In Umbria, si sta preparando il terreno per una campagna vaccinale che coinvolgerà ben 200 mila persone. La decisione arriva con l’approvazione di un accordo che consente ai medici di base e ai pediatri di effettuare le somministrazioni nei loro studi. Anche se il via ufficiale non è ancora fissato, è previsto che l’inizio della distribuzione delle dosi avvenga a partire da ottobre. L’attesa, quest’anno, è carica di preoccupazioni per l’arrivo di un’influenza che già ha messo in ginocchio altre parti del mondo.

Campagna vaccinale praticamente obbligatoria: un’influenza che non dà tregua

Il virus influenzale, che ha colpito duramente l’emisfero australe, è descritto come particolarmente aggressivo rispetto a quello dell’anno scorso. La variante Ah3n2, che ha già fatto il giro del globo, sta per arrivare anche in Italia, portando con sé la minaccia di una stagione influenzale difficile. Le previsioni sono cupe: il numero di casi potrebbe superare le cifre già alte della scorsa stagione, con milioni di italiani a rischio. Il dato parla chiaro, e i medici sono pronti a lanciare una campagna di prevenzione su larga scala.

La vaccinazione, come sempre, è fortemente consigliata a determinate categorie di persone: gli anziani, in particolare gli over 65, gli ospiti delle RSA, coloro che soffrono di malattie croniche o degenerative, e chi si occupa di pazienti fragili. Questi gruppi sono i più vulnerabili, e una buona copertura vaccinale è fondamentale per evitare complicazioni gravi come polmoniti o altre infezioni secondarie. L’anno scorso, la campagna in Umbria ha raggiunto più di 193 mila vaccinati, ma l’obiettivo è alzare ulteriormente l’asticella quest’anno, coinvolgendo anche le fasce d’età più giovani.

Medici e pediatri in prima linea

L’accordo integrativo firmato prevede che i medici di base e i pediatri somministrino il vaccino ai pazienti in qualsiasi momento durante la campagna. Un’iniziativa che mira a facilitare l’accesso alla vaccinazione, riducendo così il rischio di sovraccarico del sistema sanitario, già messo a dura prova dall’influenza e da altre malattie. Ogni cittadino eleggibile avrà l’opportunità di vaccinarsi nel proprio ambulatorio di fiducia, senza lunghe attese o complessi iter burocratici.

La campagna vaccinale non si limita all’influenza. Anche il vaccino contro l’Herpes Zoster, spesso trascurato, sarà somministrato, specialmente alle persone più anziane. L’obiettivo è prevenire complicazioni come la nevralgia post-erpetica, una condizione debilitante che colpisce molti anziani. La vaccinazione è raccomandata anche contro la meningite, con l’intento di proteggere le categorie a rischio. In un momento in cui il sistema sanitario è sottoposto a forti pressioni, queste misure preventive sono cruciali per evitare un ulteriore sovraffollamento degli ospedali.

Numeri della sesta dose di vaccino covid in umbria in calo

La campagna vaccinale contro il Covid-19 in Umbria ha raggiunto un nuovo minimo, con sole 2.630 dosi erogate per la sesta somministrazione. Il calo progressivo dei numeri è evidente se si guarda alle dosi precedenti: la quinta ha visto la partecipazione di 29.202 persone, mentre la quarta dose è stata iniettata a 104.862 umbri. Il dato più alto rimane quello della prima dose, con 773.672 cittadini vaccinati. Questi numeri evidenziano un netto rallentamento, soprattutto nella copertura delle fasce più a rischio, come gli over 65 e i soggetti fragili, che potrebbero rimanere esposti senza adeguata protezione.

Al 25 settembre 2024, gli umbri attualmente positivi al Covid sono 1.019, con un incremento giornaliero di 70 nuovi casi. La situazione ospedaliera appare sotto controllo, con 67 ricoverati e nessun paziente in terapia intensiva. I decessi totali dall’inizio della pandemia hanno raggiunto quota 2.534. Tuttavia, i numeri della sesta dose di vaccino lasciano intravedere una certa riluttanza tra la popolazione, con il rischio di una copertura insufficiente per le persone più vulnerabili.