Ci sono voluti nove mesi, ma alla fine l’intervento di riqualificazione della Passeggiata di Terni, il polmone verde al centro della città, è stato completato sotto tutti gli aspetti. Mancava solo l’ultima mano di vernice. Quella per dipingere le strisce bianche che delimitano la nuova pista ciclabile che attraversa il parco urbano e che collega la direttrice di via Giannelli con piazza Briccialdi sul lato opposto.
Si chiude così uno snodo bidirezionale, che consente un utilizzo più sicuro delle vie ciclabili e uno sviluppo della mobilità alternativa. Anche se la presenza di una pista per le biciclette ha fatto storcere il naso a qualcuno, maggioranza compresa che ha ereditato il progetto PNRR realizzato dall’amministrazione Latini. I finanziamenti avevano però un vincolo molto stretto e non sono stati possibili aggiustamenti. Quindi il completamento è stato perseguito sulla base del progetto originale.
La nuova pista ciclabile della Passeggiata consentirà anche la riapertura di uno degli ingressi storici del parco. Quello posizionato dietro il monumento ai caduti di piazza Briccialdi, che non veniva più utilizzato da decenni.
L’intervento della Passeggiata ha ottenuto 1,1 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR
Il nuovo look della Passeggiata è stato impostato a novembre 2023 quando erano cominciati i lavori di riqualificazione complessiva. Il progetto, con la partecipazione alle selezioni per i fondi PNRR portati a casa dall’amministrazione comunale di Terni, risale invece al 2022.
“L’intervento di riqualificazione della Passeggiata conclusosi con la realizzazione della pista ciclabile – spiega la scheda progettuale del Comune – comprende il “restauro” dell’intero parco. Dalle sue fontane storiche alle aree pavimentate fino alla dotazione di nuovi elementi di arredo urbano quali giochi, panchine e attrezzature di servizio“.
I lavori sono andati avanti, con cronoprogramma distinti, insieme a quelli previsti per il confinante impianto sportivo “Campo Scuola F. Casagrande”. E hanno rappresentato, per la direzione lavori pubblici del Comune, una vera occasione di rigenerazione urbana di una significativa area a immediato ridosso del centro storico.
“Proprio in quelle aree – spiega l’assessore ai lavori pubblici e PNRR Giovanni Maggi – sono stati già posti in essere, negli anni passati, interventi di riqualificazione. Che hanno previsto la realizzazione di una pista ciclo–pedonale molto utilizzata“.
Con il completamento dell’intervento si crea una congiunzione nodale con il percorso che da piazza Briccialdi conduce verso la zona sud della città e verso il centro. Inoltre, si sviluppa un anello con la corsia riservata che arriva dalle mura del parco fino proprio al Campo scuola e al parco Ciaurro e da lì in via Giannelli.
“Con la conclusione dei lavori, che hanno previsto anche una nuova dotazione impiantistica – conclude l’assessore Maggi – restituiamo alla città il suo polmone verde rinnovato. Un salotto buono, impreziosito anche dalla illuminazione led sulla piazza antistante la Chiesa del Carmine che è un gioiellino polivalente e polifunzionale. Può diventare il luogo ideale per piccoli eventi all’aperto, in stretta connessione con Anfiteatro e Baravai“.
La Passeggiata è il parco dei ternani: realizzato nell’Ottocento ora può tornare location di eventi e iniziative sociali
“Il parco ottocentesco – spiega la scheda progettuale del progetto PNRR – è la più grande area verde del centro città. E rappresenta un forte elemento dell’identità cittadina. Molto frequentato quotidianamente, si caratterizza come luogo privilegiato per molteplici attività all’aria aperta. All’area dei giardini sono pertinenti l’abside della Cattedrale e soprattutto l’anfiteatro Romano“.
Nel parco hanno trovato sede stabile lesene, capitelli, paraste ed altri reperti provenienti dalla demolita chiesa di San Giovanni Decollato. Negli anni sono stati riusati come elementi decorativi, ma anche come basamento per panchine, tavolinetti, sedili, vasi e colonnine. Il secolare patrimonio botanico accosta ad essenze come tigli, lecci e pini altre quali il cedro del Libano e dell’Himalaya, i bagolari, ornielli e loppi.