Per fare il punto sulla situazione dei lavoratori dei musei di Perugia è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Tag 24 Umbria la segretaria della Filcams Cgil di Perugia, Marta Melelli. Martedì scorso i lavoratori dei musei di Perugia hanno dato vita ad un presidio di protesta a palazzo Penna per “chiedere il rispetto di diritti e tutele di chi vive in appalto e fermare la corsa al ribasso, fatta sulla pelle di chi lavora”.
Le parole in esclusiva della segretaria Filcams Cgil di Perugia, Marta Melelli
La segretaria Filmcas Cgil di Perugia, Marta Melelli, ha spiegato quali sono i problemi che affliggono gran parte dei lavoratori dei musei di Perugia.
In cosa è sbagliato il contratto di lavoro proposto dal Comune di Perugia?
“Come Filcams CGIL di Perugia pensiamo che debbano essere riconosciute le professionalità, le competenze e il valore del lavoro in base al settore in cui si svolge l’attività lavorativa, per questo crediamo che l’applicazione in questo appalto del contratto Multiservizi, avvallato dal Comune di Perugia al posto del contratto Federculture, sia sbagliata. Il Multiservizi fa riferimento alle professionalità della sanificazione e pulizia, non a quelle di chi opera nei musei, proprie invece del Federculture. Contestiamo quindi l’equivalenza normativa ed economica tra i due contratti che è stata invece sostenuta dal Comune di Perugia”.
Quali sono le istanze dei lavoratori dei musei comunali di Perugia?
“Le lavoratrici e i lavoratori chiedono non solo di essere reintegrati in servizio ma anche di essere pagati e riconosciuti per il lavoro che svolgono”.
Su che basi si instaurerà il dialogo con l’azienda?
“Abbiamo già fatto presente, sia alla cooperativa subentrata nell’appalto Le Macchine Celibi sia al Committente il Comune di Perugia, le criticità e le richieste che avvaloriamo. Nel confronto, che speriamo si avvii presto alla presenza anche del committente, solleveremo di nuovo la necessità di applicare correttamente la clausola sociale, per evitare anche improprie sostituzioni di lavoratori, e il giusto contratto di settore. Su questo siamo disponibili a confrontarci e trovare soluzioni”.
Esiste il progetto di stabilizzare i lavoratori a tempo indeterminato?
“Ci auguriamo di avere presto un confronto anche su questo aspetto”.
La situazione dei lavoratori lasciati senza lavoro
I lavoratori lasciati fuori servizio verranno reintegrati? Quali sono le richieste del sindacato?
“Come Filcams CGIL di Perugia chiediamo il riassorbimento di tutti i lavoratori a tempo determinato e indeterminato aventi diritto al passaggio e l’applicazione del giusto contratto di settore per il lavoro nella cultura. Ad ora non sono stati riassorbiti e si trovano disoccupati sia alcuni operatori museali sia gli addetti al servizio bar di Palazzo della Penna”.
Quanti sono i lavoratori coinvolti?
“Nel giugno 2023 erano presenti 20 lavoratrici e lavoratori nell’appalto della gestione dei musei comunali di Perugia. Nell’affidamento di urgenza a servizi minimi del luglio 2023 ne erano stati assorbiti 10. Ora, nell’ultimo cambio di appalto che non ha più le caratteristiche di urgenza e di servizi minimi, solo 6 persone sono state contrattualizzate dalla cooperativa Le Macchine Celibi”.
Il ruolo della Filcams Cgil
La Filcams Cgil è la Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Alberghi, Mense e Servizi, aderente alla Cgil, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro. È un’organizzazione sindacale, di natura programmatica, unitaria e democratica, plurietnica di donne e uomini.
La Filcams Cgil organizza e rappresenta tutte le lavoratrici e i lavoratori dipendenti parasubordinati e eterodiretti suoi iscritti, occupati nei settori del Terziario, Turismo e Servizi.
La Filcams è presente in tutte le regioni e in tutte le province d’Italia e svolge un’attività di tutela dei lavoratori a livello sindacale. Stipula dei contratti nazionali di lavoro, assemblee sindacali, contrattazione territoriale e aziendale, gestione dei fondi previdenziali e iniziative varie. Inoltre, offre ai lavoratori supporto per altri tipi di servizi.