"Esprimiamo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Ilaria Sula, ma al tempo stesso vogliamo contrastare la politica dell’odio che si contrappone al valore della libertà di cui la CGIL è sempre custode consapevole". Con queste parole si apre l’ordine del giorno approvato all’unanimità martedì 8 aprile dall’assemblea generale della CGIL di Terni, riunitasi per riflettere e prendere una posizione netta in merito al clima di crescente tensione, discriminazione e linguaggio sessista che ha caratterizzato parte del recente dibattito pubblico a livello locale.
Il documento adottato non rappresenta una mera dichiarazione d’intenti, né si esaurisce in un gesto simbolico: si configura invece come un atto politico chiaro e incisivo, volto a riaffermare con decisione i principi di uguaglianza, libertà e rispetto della persona, che da sempre ispirano e guidano l’azione della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. La dichiarazione nasce in un contesto segnato da preoccupanti rigurgiti di sessismo, linguaggi d’odio e stereotipi di genere, che rischiano di compromettere la coesione sociale e ostacolare ogni autentico percorso di progresso civile e culturale.
Nel testo, il sindacato evidenzia le derive ancora presenti nella società contemporanea, che tendono a ricondurre la figura femminile a ruoli anacronistici e limitanti: “Una parte di società – prosegue il sindacato – vuole ancora oggi riconsegnare alle donne il ruolo di mogli e madri, angeli del focolare”.
È un richiamo esplicito al rischio di regressione culturale e sociale, dove la donna è vista esclusivamente come figura subordinata, relegata a una dimensione domestica, negandone così il pieno diritto all’autodeterminazione, alla partecipazione pubblica e alla parità. Le parole della CGIL sono forti e puntano il dito contro atteggiamenti e messaggi, provenienti anche da esponenti del mondo politico territoriale, che veicolano “un profondo sessismo di parole e di atteggiamenti”.
Il concetto del sessismo viene esplicitato e chiarito in maniera esemplare nel documento: “Per sessismo si intende qualsiasi espressione, atto, parola, immagine, gesto basati sull’idea che alcune persone, principalmente donne, vengano considerate inferiori non solo dal punto di vista estetico. Un certo linguaggio e la relativa comunicazione sono fondamentali perché rendono le persone sminuite nel loro contributo alla società. Il linguaggio plasma il pensiero e lo rende visibilmente discriminatorio”.
La Cgil di Terni richiama con forza l’attenzione sul ruolo decisivo del linguaggio nella costruzione della cultura e della coscienza collettiva. Un linguaggio sessista e discriminatorio non solo riflette stereotipi, ma li alimenta e li perpetua, contribuendo a un clima ostile verso le donne e i soggetti considerati “altri” rispetto a un modello dominante.
Per questo, secondo il sindacato, è fondamentale agire in profondità, andando oltre le parole e affrontando le radici culturali della discriminazione: “Diventa indispensabile – è scritto nell’ordine del giorno – ripristinare il rispetto e riaffermare le differenze come valore, contrastando ogni forma di violenza, compresa quella economica, che rappresenta una forma di discriminazione tra le più marcate”.
A partire da questi presupposti, la Cgil di Terni, insieme al Coordinamento Donne e alla Casa delle Donne, ha promosso un’iniziativa di confronto e riflessione collettiva. L’obiettivo è costruire consapevolezza e sviluppare pratiche di contrasto al sessismo, a partire dal linguaggio e dai comportamenti quotidiani: “Il coordinamento donne della Cgil di Terni ha promosso, insieme alla Casa delle donne, un incontro per ragionare dei danni che può produrre un comportamento, un linguaggio, un approccio alle relazioni sessista. Si è iniziato un percorso, una piccola goccia nel mare della rassegnazione, che deve portare a interrogarsi sul ruolo delle donne, sulla loro emancipazione, sul contrasto alla violenza e sulla capacità di rappresentare ai diversi livelli politiche di genere”.
L'ordine del giorno si chiude con un’ulteriore dichiarazione di vicinanza, rivolta a una figura istituzionale che nelle ultime settimane è stata oggetto di un attacco denigratorio dai tratti chiaramente discriminatori: “La Cgil di Terni esprime solidarietà nei confronti della presidente della Regione Umbria vittima di una campagna di odio che nulla c’entra con la battaglia politica”.