Si intitola “La città che vorrei” il progetto del Comune di Perugia per il contrasto alla povertà educativa e il sostegno delle potenzialità fisiche, cognitive, emotive e sociali delle persone di minore età. Dopo il periodo della pandemia da Covid-19 e del conseguente lockdown, è dal desiderio dei giovani di riappropriarsi degli spazi cittadini che nasce, infatti, l’idea di proporre un approccio alla città fondato sull’educazione al patrimonio culturale e, in particolare modo, sulla conoscenza della città immaginata e vissuta nella sua evoluzione passata, presente e futura.
“La città che vorrei”, il progetto
Con il progetto “La città che vorrei” l’amministrazione comunale di Perugia partecipa all’avviso “Educare in Comune” – area tematica “Cultura, arte e ambiente” – pubblicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il finanziamento concesso è di 277.570 euro, oltre agli 8.762 euro a titolo di co-finanziamento a carico degli enti del Terzo settore.
Il progetto nasce mediante un procedimento innovativo di sussidiarietà orizzontale, previa evidenza pubblica, di co-progettazione con il Terzo settore e nello specifico con il consorzio Auriga costituito in Ats con l’associazione culturale Il Rinoceronte, Anonima Impresa Società Cooperativa Sociale e Auser. A essere impegnati, quindi, in forma collaborativa, sono il Comune di Perugia e la citata Ats per la durata del progetto, che dal 15 aprile 2024 si estende salvo proroghe, fino al 14 aprile 2025. L’iniziativa si rivolge ai minori residenti nel territorio coinvolto suddivisi in tre fasce d’età (0-6, 7-12, 13-17) e, indirettamente, ai loro familiari e alla comunità locale.
Tre fasi di realizzazione
Il progetto “La città che vorrei” è suddiviso in tre fasi e si articola in una serie di attività che si svolgeranno nei quartieri della città di Perugia.
- la prima fase, che ha lo scopo di avvicinare bambini e ragazzi alla città, è volta a favorire la conoscenza del territorio attraverso un “Cartellone” di dieci eventi di animazione;
- la seconda fase, di tipo esperienziale e partecipativo, si articola attraverso nove laboratori (tre per ogni fascia d’età) e con la collaborazione del territorio (famiglie, associazioni, esperti, professionisti) nel corso dei quali vengono realizzati prodotti/output di varia natura (performance artistiche, teatrali e poetiche, tornei sportivi, dimostrazioni);
- la terza fase consiste nella co-progettazione e co-organizzazione di un evento finale da parte dei minori che frequentano i laboratori come excursus della storia della città di Perugia nei momenti comunitari più salienti.
L’obiettivo dell’iniziativa, oltre ad accrescere le competenze attraverso il patrimonio culturale della città, è quello di riscoprire il valore delle relazioni interpersonali, privilegiando attività all’aria aperta e metodi collaborativi fondati sul learning by doing.
Assessore Spera: “Un valore aggiunto per tutti”
“Come Comune di Perugia – fa sapere l’assessora alle Politiche sociali Costanza Spera – siamo felici di collaborare a iniziative di questo tipo, che ci permettono di creare nuove opportunità per famiglie e ragazzi del territorio. È attraverso attività sociali, aggregative e di carattere culturale che possiamo lavorare strutturalmente contro l’emarginazione e la povertà educativa“. “Come amministrazione – prosegue, pertanto, l’assessora – saremo sempre a disposizione nello stimolare progetti di questo tipo, che portano un enorme valore aggiunto per tutta la comunità cittadina”.
“La città che vorrei”: dove e quando
I primi appuntamenti col progetto “La città che vorrei” sono in calendario per questo stesso fine settimana. Sabato 28 settembre alle ore 17 a Ponte Felcino, presso i giardini antistanti Ecobar e la scuola media, ha luogo “Storie di fiume – Storia e cultura del fiume Tevere”, un evento gratuito per bambini da 3 a 10 anni accompagnati da un adulto. Lunedì 30 settembre, invece, alle ore 18 presso l’anfiteatro di Ponte Pattoli, si tiene “La natura raccontata e dipinta – L’orto botanico, piante medicinali e tradizionali”, ulteriore evento gratuito per bambini da 3 a 10 anni accompagnati sempre da un adulto. Inoltre, è già in fase di preparazione, a cura di Rinoceronte Teatro, uno spettacolo con accompagnamento musicale nel periodo natalizio sulla tradizione orale popolare.