Parte la rivoluzione del ciclo dei rifiuti a Terni con l’installazione della prima isola ecologica smart, proprio di fronte al Comune. Per ora la sperimentazione durerà 3 mesi e riguarderà 40 famiglie. Ma in prospettiva si tratta del nuovo sistema che il Comune vuole estendere a tutto il territorio. Andando a sostituire la raccolta “porta a porta”. Più costosa, inefficiente e – soprattutto – più impattante sul versante ambientale, con i camion per la raccolta costretti a percorsi più lunghi e meno razionali.

L’isola ecologica, posizionata di fronte a Palazzo Spada, è un progetto-pilota reso possibile da un accordo di sponsorizzazione con la InterWaste, come avevamo spiegato.

Ma si tratta solo del primo passo – spiega il vicesindaco Riccardo Corridore -. Perché oggi lanciamo la sfida del futuro. La sfida che rivoluzionerà il sistema dei rifiuti in città. Come amministrazione abbiamo raccolta l’esortazione del sindaco Bandecchi, che in un consiglio comunale di qualche mese fa ci esortò a pensare al rifiuto come risorsa. Ebbene, questo sistema innovativo, del tutto digitalizzato ma user-friendly, consente una raccolta dei rifiuti preselezionando la matrice. Il materiale conferito. Aumenta l’efficienza del sistema, fa pagare di più chi non differenzia e premia i virtuosi. E soprattutto contribuisce a ridurre i costi per i cittadini e ad aumentare il decoro urbano. Basta con sacchetti abbandonati in giro per la città. Basta con il centro invaso nel fine settimana dall’immondizia che i negozianti sono costretti a lasciare sulla via aspettando il ritiro. Oggi si torna a un sistema collaudato, ma potenziato dall’utilizzo di nuove tecnologie“.

Ecco come funziona la nuova isola ecologica: conferimento dei rifiuti con la tessera sanitaria e sacchetti col qr code

Ma come funziona l’isola ecologica? Le famiglie che parteciperanno alla sperimentazione riceveranno una smart card per attivare il servizio. Ma potranno usare anche la tessera sanitaria. Inoltre, in prospettiva il servizio sarà dotato di distributori di sacchetti con un qr code identificativo dell’utente.
Il sistema, alimentato da pannelli fotovoltaici e dotato di telecamera (per evitare abusi e ridurre il rischio di vandalismi), si attiva passando la card su un sensore. A quel punto si può scegliere il tipo di rifiuto da conferire. Plastica/Metallo, Carta/Cartone e Tetrapak, Vetro, Umido/Organico e Secco Residuo-Indifferenziato. Una volta conferito nel cassonetto, il rifiuto viene pesato e analizzato per volume. E il dato viene trasmesso al gestore. L’algoritmo produce quindi un database, un archivio personale dell’utente o della famiglia. Che permette dunque di calcolare la tariffa non più sui metri quadrati dell’abitazione o sui componenti del nucleo familiare, ma sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotti e differenziati.
Il camion che fa la raccolta, a quel punto, si muove solo quando il cassonetto è pieno. Evitando giri casa per casa, anche laddove i rifiuti da smaltire non ci sono. Riducendo così le emissioni di Co2 e l’impatto sul traffico.

Stiano tranquilli quelli che pensano che così aumenteranno gli abbandoni di rifiuti – continua Corridore -. Perché la città sarà presto dotata, entro pochi mesi, di oltre 500 telecamere di videosorveglianza. E quindi sarà più facile sorprendere e sanzionare i furbetti. Inoltre, con questo sistema sarà più ordinato e semplice il conferimento. Evitando i problemi per tante zone periferiche, condomini e immobili che non hanno il posto per collocare i bidoni del porta a porta“.

A raccogliere i rifiuti è il gestore territoriale, va a dire l’ASM di Terni. Che riceve in tempo reale i dati sulla progressione di riempimento di ogni cassonetto. E può così programmare la raccolta.

Sistema intelligente che supera il porta a porta, servito per educare i cittadini a differenziare in casa

Il sistema fotografa l’evoluzione della sensibilità civica – continua il vicesindaco Corridore, accompagnato dal dirigente Federico Nannurelli -. A Terni si è ormai ragiiunta una grande maturità nella gestione selettiva dei rifiuti. I cittadini arrivano quasi all’80% di differenziata. Oggi quindi possiamo introdurre una novità, tecnologica ma facilmente utilizzabile, che ci permetterà di ridurre i costi del ciclo di gestione del rifiuto. E con esso anche la tariffa per i cittadini. A quel punto avremo la vera tariffa puntuale, non quella capestro che viene dal passato e che fa pagare la stessa aliquota a chi differenzia e a chi lascia i sacchetti per strada. Abbiamo ottenuto che questo modello diventi quello dell’Umbria del futuro. La presidente Tesei lo ha, infatti, inserito nel suo programma elettorale per il futuro della Regione. Insieme a un termovalorizzatore di ultima generazione, con torcia al plasma. Una tecnologia di ultima generazione che produce energia e ricchezza, riducendo l’impatto ambientale ed evitando il conferimento in discarica della frazione secca residuale. Permettendo dunque il recupero di tutti gli altri materiali con l’industria del riciclo“.

Per il dirigente dell’area Governo del territorio, Federico Nannurelli, il sistema permette di testare e monitorare anche la mappatura della produzione di rifiuti per ogni famiglia.
È un’innovazione che consente ogni tipo di misurazione – afferma -. Avremo dati rilevanti sulla qualità dei conferimenti, sulle modalità di smaltimento e sulla produzione di rifiuti. Potendo aggiustare in corsa il sistema. Le nuove isole si integrano perfettamente con il contesto urbano e, con le immagini delle più località turistiche del territorio, sono anche un veicolo promozionale“.

Alla presentazione hanno partecipato anche i dirigenti di InterWaste, la società che ha investito nella sponsorizzazione per fornire a Terni il primo impianto pilota.