Su AST ed energia il clima politico diventa incandescente. Ieri Tag24 Umbria aveva riportato in esclusiva le prese di posizione dell’assessore allo sviluppo economico Sergio Cardinali, sull’allarme lanciato dai sindacati. A cui aveva fatto da contraltare un duro attacco alle amministrazioni locali e nazionali da parte del segretario comunale e del responsabile welfare e lavoro del PD di Terni.
Oggi la polemica sale di tono, con Italia Nostra che entra a gamba tesa contro le dichiarazioni dell’assessore. Che aveva toccato i temi della discarica, della risoluzione del rebus energetico e della certificazione di sostenibilità ottenuta da Arvedi AST. L’accusa degli ambientalisti non cade però nel vuoto. Perché salito in auto per raggiungere uno degli innumerevoli impegni elettorali di questo giorni, il vicesindaco di Terni e candidato governatore di AP, Riccardo Corridore trova comunque il tempo per azionare la videocamera dello smartphone e rispondere all’attacco.
“Chi attacca Sergio Cardinali, se la prende con tutta l’amministrazione Bandecchi – afferma il vicesindaco -. Perché lui sta operando secondo gli indirizzi del Comune. Questa deriva della polemica gratuita da parte di Italia Nostra non mi piace e non porta lontano“.
Il j’accuse di Italia Nostra contro AST e politica, la risposta del vicesindaco Corridore basata sui risultati del Comune
Ma cosa aveva detto Italia Nostra nella sua lettera aperta? L’assessore Cardinali viene accusato di “voler pietire quattro spicci dalla Fondazione Arvedi, mettendo insieme cultura e discarica“.
Poi l’associazione ambientalista ne ha anche per PD e centrodestra. “Proseguono armoniosamente a fare da megafono politico agli obiettivi di questa azienda – dice la nota – senza mai ricordare con forza le emergenze sanitarie aperte“. Infine, Italia Nostra ne ha anche per Arvedi AST. “Federacciai non cerca di strappare volgarmente una centrale idroelettrica qua e là. Ma parla di energia a livello macro. Arvedi tappezzi i capannoni di pannelli fotovoltaici. Potrebbe installare circa 50 MWp di energia verde“.
La risposta di Riccardo Corridore arriva dopo la diffusione della lettera aperta. Ed è una difesa del lavoro svolto dall’amministrazione Bandecchi in questi mesi. Per affrontare una partita complessa, che intreccia molte questioni aperte da decenni sul versante dello sviluppo economico cittadino.
“Sulla questione discarica siamo stati molto chiari – attacca il candidato di AP alla guida della Regione -. Abbiamo fissato dei paletti insuperabili: doppia protezione con teli plastificati impermeabili e argilla. Doppia protezione, quindi, quando la legge impone una sola barriera. Siamo l’unico partito che si è interessato della tutela della salute pubblica e dell’ambiente“.
Corridore (AP): “Nella convenzione con AST interventi a tutela dell’ambiente”
In sede di sottoscrizione della convenzione con AST, quando sarà ora di avviare i lavori, Corridore rivela che saranno indicati una serie di interventi ben definiti a tutela dell’ambiente.
“Se non verranno fatti, se non si rispetteranno queste condizioni non si proseguirà. Ritenevo Italia Nostra interlocutore credibile, ma quando si abbaia alla luna per alzare i toni non c’è dibattito. Alternativa Popolare e l’amministrazione Bandecchi sono per una maggiore tutela dell’ambiente – prosegue Corridore -. Nello stesso tempo però dobbiamno garantire il rilancio dell’industria. Ma industria con un impatto ambientale sempre più vicino allo zero. Questo è il nostro obiettivo con tutta una serie di interventi mirati. E questi impegni manterremo“.
Poi Corridore elenca gli altri obiettivi del Comune di Terni, discussi da Stefano Bandecchi ai tavoli ministeriali sull’Accordo di programma.
“Abbiamo chiesto 200 assunzioni nel triennio – afferma – perché arriveranno molti fondi pubblici per il potenziamento dell’impianto. E inoltre ci stiamo battendo per l’indotto, per il terziario locale. A parità di costi e di qualità il nostro tessuto industriale che lavora per AST da più di cento anni va difeso. Quindi tutela ambientale e della salute, tutela dei livelli occupazionali e tutela del terziario“.
Energia: Alternativa Popolare propone il ritorno in mani pubbliche del 70% della concessionaria degli impianti Nera-Velino
Infine il rebus energetico, quello che ha rinnovato il dibattito pubblico di inizio estate. Riccardo Corridore ha un’idea presentata da tempo. E diventata un atto di indirizzo e una linea del DUP comunale. Quella della creazione di una newco pubblica per la gestione degli impianti in concessione (alla scadenza) dell’asta Nera Velino.
“Quando sarò eletto presidente della Regione – conclude – potete stare certi che sarà un punto qualificante del mio programma e di quello di AP. La gestione della centrale idroelettrica di Galleto dovrà essere in forma pubblica per il 70%, cioè il massimo consentito dalla legge. Soltanto il 30% andrà ai privati. Produce 200 milioni di utili all’anno, se 140 rimarranno le casse regionali in luogo dell’elemosina di 10 milioni ottenuti dalla sinistra e dalla destra fino ad oggi, ci sarà un grande vantaggio per gli umbri. E soprattutto una destinazione di risorse importanti. In 5 anni ci sarà quasi un miliardo di euro nelle casse della regione da spendere per il territorio. Noi faremo i fatti, a differenza di chi finora ha fatto solo le chiacchiere“.