26 Sep, 2025 - 18:00

Judo Kodokan Gubbio: la giovane Rosa Capponi in partenza per il Trofeo CONI 2025 a Lignano Sabbiadoro

Judo Kodokan Gubbio: la giovane Rosa Capponi in partenza per il Trofeo CONI 2025 a Lignano Sabbiadoro

Cresce l’attesa per la partenza della squadra regionale umbra di judo esordienti A, che prenderà parte alla fase finale del Trofeo CONI 2025, la prestigiosa manifestazione giovanile giunta alla decima edizione. Quest’anno la “miniolimpiade” dei ragazzi si svolgerà in Friuli Venezia Giulia, a Lignano Sabbiadoro, dove convergeranno atleti di tutte le discipline e di tutte le regioni d’Italia.

Cerimonia inaugurale e calendario gare

La manifestazione prenderà il via domenica sera con la tradizionale cerimonia di apertura allo stadio comunale di Lignano: “Sarà un momento emozionante – ha spiegato il ct umbro Dario Dionisi – vedere i nostri ragazzi sfilare insieme a tutte le regioni d’Italia per dare ufficialmente il via a questa grande festa dello sport giovanile.”

Da lunedì 29 settembre si entrerà subito nel vivo con le competizioni. Il judo sarà tra le prime discipline a scendere in campo, con 15 regioni rappresentate sul tatami.

La squadra umbra: cinque giovani judoka pronti a combattere

La squadra regionale, selezionata al termine di un percorso di qualificazioni, sarà composta da tre ragazzi e due ragazze, per una competizione a squadre miste che valorizza la collaborazione e il gioco di squadra:

  • Stoean Sebastian Constantin – Judo Club Foligno, categoria 50 kg

  • Lepri Giulia – Eatech Judo Terni, categoria 52 kg

  • Goricchi Francesco – Judolimpic Perugia, categoria 55 kg

  • Capponi Rosa – Judo Kodokan Gubbio, categoria 57 kg

  • Spoto Gabriele – Poeti del Judo Perugia, categoria 60 kg

Particolare soddisfazione per la presenza di Rosa Capponi, giovanissima promessa del Judo Kodokan Gubbio, che avrà l’onore di rappresentare non solo la sua società ma anche l’intera città di Gubbio in questa manifestazione nazionale.

Ultimo allenamento collegiale a Gubbio

Nella giornata di ieri, il centro tecnico umbro ha organizzato a Gubbio l’ultimo allenamento collegiale prima della partenza. Al termine della sessione, il ct Dario Dionisi ha consegnato agli atleti le divise ufficiali del CONI Umbria, simbolo di appartenenza e motivazione per affrontare al meglio la competizione.

“L’esperienza del Trofeo CONI sarà unica – ha sottolineato Dionisi a prescindere dal risultato. È un momento di crescita tecnica ma anche umana: i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con coetanei di tutta Italia e vivere un vero spirito olimpico.”

Breve storia del judo in Italia

Per comprendere il valore di eventi come il Trofeo CONI, vale la pena ricordare brevemente come il judo sia arrivato nel nostro Paese. Questa disciplina, ideata dal maestro giapponese Jigorō Kanō alla fine dell’Ottocento, si diffuse in Europa a partire dagli anni Venti del Novecento.

In Italia il primo centro di pratica strutturata fu aperto a Roma nel 1908 dal maestro Koizumi, ma la vera diffusione avvenne nel secondo dopoguerra, con l’arrivo di maestri giapponesi che formarono i primi insegnanti italiani.

Dagli anni Sessantadel secolo scorso il judo entrò nei centri sportivi militari e nelle scuole, diventando sempre più popolare.

Negli anni Settanta e Ottanta l’Italia iniziò a raccogliere le prime medaglie internazionali, fino alle storiche vittorie di Ezio Gamba e Giovanna Tortora, che portarono il judo italiano all’attenzione del grande pubblico.

Oggi il judo è praticato in migliaia di palestre in tutta Italia, con un movimento giovanile in costante crescita.

Il Judo Kodokan Gubbio: un vivaio in fermento

La società Judo Kodokan Gubbio è da molti anni una realtà consolidata nel panorama regionale. Guidata da maestri esperti, si dedica alla formazione di giovani judoka, promuovendo i valori educativi di questa disciplina: rispetto, autocontrollo, perseveranza.

La partecipazione di Rosa Capponi al Trofeo CONI è motivo di orgoglio per tutta la società: “Rosa è l’esempio di come impegno e passione possano portare lontanoha dichiarato il maestro del Kodokan Gubbio – e siamo certi che saprà dare il massimo per onorare la maglia dell’Umbria.”

Un evento che è più di una gara

Il Trofeo CONI non è soltanto una competizione sportiva, ma una vera e propria festa dello sport giovanile. Le giornate di Lignano offriranno ai ragazzi l’opportunità di vivere un’esperienza a 360 gradi, fatta di incontri, momenti di socializzazione, attività formative e scambi culturali.

L’obiettivo della manifestazione è proprio quello di promuovere i valori olimpici: lealtà, amicizia, impegno e rispetto. Per molti giovani atleti, questo evento rappresenta il primo contatto con una competizione nazionale e può essere la scintilla che li motiverà a proseguire un percorso sportivo di alto livello.

Aspettative e motivazioni

L’Umbria parte con entusiasmo, consapevole della difficoltà della sfida – sono infatti 15 le regioni rappresentate – ma determinata a ben figurare.

“Il risultato conta, ma conta di più la crescita dei ragazzi ha ricordato Dionisi – e il fatto che possano misurarsi con i coetanei di tutta Italia, capire il proprio livello e tornare a casa con un bagaglio di esperienza che nessun allenamento può dare.”

Gubbio e lo sport giovanile

L’organizzazione dell’allenamento collegiale nella città eugubina conferma il ruolo di Gubbio come centro sempre più attivo nello sport giovanile. Eventi come questo sono occasioni per avvicinare i giovani alle discipline olimpiche e per trasmettere valori positivi alla comunità.

“Vedere il tatami pieno di ragazzi è un segnale importante – ha commentato Dionigi – lo sport è scuola di vita e Gubbio vuole continuare a essere un punto di riferimento per la crescita delle nuove generazioni.”

Un momento significativo per il movimento sportivo regionale

La partenza della squadra umbra di judo per il Trofeo CONI 2025 rappresenta un momento significativo per tutto il movimento sportivo regionale. Rosa Capponi e i suoi compagni saranno ambasciatori non solo del judo umbro ma anche dei valori di lealtà, impegno e rispetto che questa disciplina incarna.

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Mario Farneti
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