Paura in un appartamento a Monteleto, frazione nel comune di Gubbio. Stamani, intorno alle ore 10, è scoppiato un incendio divampato da un camino. Lanciato l’allarme, sul luogo sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Gubbio. All’arrivo sul posto la cucina della casa era completamente invasa da fumo e fiamme. I vigili del fuoco hanno perciò provveduto a spegnere l’incendio e a evacuare il locale dal fumo con un motoventilatore. 

Nessuna persona è fortunatamente rimasta coinvolta. In corso la bonifica e la messa in sicurezza dell’abitazione. 

I dati dell’attività dei vigli del fuoco di Gubbio.

Vigili del Fuoco di Gubbio, gli interventi nel 2023

Gli interventi sono stati in totale 1350 solo nel 2023, 50 in più rispetto al 2022, di cui 50 per incidenti stradali, 28 soccorsi a persone, 120 per alberi pericolanti, 350 per bonifica insetti, 20 per salvataggio di animali, 10 per ricerca di persone, 40 per incendi della vegetazione.

Sempre nel 2023 i Vigli del Fuoco di Gubbio hanno eseguito 61 interventi per incendi generici, 85 per dissesti statici e sopralluoghi, 33 per recupero autovetture, 10 per fughe di gas, 15 per assistenza al 118 e 20 per danneggiamenti provocati dall’acqua.

Lo scorso 4 dicembre 2023 nell’occasione della festa di Santa Barbara patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco, Don Pasquale Criscuolo ha ricordato che “Santa Barbara non ha tenuto per sé la vita ma l’ha donata. Questo è il luogo del lavoro e io credo che voi, quando siete chiamati a intervenire, c’è anche la compassione, non lo fate solo perché è un lavoro. Voi prendete il pericolo sulle vostre spalle e lo togliete agli altri. È importante mantenere la fermezza, non farsi sopraffare dalla paura e dalle emozioni”.

Il Capo Distaccamento Gaetano Massotti ha avuto modo di ricordare l’impegno di alcuni vigili del fuoco del distaccamento di Gubbio nell’alluvione in Romagna.

Le parole del sindaco ai Vigili del Fuoco di Gubbio

Il Sindaco Stirati ha fatto il bilancio dell’attività dei Vigili del Fuoco di Gubbio. “Avete compiuto 4 interventi al giorno – ha ricordato il primo cittadino – Il vostro non è un mestiere ma una dedizione, un sacrificio, un impegno verso gli altri. E questi sono valori che vanno conservati”.

Rimane indimenticabile a Gubbio la figura di Umberto Paruccini, vigile del fuoco ucciso dai militari della Wehrmacht durante l’occupazione nel 1944.

Umberto Paruccini era nato nel 1914, finiti gli studi, affiancò suo padre Carlo nell’attività di vendita e riparazione di biciclette, moto e articoli da caccia. All’inizio della seconda guerra mondiale combatté su vari fronti, infine in Africa, dove rimase ferito in uno scontro a fuoco in Libia. Per questo ritornò in Italia, incorporato nel locale distaccamento dei Vigili del Fuoco, il 10 giugno 1944.

L’eroismo fino alla morte di Umberto Paruccini durante l’occupazione tedesca nel 1944

Racconta il Vigile del Fuoco scelto Domenico Manocchi, capo pattuglia per il trasporto dei rifornimenti che “La sera del 5 luglio 1944 verso le ore 18 circa” gli fu comandato di recarsi al Monte Ingino per portare il

rifugiatisi presso il Convento di San Ubaldo trattenuti lì dalle forze armate tedesche. Avrebbe dovuto portare il pane dal forno sino alla prima chiesetta del Monte Ingino e riferire al Comando Tedesco, installato presso la seconda chiesetta, che i viveri erano giunti a destinazione.

Il milite fece una sosta alla Porta del Monte e inviò il personale addetto in spazi sfalsati perché era un tratto allo scoperto.  Il Capopattuglia riferisce poi che durante il servizio si era recato “al Comando Tedesco che dista circa un chilometro dalla prima chiesetta. Nel ritorno, udii, con mia sorpresa, dei colpi di arma da fuoco e subito dopo una voce che chiedeva aiuto. Non mi fu difficile riconoscere la voce del Vigile del Fuoco Umberto Paruccini, che gravemente ferito si trovava a terra. Subito mi precipitai sul posto – continua Mannocchi – ma mi fu intimato l’alt con le armi puntate da parte di quattro militi tedeschi che si trovavano vicino al ferito. Alzai le braccia in segno di resa e gridai a gran voce: FEUERWEHR… (Vigili del Fuoco, in tedesco)”.

Pronunciata detta frase, udì le invocazioni di soccorso del Paruccini. I tedeschi compresero il grave errore commesso dicendo di averlo scambiato per un inglese. Subito mi si offersero per trasportare il ferito alla vicina abitazione; da qui fu trasportato all’ ospedale e, purtroppo, operato dal Prof. Fabbrini decedeva alle ore 22.00 del giorno stesso”.
Nei primi anni ’80 a Umberto Paruccini è stato dedicato il viale che, delimitando l’area del Teatro Romano, congiunge la zona dello stadio al centro storico di Gubbio.