La città di Gubbio si trova attualmente a dover affrontare numerose criticità legate alla circolazione stradale, in gran parte ereditate dalla precedente Giunta. I molti lavori in corso, distribuiti su più fronti, stanno mettendo a dura prova la pazienza di residenti, lavoratori e turisti. La nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fiorucci, è chiamata a intervenire tempestivamente per risolvere questi problemi e restituire un minimo di normalità alla viabilità cittadina.

Uno dei punti critici riguarda i lavori programmati sulla Strada Provinciale 208, che collega Gubbio alla zona di Burano, i quali stanno creando disagi anche nell’allacciamento con la Statale 452 della Contessa. Questo tratto di strada è di grande importanza per la viabilità locale, soprattutto per chi deve recarsi al lavoro o per coloro che transitano attraverso Gubbio per motivi turistici o commerciali.

La situazione è stata ulteriormente complicata da una segnaletica inadeguata, che ha generato confusione tra gli automobilisti. Un cartello collocato nei pressi della rotatoria che porta alla Contessa reca la scritta “SP 208 interrotta”, senza però fornire spiegazioni dettagliate sul tratto effettivamente chiuso. Questo ha portato molti a credere che l’interruzione riguardasse anche la Statale 452, riaprendo vecchie ferite legate agli 8 mesi di lavori sul viadotto della Contessa che, in passato, hanno pesantemente penalizzato la viabilità della zona. I disagi, in quel caso, si sono tradotti in ripercussioni negative per l’economia locale e per il turismo, aggravando un già delicato equilibrio.

L’Anas ha assicurato che predisporrà cartelli più chiari

La confusione generata da una segnaletica così vaga è stata oggetto di diverse segnalazioni da parte dei cittadini, e Anas, in coordinamento con la Provincia, si è impegnata a predisporre cartelli più chiari per evitare ulteriori malintesi. Tuttavia, questo tipo di problema mette in luce la necessità di una gestione più attenta della comunicazione durante i lavori stradali, un aspetto che la precedente amministrazione ha spesso trascurato.

Un altro nodo cruciale che sta creando non pochi problemi è il cantiere in Piazza 40 Martiri. Qui, i lavori di ristrutturazione, finanziati dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), hanno comportato una continua variazione della circolazione e una significativa riduzione dei posti auto. La carenza di parcheggi è divenuta un problema serio, sia per i residenti che per i visitatori, e ha portato a un aumento delle multe, visto che le auto, trovandosi senza spazi adeguati, spesso finiscono parcheggiate in aree non consentite. Questo ha generato malumore tra la popolazione, che percepisce l’azione della Polizia Municipale come una manovra volta unicamente a “fare cassa”, piuttosto che a risolvere i problemi reali.

L’immagine di un agente intento a sanzionare un’auto parcheggiata in un’area polverosa, tra i detriti del cantiere, ha suscitato indignazione, trasformando Piazza 40 Martiri in un simbolo di malcontento. Molti lamentano che la gestione del progetto, seppur finanziato da fondi esterni, si sia rivelata una “trappola” per la circolazione cittadina e che il piano, così com’è, stia contribuendo a una progressiva desertificazione del centro storico, già messo a dura prova dall’assenza di spazi di sosta.

La città di Gubbio soffre della mancanza di parcheggi e spera nella realizzazione di nuovi spazi

La nuova amministrazione, consapevole di queste problematiche, ha promesso di rivedere alcuni aspetti del progetto per cercare di ridurre i disagi. Tra le soluzioni ipotizzate c’è la creazione di nuovi spazi di parcheggio temporanei nelle aree limitrofe o la revisione del piano di circolazione per permettere una maggiore fluidità del traffico durante i lavori. Tuttavia, il margine di manovra è ristretto, poiché i vincoli imposti dai fondi del Pnrr limitano le modifiche che possono essere apportate ai progetti già approvati.

Oltre ai problemi legati ai grandi cantieri, Gubbio sta affrontando anche criticità più diffuse in altre aree della città, dove l’incuria ha preso il sopravvento. Un esempio emblematico è la zona di Sant’Agostino e la salita di via Devoto, dove la vegetazione incontrollata e un muro pericolante rappresentano non solo un problema estetico, ma anche una potenziale minaccia per la sicurezza.

Nonostante le numerose segnalazioni fatte dai residenti e dai passanti all’ufficio tecnico del Comune, fino a oggi non sono stati presi provvedimenti concreti. La situazione di abbandono in cui versa questa parte della città offre una pessima immagine sia agli abitanti sia a chi transita per la zona.

Di fronte a questo quadro complesso, la nuova Giunta comunale si trova a dover affrontare una serie di sfide non indifferenti. La gestione della viabilità cittadina, compromessa dai numerosi cantieri aperti e da una pianificazione insufficiente, richiede interventi urgenti e coordinati. Tuttavia, la soluzione non è semplice. Da un lato, è necessario completare i lavori in corso per migliorare le infrastrutture cittadine, dall’altro, bisogna evitare che questi lavori paralizzino la vita quotidiana dei cittadini e danneggino ulteriormente l’economia locale.