, il suo linguaggio del corpo fa ben capire quanto gli interessi la causa rossoverde. Casasola e Luperini in due stagioni di fila hanno collezionato ben due retrocessioni, lo scorso anno hanno collaborato a far scendere di categoria il Perugia. I fischi indirizzati dai tifosi nei confronti di Raimondo non fanno bene, stiamo parlando di un ragazzo di 18 anni che deve ancora maturare sotto l’aspetto tecnico ma soprattutto sotto l’aspetto psicologico, di certo i fischi non aiutano.

Le Fere del domani, serve un progetto serio per tornare subito in Serie B

Nel calcio di oggi non contano i nomi, a prevalere è la fame, quest’ultima dimostrata soprattutto da gente come Amatucci, Di Stefano e Iannarilli. Il connubio giocatori giovani e anziani funziona solo se quest’ultimi sono dei leader, e non gente a cui interessa solamente strappare gli ultimi contratti importanti della carriera. La Ternana e i suoi tifosi meritano sicuramente di più rispetto a quello visto ieri sera contro il Bari. Nel calcio esiste la vittoria, la sconfitta e anche il pareggio, ma se perdere vuol dire essere umiliati allora qualcosa non quadra.

La squadra nelle ultime partite di queste stagione ha dimostrato di avere paura, anche nell’ultima di campionato contro la Feralpisalò già retrocessa, dopo essere andate in vantaggio 1 a 0, le Fere si sono chiuse nella propria area di rigore aspettando il triplice fischio. Ieri sera contro il Bari, appena subito il primo gol, i rossoverdi si sono sciolti come fa un ghiacciolo sotto al sole. I ragazzi di Breda hanno approcciato al match sperando di portare a casa un pareggio, quando in realtà avevano tutte le carte in regola per vincere il match, bastava mettere fame e determinazione, invece il sentimento che è prevalso è stata la paura, una paura tremenda.

Della rosa attuale a partecipare al prossimo campionato saranno in pochi. I giocatori di proprietà rossoverde, tra prestiti e contratti in scadenza, si contano su una mano, a lasciare Terni saranno in molti. Bisogna ripartire con un’idea e soprattutto con un progetto serio, il campionato di Serie C è una vera e propria giungla. E’ ancora presto per fare nomi, ma non bisogna perdere tempo per progettare il domani, tra tre mesi si ricomincia, l’obiettivo è ritornare subito in Serie B.